Tutti gli articoli di Lukrecia Vila

Camera d’Estate: Ripartire con Schubert

Durante la quarantena il concetto di musica dal vivo si era trasformato quasi in un tabù, da lasciare solo ai cosiddetti ‘ottimisti’ del momento. Il lockdown aveva iniziato a cambiare le nostre abitudini e la lontananza dagli eventi sociali ci aveva costretto a lasciare da parte le nostre più grandi passioni. Possiamo affermare che le piattaforme musicali online avevano alleggerito la grande sofferenza degli amanti della musica dal vivo, ma nessun pc al mondo ha la capacita di trasmettere la stessa emozione che si percepisce in una sala da concerto. Dopo quattro mesi di lockdown, con la riapertura dei concerti musicali, l’Unione Musicale decide di riaprire il Teatro Vittoria per ricominciare a fare musica classica dal vivo.

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Leonidas Kavakos con l’Orchestra Rai

Uno degli appuntamenti più attesi della stagione sinfonica 2019-2020 Osn RAI, di giovedì 6 e venerdì 7 febbraio, vedeva protagonista il famoso violinista Leonida Kavakos. Il musicista di origine greca, con una brillante carriera internazionale, porta al pubblico torinese tutta la sua musica vestendo contemporaneamente i panni di solista e direttore d’orchestra.

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La famiglia Zilberstein–Gerzenberg all’Unione Musicale

«Un concerto in famiglia»: così è stato definito dall’Unione Musicale l’appuntamento di mercoledì 15 gennaio 2020 con protagonisti la famosa pianista russa Lilya Zilberstein e i suoi due figli Daniel e Anton Gerzenberg. Il ruolo della musica in famiglia è elemento comune di unione e trasmissione del sapere, la musica da camera nasce e si diffonde nei salotti, riunendo familiari ed amici. È proprio questo il caso della famiglia Zilberstein – Gerzenberg, dove Lilya e suo marito, nonché famoso trombettista Alexander Gerzenberg, hanno tramandato la loro stessa passione musicale ai loro due figli.

La serata inizia con 6 Momenti musicali per pianoforte D. 780 op. 94 di Franz Schubert. Un ciclo di sei pezzi diversi che passo dopo passo si completa attraverso figure ritmiche e melodie di sapore popolaresco. Lilya Zilberstein attira l’attenzione del pubblico senza necessitare di troppi virtuosismi, la sua innata eleganza riesce a trasformare la musica in un fiume di leggerezza, regalando una marea di emozioni. Il pubblico apprezza Schubert e ringrazia Lilya attraverso i suoi numerosi applausi.

Si passa da Schubert a Beethoven con le: 24 Variazioni in re maggiore sopra l’arietta «Venni Amore» di Vincenzo Righini per pianoforte WoO 65. Dedicate alla contessa Hatzfeld, queste Variazioni debbono considerarsi come una delle più importanti opere pianistiche composte da Beethoven nel periodo di Bonn. Un tema di otto battute che si trasforma ben 24 volte, formando un labirinto musicale pieno di emozioni e fantasia. L’esperienza pianistica della Zilberstein si nota maggiormente in Beethoven dove la pianista propone un’esecuzione piena di espressività e virtuosismo.

Il terzo pezzo, Rondeau brillante per pianoforte a 6 mani op. 227 di Carl Czerny, porta in scena un particolare trio formatto da una mamma e i suoi due figli. Una passione per il pianoforte che si tramanda da una generazione al altra, un intreccio di emozioni che si esprimono perfettamente attraverso la musica. Un pezzo a 6 mani che mette alla prova la tecnica di ogni strumentista unendo tre diverse anime in un unico pianoforte. L’emozione si diffonde su tutto il pubblico, il quale accompagna il finale del Rondeau con uno spontaneo applauso.

Lilya lascia il palco ad Anton e Daniel, passando a un altro Rondo a 4 mani: Rondo in la maggiore per pianoforte a 4 mani D. 951. L’andamento del programma passa da pezzi a 2 a 6 e a 4 mani, rispecchiando perfettamente il passato, il presente e il futuro dei talenti musicali di questa famiglia. I fratelli Gerzenberg mostrano il loro lato più dolce attraverso le melodie di Schubert, e riescono a catturare l’attenzione e l’interesse del pubblico. Subito dopo scambiano le sedie e si preparano a Rachmaninov: 6 Morceaux per pianoforte a 4 mani op. 11. A 21 anni Rachmaninov compone un’opera difficile tecnicamente formata da 6 piccoli pezzi molto diversi tra loro. Daniel e Anton dialogano tra di loro trasmettendo il loro legame fraterno anche in musica, la loro musica è un intreccio di virtuosismo ed emozione, un intenso vortice sonoro che si conclude nei calorosi applausi del pubblico.

Lilya, Daniel e Anton ringrazino il pubblico torinese con un bis a 6 mani: Valse & Romance for 6 hands di Sergej Rachmaninov.

Lingotto Musica: Mihhail Gerts sostituisce Gustavo Dudamel

Poche ore prima del concerto tenuto martedì 10 dicembre, Lingotto Musica annuncia che il tanto atteso direttore argentino Gustavo Dudamel per lievi motivi di salute è costretto a lasciare la guida dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Mihhail Gerts: direttore d’orchestra Estone classe 1984. Una notizia inattesa per il pubblico torinese, il quale non vedeva l’ora di accogliere sul palco dell’Auditorium Giovanni Agnelli uno dei direttori più premiati della sua generazione, ma come si dice: la salute viene prima di tutto!

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Russian National Orchestra al Lingotto

Il secondo appuntamento della stagione 2019-2020 dei Concerti del Lingotto vede come protagonista della serata la Russian National Orchestra diretta da Kirill Karabits, direttore d’orchestra ucraino classe 1974. Il programma, interamente costruito da compositori di origine russa, viene trasmesso al pubblico torinese tramite due capolavori di Čajkovskij e Rimskij Korsakov. La prima parte del concerto, tenuto domenica 24 novembre, percorre un viaggio melodico tramite una delle più belle composizioni pianistiche di Čajkovskij: Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in si bemolle minore.  Il solista della serata è Mikhail Pletnev fondatore e direttore artistico della Russian National Orchestra, ma anche un brillante e virtuosissimo pianista.

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Lingotto Musica: concerto d’inaugurazione

La Oslo Philharmonic Orchestra ha inaugurato domenica 20 ottobre la stagione 2019-2020 dei Concerti del Lingotto. La storica formazione norvegese, fondata nel 1919, ha festeggiato quest’anno, con un tour europeo i suoi primi cent’anni di attività concertistica. Sul podio a dirigere l’orchestra, c’era Vasily Petrenko direttore d’orchestra russo a capo della filarmonica dal 2013. Ospite di questa serata anche Leif Ove Andsnes, pianista norvegese vincitore del Concerto Award e del premio Recording of the Year conferito dal «BBC Music Magazine» nel 2015.

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Inaugurazione Unione Musicale: Alexander Romanovsky

Mercoledì 16 ottobre, si è inaugurata la stagione 2019-2020 dell’Unione Musicale: punto di riferimento importante per i concerti di musica da camera a Torino. Ad inaugurare la stagione con un concerto tutto dedicato a Chopin è Alexander Romanovsky, pianista di origine Ucraina, vincitore del concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni nel 2001.

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MiTo 2019: Balcani Aumentati

‘‘Geografie’’ si chiama la tredicesima edizione di MiTo Settembre Musica. Quest’anno il festival ha offerto al suo pubblico un viaggio musicale che attraversa nazioni e territori con oltre 128 concerti distribuiti tra Milano e Torino. Era dedicato alla musica folkloristica dei Balcani l’appuntamento di mercoledì 18 settembre al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino. ‘‘Balcani Aumentati’’ attraversa un lungo viaggio sonoro, scavando a fondo nelle particolari melodie del folklore albanese, croato, kossovo, ungherese e ceco.

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La magia della musica: ultimo concerto dell’OFT

Siamo arrivati all’ultimo appuntamento dell’OFT Airlines, stagione concertistica 2018-2019 dell’Orchestra Filarmonica di Torino. Il decimo volo, tenuto l’11 giugno al Conservatorio Giuseppe Verdi, ha previsto una destinazione molto particolare chiamata «Magia». L’elemento magico di questo concerto permette di tornare bambini, tramite fiabe, esperimenti e sorprese che solo l’illusione della musica può creare.  

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Mischa Maisky all’Unione Musicale

Sabato 25 maggio si è tenuto all’Auditorium RAI «Arturo Toscanini», l’ultimo appuntamento della stagione 2018-2019 dell’Unione musicale: una stagione ricchissima con oltre 130 appuntamenti, di cui 58 concerti. L’ultima serata vede come protagonisti due eccellenze della musica classica: l’ensemble dei Virtuosi Italiani e il violoncellista Mischa Maisky, con un programma che unisce compositori di diverse epoche e nazionalità, partendo dai classici Haydn e Mozart e arrivando fino a Schumann e Šostakovič.

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