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NATALE: La nostra top 20

La sessione invernale imperversa, ma Natale è alle porte e questo significa che c’è un altro motivo per procrastinare gli studi. E perché non farlo con le nostre playlist in sottofondo?

Carol of the Bells – Peter Wilhousky

La conosciamo tutti e non può mancare in una playlist di Natale che si rispetti. Un brano natalizio talmente magniloquente e teatrale che se Babbo Natale avesse veramente il lanciafiamme come dicono gli Old 97’s, prenderebbe il posto di “Jingle Bells” o “Santa Claus Is Coming to Town”.

Castaway Angels – Leprous

Il quintetto norvegese ci accompagna lungo un viaggio dinamico all’insegna delle vocals di Einar Solberg, che aumentano costantemente d’intensità con l’andare del brano. Tratta dall’album Aphelion, non è propriamente una canzone di Natale, ma è stata pubblicata a dicembre accompagnata da un video in cui la band è in uno studio sperduto tra i monti innevati, indossando camicie e maglioni invernali, prestandosi perfettamente all’atmosfera. Del resto, ha anche la parola “Angels” nel titolo.

Greensleeves – Blackmore’s Night

Ritchie Blackmore, chitarrista prima dei Deep Purple e poi dei Rainbow, rivisita in chiave folk rock la melodia popolare di tradizione inglese. Riarrangiato da Blackmore, il brano è occasione per sfoggiare il suo virtuosismo sulla chitarra acustica, accompagnato dalla morbida voce di Candice Night.

I Don’t Know What Christmas Is (But Christmas Time is Here) – Old 97’s

Brano festoso e simpatico dall’animo rockabilly che affronta il Natale dal punto di vista di un alieno che cerca di comprenderlo (e infatti apre lo special televisivo natalizio del film Marvel I Guardiani della Galassia). Il testo passa per una miriade di fraintendimenti sulle feste: Babbo Natale riempie le calze di letame e ha un lanciafiamme con cui arrostisce le castagne dei bambini cattivi, mentre gli elfi si preparano a sferrare un attacco letale.

Octavarium – Dream Theater

Cosa c’entra una suite progressive rock di ventiquattro minuti col Natale? Assolutamente niente, ma nel marasma di citazioni ed easter egg musicali presenti in “Octavarium”, i Dream Theater hanno trovato spazio anche per “Jingle Bells” (precisamente al minuto 17:45). Così come Trappola di cristallo si qualifica come film di Natale, allora anche “Octavarium” può benissimo occupare un (ampio) spazio durante le feste, grazie anche alle atmosfere candide della prima metà.

A cura di Mattia Caporrella

Delicate – Damien Rice

Una ballata che invita a guardare avanti e a lasciarsi alle spalle il passato. Il sottofondo giusto per incartare gli ultimi regali e per lasciarsi trasportare lontano dalla voce del cantautore irlandese. Insomma, a Natale la malinconia non è mai troppa.

Do They Know It’s Christmas? – Band Aid

Nel 1984 il supergruppo Band Aid incise questo singolo natalizio per la raccolta fondi in aiuto della carestia in Etiopia. C’erano dentro (quasi) tutti: gli U2, Sting, i Duran Duran, gli Spandau Ballet e molti altri. Per chi sente il bisogno di fare un tuffo negli anni Ottanta.

Hallelujah – Jeff Buckley

Un classico immortale che non può essere dimenticato. In quale versione non ha importanza, se quella originale di Leonard Cohen o una delle tante cover realizzate nel tempo. Noi vi consigliamo la versione di Jeff Buckley, estratta dal leggendario album Grace del 1994 (a proposito di album da ascoltare in questi giorni…).

Happy Xmas (War is Over) – John Lennon e Yōko Ono

Non è Natale senza questo brano che non ha bisogno di presentazioni. In questi giorni di frenesia basta mettersi in ascolto del lavoro creativo di una delle coppie più iconiche dello scorso secolo per dimenticarsi di ogni superficialità. Da ascoltare con la mano sul cuore.

Through The Echoes – Paolo Nutini

I giorni natalizi sono l’occasione giusta per prendersi una pausa ed andare a recuperare i migliori album pubblicati durante l’anno. Last Night In The Bittersweet, l’album dal quale è estratto questo singolo, è senza dubbio uno di questi. Effetto collaterale: la voce graffiata di Paolo Nutini potrebbe rendervi malinconici, ma per tirarvi su sappiamo che avrete a disposizione dosi massicce di prosecco e pandoro.

A cura di Martina Caratozzolo

Ain’t No Mountain High Enough – Tammi Terrel & Marvin Gaye

Questo brano, che sicuramente ricorderete nel finale di Guardiani della Galassia, è la scusa perfetta per evitare le domande imbarazzanti dei parenti ed iniziare a ballare dando il via alla vera festa. Tammi Terrel e Marvin Gaye danno il loro meglio in questo duetto incalzante che lascia una sensazione ottimismo immotivato a tutti coloro che l’ascoltano.

Call Me Irresponsable – Bobby Darin

La voce calda del crooner Darin, la big band con i suoi fiati e i cori di questa canzone proiettano immediatamente l’immagine di una coppia di innamorati su una pista di pattinaggio o di bambini che giocano con la neve. Perfetta come colonna sonora delle giornate che precedono il Natale.

Change The World – Eric Clapton

È il 1996 e il cantante e produttore Babyface chiede a Eric Clapton di registrare insieme questo pezzo per la colonna sonora del film Phenomenon. I cori, le chitarre insieme alle tastiere portano inevitabilmente alla mente gli anni ’90 ed in particolare i film di natale del periodo, da Una poltrona per 2 a Mamma ho perso l’aereo

Your Song – Al Jarreau

Al Jarreau, per chi non lo conoscesse l’unico cantante ad aver vinto il Grammy in tre categorie diverse (jazz, R&B e pop), grazie alla sua voce calda e l’atmosfera soul esegue una versione magistrale del singolo del 1970 di Elton John, ottima per iniziare questa giornata di festa con il piede giusto.

Pearly-Deawdrops’drops – Cocteau Twins

Cambiando genere e decennio arriviamo al singolo del 1984 della band scozzese Cocteau Twins, che grazie al loro particolare timbro e alle atmosfere eteree rendono questa canzone adatta per i momenti più malinconici, ma non per questo tristi, che accompagnano questo periodo.

A cura di Elisabetta Ghignone

Bianco Natale – Achille Lauro feat. Rasty Kilo 

Se gli indie boys odiano il Natale, i trappisti non possono fare a meno di darsi cameratistiche gomitate quando si parla di città innevate, zucchero a velo, polverine bianche, palle di neve e Polo Nord. Lauro non è stato da meno, prima di Amadeus, mamma Rai e i “me ne frego”. 

Christmas Treat – Julian Casablancas

Dagli Strokes Julian si porta dietro il ciuffo un po’ unto che fa tanto brit pop ma anche un po’ di quell’ironia sfacciata che ci piace tanto. “Christmas Treat” è ridere dell’ipocrisia americana – e non solo – del fingere che il Natale renda tutto migliore.

Fairytale of New York – The Pogues

Questa dolceamara ballata folk irlandese ha trasfigurato le censure della BBC e di Mtv per continuare ad essere l’unica vera canzone di Natale per eccellenza. Ce le ha tutte: la tragica storia di immigrazione, i sogni sbiaditi di un domani migliore, una sbornia triste in una prigione di New York il 25 dicembre.

Have Yourself a Merry Little Christmas – Judy Garland

L’archetipo della canzone di Natale del secondo dopoguerra calorosa e familiare ma con un retrogusto di terrificante fatalismo. Perché sì è bello mangiare il tacchino ma magari l’anno prossimo siamo tutti morti. La versione languida di Judy Garland in “Meet me in Saint Louis” è in pieno spirito natalizio post apocalittico.

Il pranzo di Santo Stefano – I Cani

La prima regola dell’indie italiano è non parlare dell’indie italiano. La seconda è che il Natale fa schifo perché significa famiglia, convenzioni sociali, divertimento imposto, regali brutti e altre cose che fanno schifo. Anche I Cani danno il loro ottimo contributo alla causa.

A cura di Clarissa Missarelli

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di novembre

Ecco la top 10 del mese di ottobre 2022 secondo MusiDams!

La verità – Cosmo

Scanzonate paturnie esistenziali alla Cosmo con una bella base uptempo e una produzione pulita, tanto che arriva pure in rotazione radiofonica.

Voto: 25/30

Non lo dire a nessuno – Gazzelle

Dopo due album ben fatti e sudati Gazzelle ha capito che la solita zuppa è buona lo stesso se riscaldata a puntino e con un ritornello in più. E funziona dannatamente bene, ogni volta.

Voto: 26/30

Quelli come noi – Tananai

In memoriam dei defunti rave con più di 50 persone, Tananai fa una versione caciarona da balera degli Underworld. Ma Trainspotting è a Quarto Oggiaro e Born Slippy è la prossima canzonaccia da urlare ai festival estivi.

Voto: 27/30

Così stupidi – Ernia

Non sono i Gemelli Diversi, non è una hit dell’estate ’04 ma Milano nel 2022 con un Ernia in gran forma. In mezzo ad un album che ha convinto tutti e che sa di old school ma non troppo, un salto negli anni d’oro dell’hip-hop italiano in grande stile.

Voto: 27/30

Traccia 0 – ANSIAH

Pezzo sincero, un po’  brutto e cattivo, un po’ tamarro, pieno di cocaina e cassa dritta. Ansiah è emergente ma il sound c’è, l’attitudine pure, si può solo migliorare.

Voto: 28/30

A cura di Clarissa Missarelli

Caravan of Broken Ghost – Darkthrone

Benché sia uscito a ottobre, non potevamo esimerci dal parlare di Fenriz e Nocturno Culto, vista l’importanza enorme all’interno della scena black metal. Il brano non è niente di nuovo, poiché è da almeno vent’anni – diciamo da Plaguewielder– che il duo ricorre a quella che potremmo definire puro Celtic Frost worshipping

Voto: Meh/30

It’s The Sickness – Sadus 

Certo che con un titolo del genere e tenendo conto dell’enormità del coefficiente tecnico individuale del power trio in questione, ci saremmo aspettati realmente un brano sparato a velocità folli e tecnico all’inverosimile, in modo da essere coerenti col titolo della canzone. E invece no, i Sadus del 2022 mettono due riffini semplicistici in croce e per di più senza poter contare sul roboante basso fretless di Steve di Giorgio, ora impegnato con i Testament.

 Voto: Swallowed in Black era n’altra cosa/30

Seven Words – Xentrix

Gli inglesi non hanno mai brillato per inventiva sin dagli esordi risalenti alla seconda metà degli anni ottanta. Malgrado ciò, consiglio a tutti di andarsi a recuperare i primi due album (Shattered Existence e For Whose Advantage?), vere gemme di thrash metal abbastanza tecnico chiaramente ispirate ai migliori Metallica. Questo singolo, nonché title track del nuovo album, prosegue nel solco delle stesse sonorità. 

 Voto: 26/30

Ghost Of Reality – Riot City

Inseriamo in lista questo singolo, nonostante sia uscito già qualche mese fa, perché il secondo album dei canadesi – Electric Elite – è uscito a novembre. La canzone, manco a dirlo è una bomba ad orologeria che ben rappresenta la qualità altissima del disco, ovviamente tutto incentrato sullo speed metal e il metal tradizionale alla Judas Priest. 

Voto: 28/30

Lux Aeterna – Metallica

La vera notizia è che Hammett non usa il pedale wha nell’assolo. Il singolo anticipatore del prossimo 72 Seasons, la cui uscita è prevista per Aprile 2023, è un ganzissimo omaggio ai Diamond Head e alla NWOBHW, da sempre primo amore musicale di James Hetfield e Lars Ulrich, tanto da riprenderne spudoratamente lo stile nel riff portante. Una canzone che per quanto essenziale e di mestiere, difficilmente si schioderà dalla vostra testa.

Voto: 1982/30

A cura di Stefano Paparesta

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di ottobre

Ecco la top 10 del mese di ottobre 2022 secondo MusiDams!

Voci stonate – Emma Nolde

La giovane cantautrice toscana Emma Nolde pesca dal suo Dormi un ultimo singolo: “Voci stonate” è un inno per gli outsiders, tutti quelli che non riescono ad“andare dritti”. La strofa, in cui Nolde si muove con grinta a metà tra spoken word e rap, si alterna al ritornello colmo di cori ed energia vulcanica. Un brano che colpisce dritto sul muso!

Voto 28/30

Lightworker – Devin Townsend

Devin Townsend torna trionfante con il terzo e ultimo singolo che anticipa Lightwork, disco in uscita il 3 novembre. Atmosfere maestose, testi sull’universalità dell’amore, voci operistiche e un ritmo cadenzato non sono novità in casa Townsend, ma è una formula ben consolidata, vincente anche in questo caso.

Voto 26/30

Place Your Debts – Jimmy Eat World

Quello dei Blink-182 non è l’unico ritorno pop-punk di questo mese. La band di “The Middle” non si è mai fermata, ma ora si concentra sull’uscita di singoli “orfani” di album. “Place Your Debts” è il secondo di questi, e sta agli antipodi del genere: lungo, malinconico, atmosferico, con un ritornello strappalacrime.

Voto 26/30

This Is War – Alter Bridge

La settimana prima dell’uscita dell’album Pawns & Kings, gli Alter Bridge pubblicano la traccia di apertura “This Is War”. Il loro alternative metal dominante fa da sfondo ai presagi di guerra del testo, che a detta del vocalist Myles Kennedy gli è arrivato in sogno. Un brano accattivante, che apre il disco con il giusto trasporto.

Voto 25/30

Atrium – Katatonia

Primo estratto da Sky Void of Stars, in uscita a gennaio, “Atrium” vede gli svedesi Katatonia destreggiarsi in un brano semplice e melodico. L’impronta malinconica tipica della band è riservata soprattutto alla voce di Jonas Renkse, che, incupito, ci racconta del deteriorarsi di un rapporto tra due persone, ambientando la vicenda in un albergo.

Voto 25/30

A cura di Mattia Caporrella

Shirt – SZA

Nuovo singolo della cantante R&B e neo soul statunitense che anticipa il nuovo album. Presentato per la prima volta su Instagram Stories due anni fa, vede la luce solo alla fine di questo mese. Il brano racconta dell’amore ossessivo e disastroso, di quelli che ti privano della dignità, e della conseguente disaffezione. Con una voce sofferente ma allo stesso tempo potente ed evocativa, Sza si spoglia completamente e svela tutte le proprie insicurezze.

Voto 29/30

Lift Me Up – Rihanna

Dopo sei anni lontana dalla musica, Rihanna ritorna con un nuovo singolo: farà parte della colonna sonora di Black Panther: Wakanda Forever, come tributo al compianto attore Chadwick Boseman. Un brano emozionante, con la bellissima voce di Rihanna che avvolge e culla come se stesse cantando una ninna nanna. Un testo semplice ma che si presta benissimo per una colonna sonora.

Voto 28/30

Hide & Seek – Stormzy

Secondo estratto del nuovo album del rapper inglese in uscita il prossimo mese. Una canzone introspettiva, delicata che parla di come ravvivare l’amore in una coppia che sta per raggiungere il punto di non ritorno. Caratterizzato da pochissima strumentazione e da una produzione minimalista, Stormzy si lascia andare a tutta la sua vulnerabilità.

Voto 27/30

Nyash –NSG feat Giggs

Il collettivo afro-fusion NSG, con sede a Londra, collabora con il rapper britannico Giggs per il suo nuovo singolo. Il caratteristico sound afrobeat incontra hip-hop e l’R&B britannici e statunitensi, con la presenza di influenze caraibiche, rendendolo il pezzo perfetto per muoversi un po’.

Voto 25/30

Likkle Miss (The Fine Nine Remix) – Nicki Minaj feat Spice, London Hill & More

Se uno dicesse Nicki Minaj tutti risponderebbero “The Queen of Rap”. Eppure questa volta la rapper di Trinidad ha voluto cimentarsi con un remix della sua canzone di successo “Likkle Miss”, accompagnata da nove delle migliori artiste dancehall del momento. Un brano travolgente, tutto da ballare o meglio twerkare, fino all’ultimo minuto. Ecco forse meglio di no, vista la durata di ben sei minuti che rischierebbe di regalarvi un bel viaggio in ospedale.

Voto 23/30

                                                                                                                   A cura di Erika Musarò

Immagine in evidenza: screenshot dal video https://www.youtube.com/watch?v=YvFjkpP6EIA

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di settembre

Ecco la Top 10 del mese di settembre 2022 secondo MusiDams!

I nostri giorni – Andrea Laszlo De Simone 

Dopo la momentanea assenza dalla scena musicale dello scorso anno, Andrea Laszlo De Simone pubblica a sorpresa un lavoro inedito. “I nostri giorni” è un brano triste, a detta dell’autore, che rappresenta l’altra faccia della medaglia di “Vivo”, che al contrario celebrava con gioia la vita. Un brano dal sapore vintage e con un sound ricercato, che cela un testo che tocca tematiche sociali. Il videoclip (qui) esplicita le intenzioni di un artista a 360°, la cui musica va oltre il mainstream radiofonico. Da ascoltare in una giornata di malinconia o semplicemente per riflettere. 

Voto 30/30

Chaise Longue – Verdena 

Settembre di fuoco per i Verdena: dopo sette anni di pausa la band torna con il nuovo album Volevo Magia, anticipato dal singolo “Chaise Longue”. Una ballad acustica in vecchio stile, che ai fan di lunga data ricorda la delicatezza di brani come “Trovami Un Modo Semplice Per Uscirne” e “Angie”. L’anima rock della band si intravede, però, nel ritornello, dove c’è spazio per il suono distorto della chitarra elettrica. Bentornati. 

Voto 28/30

Eddie – Red Hot Chili Peppers

I Red Hot – dopo la pubblicazione di Unlimited Love ad aprile – non si fermano e pubblicano un nuovo singolo, che anticipa il secondo album del 2022 Return of The Dream Canteen (atteso il 14 ottobre). Le intenzioni sono chiare già dal titolo: omaggiare Eddie Van Halen, uno dei chitarristi di riferimento della band e della storia del rock. Anthony Kiedis racconta che una bassline proposta da Flea ha fatto nascere “Eddie” istintivamente e in pochi minuti. Frusciante non si risparmia negli assoli e la sua Stratocaster è la protagonista della gran parte del brano. Impossibile non amarla.

Voto 27/30

Storia di un bacio – Emma Nolde  

La giovane cantautrice toscana presenta il suo nuovo album Dormi, il cui singolo di punta è “Storia di un bacio”. La sua penna si dimostra credibile e convincente così come la decisione di sperimentare l’unione tra vena cantautorale e beat elettronici. Un grande sì. 

Voto 27/30 

Body Paint – Arctic Monkeys

Gli Arctic Monkeys presentano “Body Paint”, il nuovo singolo dopo l’uscita di “There’d Better Be A Mirrorball”. Chi si aspettava un ritorno nello stile dei primi album non è stato accontentato neppure in questo caso. Alex Turner & co sposano un sound delicato, lasciando intendere che la direzione del nuovo progetto continuerà sulla linea sonora di Tranquility Base Hotel & Casino (2018). “I Bet You Look Good On The Dancefloor” e “R U Mine?” appaiono ormai come un ricordo lontano. Prima di dare il giudizio definitivo bisogna attendere l’uscita di The Car del 21 ottobre, ma per il momento godiamoci le vibes ipnotiche di questo nuovo brano, in linea con la nostalgia dell’estate appena terminata. 

Voto 25/30

A cura di Martina Caratozzolo

Unholy – Sam Smith ft Kim Petras

Dopo la pubblicazione del ritornello su TikTok ad agosto e oltre un mese di attesa, Sam Smith e Kim Petras hanno finalmente deciso di rendere disponibile per intero uno dei migliori brani pop dell’ultimo periodo. Decisamente la collaborazione di cui non sapevamo di aver bisogno. Il video è un gioiellino.

Voto 29/30

Proiettili (Ti mangio il cuore) – Elodie, Joan Thiele

Elodie e Joan Thiele non sono alla loro prima collaborazione: si conoscevano già dai tempi di “Siamo le ragazze di Porta Venezia (The Manifesto)” di Myss Keta. “Proiettili” è un brano dai toni malinconici che parla di speranza – «Resterò vicina sempre più al mio sogno/Che la paura è un viaggio e forse ne ho bisogno/ Per essere pronta ad avere coraggio/Buttarmi dentro al fuoco senza avere caldo», –, mettendo nel frattempo in risalto i timbri e le doti vocali delle due cantanti. Il singolo fa parte della colonna sonora di Ti mangio il cuore, film di Pippo Mezzapesa presentato recentemente a Venezia 79 nonché debutto cinematografico della stessa Elodie, ed è stato scritto in collaborazione con Elisa ed Emanuele Triglia.

Voto 28/30

Ricordi – Pinguini Tattici Nucleari

Nonostante chi scrive non sia una grande fan dei Pinguini Tattici Nucleari, questa volta ha dovuto ricredersi. Il brano racconta di una coppia che sta attraversando un momento difficile a causa della malattia neurodegenerativa che affligge uno dei due. Forse un po’ troppo Nicholas Sparks, ma comunque d’effetto.

Voto 27/30

okk@pp@ – Tha Supreme

Tha Supreme è quell’artista da cui non sai mai cosa aspettarti, ma sei sicuro che a prescindere ti sorprenderà. Il singolo che anticipa c@ra++ere s?ec!@le è un brano di musica elettronica che incorpora elementi jazz. E funziona.

Voto 26/30

Stai bene su tutto – Luigi Strangis

Vincitore della categoria canto di Amici 21, Luigi Strangis non si allontana da quel rock uptempo che ha fatto diventare una sua caratteristica e propone un brano non particolarmente innovativo, ma comunque orecchiabile. Grande curiosità per il suo prossimo disco, Voglio la gonna, in uscita il 14 ottobre.

Voto 25/30

A cura di Ramona Bustiuc

Immagine in evidenza: screenshot dal video https://www.youtube.com/watch?v=Uq9gPaIzbe8

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di agosto

L’autunno è ormai alle porte, così come la sessione, la pioggia e la nebbia fitta tipica della Pianura Padana. Fortunatamente la musica non ci abbandona mai, quindi anche questa volta è tempo di raccogliere le migliori proposte del mese.

Benzodiazepine e sad – Young Signorino

C’è un po’ di Young Signorino in questo Lil Peep. Arrangiamento minimo, quattro parole ripetute a mantra e un nuovo discutibile tatuaggio per far tremare i boomer: il figlio di Satana con le Nike Airmax è tornato. 

Voto 26/30

Landslide – Gus Dapperton

La cover di Dapperton non è male, ma che questa perla dei Fleetwood Mac avesse ancora qualcosa da dire, non c’erano dubbi. L’arrangiamento un po’ scialbo non si impegna abbastanza a renderla innocua e ad evitare che ti arrivi in faccia come un treno in corsa, tutte le volte. 

Voto 25/30

Less of a stranger – Julia Jacklin

Non che l’euforia dell’estate e delle vacanze ci avessero fatto dimenticare dell’orrendo rapporto che abbiamo con nostra madre, ma Julia Jacklin ci ha comunque tenuto a ribadirlo. Chitarrina acustica, voce pulita, quel giusto strascicare delle vocali che fa tanto indie. 

Voto 25/30

Bois Lie – Avril Lavigne e Machine Gun Kelly

Perché c’è uno strano piacere perverso nel vedere due ultratrentenni cantare di “lui ke nn mi ama +” e con una capovolta e un giro di Do, rendersi conto che dal 2007 sono passati quindici anni.

Voto Tvb/30

Sunset over the Empire – Arch Enemy

Il growl di Alissa White-Gluz è sempre un piacere per le orecchie. Un brano solido, che si prende i giusti spazi melodici, ben piazzato in un album che ha altrettante cose da dire. Tamarri come sempre.

Voto 28/30

A cura di Clarissa Missarelli

Hold me closer- Elton John, Britney Spears

“Hold me closer” rappresenta il grande ritorno di Britney Spears, che scende in campo con Elton John: trattasi di una rivisitazione che richiama il brano “Tiny Dancer”, arricchito con elementi disco e da cori con le voci degli stessi cantanti. Elton John, dopo le esperienze con Dua Lipa, Years & Years, Miley Cyrus e molti altri, continua una strada già tracciata di rivisitazioni di suoi brani storici e di altre leggende della musica. Le parole non sono molte, il concetto nevralgico è quello di tenersi più vicini, aspettando tempi migliori.

Voto 26/30

I can’t help it- JVKE

JVKE, un nome impronunciabile, è un tiktoker americano che avrebbe cominciato a suonare la chitarra a soli tre anni. Nell’intro di “I can’t help it” richiama il grande Elvis, riproponendo il ritornello di “Can’t Help Falling In Love”. Il brano si presenta in effetti come un insieme di generi che vanno – appunto – da Elvis alle melodie da ascoltare nei supermercati nel periodo natalizio, con le strofe di sola voce e chitarra che esplodono in musiche trionfanti richiamando alla mente un musical di Broadway.

Voto 30/30

Happier– Banners

Chiedersi incessantemente se la persona che si ha accanto non sarebbe più felice con qualcun altro, trascorrere i tempi bui senza chiudere gli occhi davanti alla tristezza della fine di un rapporto. Sono questi i temi della canzone “Happier, che si distingue con una musica incalzante rispetto al tema malinconico. La voce di Banners suona familiare:sono sue, infatti, molte delle colonne sonore che ci capita di ascoltare in film e serie TV americane. “Happier” è una di quelle canzoni che ti fanno riflettere, senza essere messe nella playlist “Momenti tristi”.

Voto 29/30

Colors of you– Nina Nesbitt

Una voce sussurrata, quella della cantante britannica Nina Nesbitt. In “Colors of you” si parla di inverno e di colori che diventano rappresentativi di una persona e della sua quotidianità, di quei colori di cui riusciamo persino ad innamorarci. Il brano è sostenuto dal pianoforte, gli accordi semplici accompagnano una voce leggera che non si sbilancia mai in eccessi o virtuosismi.

Voto 27/30

Dentista Croazia-Pinguini Tattici Nucleari

“Dentista Croazia” è l’ultimo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari, un brano non lontano dal genere canonico della band, in grado di parlare al proprio pubblico e di innescare un processo empatico con tutta la Generazione Y. “Dentista Croazia” si potrebbe definire l’evoluzione di “Ringo Starr”, dove si diceva “Forse dovrei partire, andarmene via di qua”, che diventa ora “Strada fatta, sì, ma con l’autostop”.

Voto 26/30

                                                                                                   A cura di Milena Sanfilippo

FERRAGOSTO CON MUSIDAMS: LA NOSTRA TOP 20

Ferragosto è uno dei simboli nazionali più importanti, forse ancora più del Milite Ignoto o del Presidente della Repubblica. Eccoci qui quindi a rendergli onore con una playlist su misura per ogni cittadino che voglia festeggiare questo giorno con dignità e rispetto.

Big Energy (Remix) – Latto & Mariah Carey ft. DJ Khaled

Mariah arricchisce il brano della rapper statunitense con i suoi leggendari acuti ed aggiungendo un verso della sua “Fantasy”del 1995: un pezzo “energico” e fresco, perfetto per alleviare il caldo asfissiante e dare il via ai festeggiamenti di Ferragosto.

Skate – Bruno Mars, Anderson .Paak, Silk Sonic

Non puoi mai sbagliare con i Silk Sonic: il secondo singolo estratto dal loro primo album sembra arrivare direttamente dagli anni ‘70 ed è la colonna sonora migliore per gli addetti al barbecue e coloro che ci girano intorno furtivamente con la speranza di rubare qualche assaggio.

Rock The Boat – Aaliyah

Non c’è brano più adatto per accompagnare il tramontare del 15 di agosto, specialmente se si è deciso di trascorrerlo in riva al mare con la propria anima gemella: la voce suadente di Aaliyah e il ritmo etereo della canzone sono un connubio perfetto per dare vita ad un classico della stagione estiva.

How Do I Make You Love Me? – The Weeknd

Un ritmo talmente contagioso che vi farà scatenare anche dopo una grigliata monster consumata a 40 gradi all’ombra. Per i fanatici della dance e dell’EDM consigliamo l’esplosivo remix prodotto da Sebastian Ingrosso e Salvatore Ganacci.

Ocean Drive – Duke Dumont

L’atmosfera malinconica della hit del dj britannico viene mascherata da un sound martellante e ricco di influenze house: si rivela perciò la canzone perfetta per lasciarsi andare ad un momento di nostalgia post Ferragosto, ma anche un brano adeguato alla conclusione di una serata memorabile in compagnia dei propri amici.

A cura di Giulia Barge

Figli delle stelle – A. Sorrenti

Ferragosto porta alla mente il classico falò sulla spiaggia in compagnia di amici, una chitarra e uno sterminato quanto scintillante pubblico non pagante, le stelle. San Lorenzo è da poco passato, nel nostro concavo cielo sfavilla la nostalgia per un’estate che sta per salutarci. Godiamoci il momento con questo intramontabile successo tutto italiano!

Dancing in the moonlight – The King Harvest

Un invito alla gioia collettiva, pur con una vena malinconica che la rende così affascinante ed orecchiabile. Il sound frizzante anni ’70 è tutto ciò che serve per mantenersi briosi e spensierati. Balliamo tutti al chiaro di luna!

Tintarella di luna – Mina

Una dedica spassionata a sorella luna che, in una notte di mezza estate, ci sorveglia dall’alto, mentre noi, da quaggiù, viviamo le ultime gioie della stagione. Per gli ingordi di tintarella che non si accontentano delle insolazioni diurne, Mina offre un bis serale a suon di ritmo e rock ‘n roll. La sua voce fa il resto.

Moon river – H. Mancini

Con una chitarra in mano e lo sguardo ispirato rivolto verso la luna, ci sentiamo tutti come Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. In mezzo a mangiate e bevute senza fine, anche un po’ di poesia trova sempre il suo spazio. Purché il bicchiere sia sempre pieno, sia ben chiaro.

Sonata n 14 “Al chiaro di luna – L. van Beethoven

Non sarà la canonica hit estiva che tutti streammiamo sotto l’ombrellone, ma se si parla di musica al chiarore lunare, non si può ignorare la celebre meraviglia beethoveniana per pianoforte. Chissà se il buon Ludwig van avrebbe mai immaginato di diventare una classic star per un titolo che nemmeno aveva scelto! Certo, difficilmente con Sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore avremmo pensato a lui per la nostra playlist di Ferragosto… 

                                                                                                                      A cura di Ivan Galli

Che cos’è l’amore? – Ketama126, Franco Califano, Don Joe

Il sogno proibito dei pischelli trap boys romani: il fantasma del Califfo e Kety insieme in un pezzo che piace a zi’ Mario al Bar Sport, ma anche al ventenne con le Balenciaga. Questo Califano postumo che incontra la trap ci piace, nemmeno troppo inaspettatamente.

Red Right Hand – Nick Cave and The Bad Seeds

Oltre ad un sacco di mirabolanti parolacce in inglese e idee sul commercio di oppio di contrabbando, Peaky Blinders ci ha anche fatto riscoprire questo pezzo del buon Nick Cave. Il testo originale c’entra molto poco coi gangster e molto di più con la religione, ma la cultura pop non perdona e quel che è fatto, è fatto. Non è un brano abbastanza estivo? Quaranta gradi all’ombra sono noccioline quando sei un criminale gipsy di Small Heath con ben altro a cui pensare.

Una Miniera – New Trolls

Nel ricordo di Vittorio De Scalzi, quale occasione migliore di rispolverare un pezzaccio che passa sempre un po’ troppo in sordina. Al culmine di una lunghissima e italianissima tradizione di canzoni sulla gente che muore nelle miniere e altra gente che aspetta fuori dalle miniere, ma qui sono gli anni ‘70 e c’è il prog. Da cantare a pieni polmoni facendo a gara col vicino di ombrellone che ascolta “Shakerando”.

Reyn – Reyn Hartley

Passi l’aria da tamarro gym bro di Tinder, Reyn Hartley ha un qualcosa di raffinato e magnetico in mezzo all’808 e le catenazze. Il timbro caldo un po’ folk, la chitarra arpeggiata, il beat trap gangsta: questo pezzo è un sorprendente pout pourri molto riuscito. Un ferragosto nel bronx, ma a lume di candela.

Crush/Adderal – Sxrrxwland

Non è mai abbastanza estate per fuggire dalla depressione cosmica di ventenni in balia dei tempi che corrono. Un’altra passeggiata al Berghain firmata Sxrrxwland, tra il gusto un po’ nostalgico per le crush delle medie e una pastiglia senza prescrizione.

A cura di Clarissa Missarelli

Tramontana – Matteo Romano

Dopo l’esperienza di Sanremo Matteo Romano ci propone un brano tutto nuovo che sa d’estate. “Tramontana” è di certo da cantare a finestrini abbassati mentre si va verso una piacevole grigliata con gli amici. Un brano ritmato che non manca dei soliti giochi di voce del cantante, riuscendo a coinvolgere l’ascoltatore in una canzone che ha tutte le parole che ci vengono in mente pensando all’estate.

Barman – Soprano

I bar si riempiono nelle sere d’estate e ogni cliente ha una sua storia e lamentela da raccontare, tutte storie che il barista deve ascoltare spesso silenziosamente anche se di malavoglia. Un brano ritmato che sin dalle prime note ci spinge a schioccare le dita e a muoverci a tempo, sfogando le repressioni di un lungo inverno

Two Doors Doown – Positive Vibrations, Dolly Parton

Un brano del 1977 che riprende vita in una versione tutta nuova che con la sua musica richiama alla mente la spiaggia e la Giamaica. Dolly Parton, i cui ritornelli fanno parte della storia della musica country americana, si unisce alla musica reggae creando un brano perfetto per un ballo di gruppo dopo un buon pranzo.

Are you ready? – Maneskin

Si parte con un basso che ci fa intendere un ritmo che sarà deciso e trascinante, le parole non sono molte e spesso ripetitive, come una hit estiva. Un brano deciso tipico dello stile rock della band che con i suoi tempi ben scanditi ci dà una carica energetica travolgente.

La mia libertà – Leo Gassmann

Un brano fresco che richiama all’esigenza giovanile di essere liberi e di ricordare le sensazioni del passato nella speranza di un futuro migliore. “La mia libertà” parla in modo furtivo della ribellione verso una realtà politica e sociale che spesso non ci rende realmente liberi, donandoci solo una fittizia illusione. Leo Gassman, in una canzone che parla d’amore e società, ci ricorda che per quanto possa risultare difficile stare in un mondo che ci impone regole è pur sempre importante tenere in mano un aquilone.

A cura di Milena Sanfilippo

MUSIDAMS CONSIGLIA: i migliori 10 singoli di luglio

Finalmente l’estate è iniziata anche per gli studenti universitari, quindi ecco la top 10 di luglio secondo MusiDams: 

Flying :)) – Tom Odell

Sicuramente non è la canzone più spensierata in circolazione, anzi. C’è qualcosa però che la rende particolare: una voce dolce e una melodia ribattuta al pianoforte sono gli ingredienti per un brano elegante, da ascoltare immersi in acqua, con gli occhi chiusi, quando bisogna ricongiungersi con sé stessi e non pensare ad altro. Tutto il resto non conta.

Voto: 26/30

I’m In  a-ha

A tratti un po’ fatato, a tratti un po’ nostalgico questo brano sembra suggerirci un mantra di vita: prendersi del tempo e respirare. Basta ascoltarlo qualche volta per farsi entrare la melodia entri in testa. “I’m In” parte da una calma contemplativa che, attraverso un crescendo generale, esplode per ricordarti che non bisogna mollare (nonostante il caldo torrido di questo luglio).

Voto: 29/30

Magari – Marco Castello ft Fulminacci

Un riff di chitarra orecchiabile, un ostinato ritmico di batteria e un ritornello potente potrebbero essere sinonimo di un tipico tormentone estivo. Eppure, questo brano è tutto tranne che scontato: un testo che, pur essendo di denuncia sociale, lascia molto spazio all’interpretazione personale. I due cantautori hanno fatto centro con un brano che si piazza come colonna sonora delle serate estive.

Voto: 28/30

Part of the band – The 1975

Questa, in modo ambivalente, potrebbe essere quella canzone che ascolti per sentirti felice e senza pensieri o quella da mettere in cuffia mentre sei un po’ triste e hai bisogno di piangere tutte le lacrime nel buio della tua cameretta. Il singolo di lancio dell’album Being Funny in a Foreign Language, che uscirà a ottobre, conduce attraverso atmosfere malinconiche in quello che per i fan della band sembra essere l’anello di congiunzione tra i Beatles e Bon Iver.

Voto: 30/30

Vertigini – Mazzariello

«Bisogna fare tante cose che non voglio fare, per sentirmi una persona un po’ più normale», come svegliarsi presto la mattina per essere più produttivi. Sembra una frase pronunciata da un mister x qualunque, invece sono i versi del brano di Mazzariello che ha deciso di mettere nero su bianco i pensieri che passano per la testa di ognuno di noi durante qualsiasi momento della giornata. Il tutto reso un po’ meno catastrofico dalla base da serata spensierata in discoteca. Mica male.

Voto 25/30

A cura di Alessia Sabetta

30th – Billie Eilish

Contenuto nell’EP Guitar Songs insieme a “TV”, il brano di Billie Eilish racconta di un brutto incidente automobilistico accaduto il 30 novembre a un suo amico: un brano straziante con un testo che fa venire la pelle d’oca, e che costringe ancora una volta a fermarsi e a riflettere. 

Voto: 28/30

Mon amour – Stromae & Camila Cabello

Frutto di una collaborazione decisamente inaspettata, “Mon Amour” è un brano leggero e divertente, nonché una parodia delle love story televisive, ipocrite e assurdamente finte: “Amore mio, sì, lo prometto/è stata davvero l’ultima volta/e prometto di averti detto tutto/non c’è più niente da scoprire. /Non troverai più ragazze fra le nostre lenzuola, /mi hanno messo nei guai. /Sì, certo, ho fatto la mia scelta/ma non ho scelto loro!”. Il video ricrea le dinamiche dei reality più trash à la Jersey Shore o Love Island, fra interviste, litigate e tradimenti.

Voto: 26/30

PAMPAMPAMPAMPAM – Irama

Ancora una volta Irama ci delizia con una tamarrata reggaeton perfetta per l’estate, che ovviamente viene passata in radio una volta sì e l’altra pure. Vorremmo però ricordare che c’è già Baby K designata a cantante stagionale, non sarebbe giusto rubarle il titolo.

Voto: pampampampampam/30

Sharks – Imagine Dragons 

Gli Imagine Dragons non ne sbagliano una da qualche anno a questa parte, regalandoci anche questa volta un pezzo orecchiabile e up-tempo finito dritto in vetta alle classifiche. Bravi, ma non escono mai dalla loro zona di comfort.

Voto: 27/30

Stay With Me – Calvin Harris, Justin Timberlake, Halsey & Pharrell Williams 

Terzo singolo che anticipa l’uscita Funk Wav Bounces Vol.II, prevista per agosto 2022, e che vede la collaborazione di artisti importanti su un brano disco e funk-pop. Peccato per Halsey, relegata a cantare un ritornello poco interessante.

Voto: 26/30

A cura di Ramona Bustiuc

MusiDams consiglia: i 10 migliori singoli di giugno

Fra un esame e l’altro, ecco la top 10 del mese di giugno secondo MusiDams:

We’ll Be Back – Megadeth

Il primo assaggio da prossimo album The Sick, The Dying… and the Dead! è una leccornia degna degli anni d’oro di Dave Mustaine e colleghi. Brano velocissimo e affilato, l’alternanza tra riff nevrotici e assoli a cascata ne fanno un potenziale nuovo classico della band.

Voto: 28/30

Power – Toxik

Ritorno in grande stile anche per questo gruppo di culto, autore tra gli anni ottanta e novanta di due perle del trash metal tecnico, World Circus e Think This. “Power” è un brano frenetico e intricato che sembra uscito direttamente da quei due lavori e in cui si sente la penna – mai troppo celebrata – di Josh Christian. Signori, avevate il mio interesse, ora avete la mia attenzione.

Voto: 28/30

In Extremis – Queensryche

Dopo l’arrivo di Todd LaTorre dietro al microfono, la band ha lentamente ma inesorabilmente risalito la china uscendo dalla brutta situazione in cui era sprofondata negli ultimi anni con Geoff Tate. Ah sì, il pezzo è molto carino e ha tutti i crismi del miglior US metal anni ‘80, incluso un buon refrain memorizzabile e cantabile sin dal primo ascolto. 

Voto: 25/30

Ov My Herculean Exile – Behemoth

Ogni volta che esce musica nuova della band di Nergal la comunità metal va in brodo di giuggiole. E io resto ad osservare come sia facile abbindolare le masse con un po’ di make-up, un’immagine curata e proclami altisonanti in nome di Satana pur facendo black metal di plastica. Bah!

Voto: Fate la differenziata, altrimenti Greta si arrabbia /30

Electrified Brain Municipal Waste

I trasher della Virginia fanno praticamente la stessa canzone sin dai tempi del debutto. Tuttavia, se vi piacciono i tupa-tupa a raffica e lo spirito goliardico di cui è intrisa la musica dei nostri, non potrete certo rimanere delusi.

Voto: 26/30

A cura di Stefano Paparesta

Anarchici – Ginevra

Non ne sbaglia una, Ginevra. Tra le artiste più sottovalutate del momento, confeziona un’altra piccola perla autoprodotta e scritta con intelligenza.  Reminder per la prossima estate: meno Sangiovanni, più Ginevra. 

Voto: 28/30

Dove vai? – Chiello

Questo Chiello paninaro anni ‘80 con i sassofoni e le chitarre alla Stray Kids sembra l’alter ego cattivo dell’ex membro di Fsk. Da fare i soldi per la droga per comprarsi una pistola a Riccione 1986 è un attimo. 

Voto: 27/30

Tutto Matto – Fuera

In pieno clima KappaFutur festival, un po’ di minimal non fa male. Ci pensano i Fuera con un ritorno in bellezza e un album ambient estivo, per non appendere del tutto le pastiglie al chiodo, ma cambiarne il dosaggio.

Voto: 28/30

Polka 3 – Rosa Chemical

Uscita il 2 giugno per festeggiare in bellezza lo spirito italico, la terza versione di Polka è una tamarrata in levare che manco i migliori matrimoni bulgari. Imprescindibile per le estati italiane nel profondo Sud.

Voto: 29/30

Gasolina – Anna

Anna ci insegna che i demoni del passato, prima o poi, ci raggiungono. Anche il Mondo di Patty, in versione twerk nel privé. Riuscite ad immaginare qualcosa di meglio?

Voto: 30 e lode

A cura di Clarissa Missarelli

Immagine in evidenza: screenshot da https://www.youtube.com/watch?v=vu8DDbY0jZA

MUSIDAMS CONSIGLIA: I 10 MIGLIORI SINGOLI DI MAGGIO

Dieci proposte di ascolto tra i migliori singoli usciti nel mese di maggio, secondo Musidams.

Hold My Hand – Lady Gaga

Lady Gaga aveva già dimostrato di saperci fare con le colonne sonore ai tempi di A Star Is Born e questo pezzo scritto per il film Top Gun: Maverick è un’ulteriore conferma del suo talento: “Hold my Hand” è un brano potente ed arricchito con un ritornello esplosivo, perfetto da cantare in macchina a squarciagola.
27/30

N95 – Kendrick Lamar

Dopo un’attesa che sembrava infinita è tornato sulla scena uno dei nomi più importanti del rap odierno: il primo singolo estratto da Mr. Morale and the Big Steppers è una critica feroce alla società di oggi, rivolta in particolare a coloro che possono godere del lusso sfrenato mentre il mondo intorno a loro cade a pezzi a causa della pandemia e delle ingiustizie sociali.
29/30

SUPERMODEL – Maneskin

A un anno dalla loro vittoria all’Eurovision, i Maneskin tornano con un pezzo pop realizzato con la collaborazione di uno dei più grandi hitmakers del millennio, lo svedese Max Martin. Un brano immediato e orecchiabile che racconta di un amore tossico e di una ragazza che vive la sua vita secondo l’intramontabile filosofia “sesso, droga e rock and roll”.
28/30

This Hell – Rina Sawayama

Una delle artiste più interessanti della nuova scena musicale britannica ci travolge con un singolo ricco di riferimenti alla cultura pop (si passa da Britney Spears a Il diavolo veste Prada) e che suona come un mash up di “Hot Stuff” di Donna Summer e “Beat It” di Michael Jackson. Un pezzo perfetto per le radio e che aumenta l’attesa e le aspettative per il nuovo album Hold the Girl, in uscita a settembre.
28/30

Late Night Talking – Harry Styles

Dopo il grande successo di “As It Was” Harry Styles si presta al bis con il secondo singolo estratto da Harry’s House: il brano ha un sound che sembra riportarci agli anni ’70 ed è un inno all’amore e ai suoi momenti più intimi, come le chiacchierate notturne del titolo. Pronto a conquistare le radio e a diventare uno dei tormentoni di questa estate.
27/30

A cura di Giulia Barge

Tempo– Matteo Bocelli

Chiama l’estate Matteo Bocelli con questo singolo. Si apre con una musica che avremmo potuto sentire in un saloon del far west, ma poi si mischia all’elettronica e a un testo semplice, un misto di inglese e italiano, spesso ripetitivo, ma molto orecchiabile. “Tempo è uno dei cinque singoli pubblicati sino ad ora, una scalata che porterà nel 2023 all’uscita del tanto atteso album.
Questa estate scuramente sentiremo canticchiare per le strade una frase semplice e orecchiabile, “Give me your tempo”.
28/30

Yo Yo – Mika

Su una musica disco, scivola un testo che parla d’amore. Il nuovo singolo di Mika si apre alla possibilità di accettare una situazione amorosa disastrosa con un “What will be, Will be”, non è di certo un richiamo alla compostezza del “Che sarà sarà” della romantica Doris Day, piuttosto la voglia di estraniarsi da una situazione per non pensare al dolore. Questo singolo, che Mika ha già cantato sul palco dell’Eurovision Song Contest, sarà sicuramente la punta di diamante nel prossimo tour.
29/30

You and I – SYML feat Charlotte Lawrence

Una ballad che esprime sentimenti semplici, parlando del coraggio di starsi accanto nonostante le avversità della vita quotidiana e della capacità di accettarsi per ciò che si è. SYML ( “semplice” in gallese) è il nome d’arte di Brian Fennel, che nelle sue canzoni parla di sentimenti forti, attingendo direttamente dalla sua vita personale. La voce leggera di Charlotte Lawrence completa il quadro e da un’idea di universalità al testo e che rende maggiormente piacevole l’ascolto.
29/30

No stress– Marco Mengoni

“Fai come se stanotte fosse l’ultima” è il consiglio che ci dà Marco Mengoni con il suo nuovo singolo. Un brano che invita l’ascoltatore a distaccarsi dalla frenesia quotidiana creandosi un proprio rituale per allontanarsi dallo stress.
Una musica di quelle che si ha voglia di sentire davanti al semaforo, di cui non ci si stanca e che si fa canticchiare con distrazione.
27/30

La recette– Slimane

A seguito del grande successo dell’ultimo album Versus in collaborazione con Vitaa, il cantante francese Slimane decide di cimentarsi in un nuovo singolo, un piccolo regalo prima dell’uscita del nuovo album prevista per il prossimo anno. Il testo riporta le parole di un amante che non riesce a rassegnarsi ad un amore giunto al termine. La musica risulta semplice e molto ripetitiva, ma funzionale nel sostenere la grande quantità di parole che essendo in francese godono già di una loro personale musicalità.
27/30

A cura di Milena Sanfilippo

Immagine in evidenza: https://www.instagram.com/maneskinofficial/

MUSIDAMS CONSIGLIA: I 10 MIGLIORI SINGOLI DI APRILE

Dieci proposte d’ascolto tra i migliori singoli usciti nel mese di aprile, secondo Musidams.

Briciole – Ginevra

Con questo singolo Ginevra si riconferma tra le artiste più interessanti della nuova scena musicale italiana. Il contrasto tra il giro di chitarra grezzo ma accogliente e la base trascinante accompagnano perfettamente un testo che descrive la sensazione di perdersi all’interno di una relazione. Attenzione: l’ascolto del brano può creare dipendenza.   
28/30

More Love – Moderat

A seguito di un periodo di pausa durato quasi cinque anni, i Moderat sono tornati in grande stile per la gioia di tutti noi. Dopo l’annuncio del quarto album previsto per il 13 maggio 2022, il gruppo ha allietato questo mese i suoi fan con il terzo singolo estratto dal loro ultimo progetto. Un inno alla vita in chiave pop/sperimentale come solo i Moderat sanno fare.
29/30

Free In The Knowledge – The Smile

L’inconfondibile voce eterea di Thom Yorke viene supportata da un tappeto sonoro e un’orchestrazione in pieno stile Jonny Greenwood. Si tratta di un brano eseguito in live da Thom qualche mese addietro, arrangiato e presentato in versione studio in occasione dell’album in uscita del gruppo. Chi dice di non essersi commosso all’ascolto probabilmente mente.
29/30

Considerando – Fuera, BLUEM

Le sonorità del flamenco si sposano con versi malinconici in un pezzo che comincia a farci sentire il profumo dell’estate in questo aprile uggioso. Da tenere d’occhio, potremmo sentirlo in radio nelle prossime settimane.
26/30

Bad Life – Sigrid, Bring Me The Orizon

Una ballad di cui forse avevamo bisogno in questo periodo di confusione e sconforto generale. Sigrid e Oliver ci ricordano che non sarà sempre così. In fondo, come cantano nel ritornello, «è solo una brutta giornata, non una brutta vita».
26/30   

A cura di Alessandra Mariani

Zick Zack – Rammstein

Secondo singolo che anticipa il nuovo album Zeit, il brano è l’opposto della title-track uscita a marzo: se quest’ultima è lenta e magniloquente, “Zick Zack” si presenta come la classica fusione tra disco e metal tanto cara al gruppo tedesco. Spicca il ritornello, dove la voce profonda e sardonica di Till Lindemann si alterna a un synth che ricorda “Funkytown” dei Lipps Inc. A contornare il tutto, un testo (e anche un video) grottesco che si prende gioco della chirurgia plastica.
27/30

Conspiranoia – Primus

Mentre girano il mondo suonando A Farewell to Kings dei Rush, i Primus si fanno prendere dal loro lato più progressive, pubblicando un brano di 11 minuti, infuso di Pink Floyd, Yes, King Crimson, e la loro estetica weird. “Conspiranoia”, come accade spesso nelle loro canzoni, è una parata di personaggi bislacchi che questa volta si fanno profeti dalle paranoie cospirazioniste, finendo per isolarsi dalla società o all’ospedale. È una satira evidentissima, scandita da groove tra lo psichedelico e il forsennato.
27/30

Chaser – KORDA

Dalle atmosfere tetre e malinconiche dei Katatonia, il vocalist Jonas Renske si unisce a Joakim Karlsson e Anders Eriksson, dando vita al side project KORDA. “Chaser” è il loro terzo singolo, un brano di synth pop cadenzato, dove la voce appassionata di Renske si sposa perfettamente all’arrangiamento elettronico ed energico della strumentazione.
28/30

Free – Florence + The Machine

Quarto singolo che anticipa Dance Fever, Florence + The Machine sprigionano un’energia accattivante. La voce di Florence Welch narra di un’oppressione interiore che viene sconfitta dall’atto più liberatorio che c’è: la danza. Il brano si fa, così, coerente con il titolo del disco da cui è tratto, e con l’ossessione di Welch per la choreomania e il linguaggio del corpo. Piacevolissima la distorsione presente nel brano, che gli dà una marcia elettrica in più.
28/30

Nightingale – Haken

Il sestetto britannico degli Haken torna alle atmosfere jazz dopo le prove aggressive di Vector e Virus. Complice l’entrata nel gruppo di Peter Jones a sostituzione di Diego Tejeida alle tastiere, “Nightingale” non si dimentica delle chitarre a otto corde, ma le accompagna con intuizioni melodiche e ritmiche molto più mature rispetto ai dischi precedenti. Con un testo ispirato alla fiaba “L’usignolo” di Hans Christian Andersen, il brano si afferma come un ascolto intrigante, divertente e imprevedibile, rendendo l’attesa del loro settimo album molto sentita.
29/30

A cura di Mattia Caporrella