MITO 2022: il pianoforte di Beethoven

Nuovo appuntamento a Torino per il festival musicale MiTo 2022. La sera del 23 settembre, presso l’Auditorium grattacielo Intesa San Paolo, Andrea Lucchesini al pianoforte omaggia Ludwig van Beethoven. Quattro le sonate del compositore tedesco eseguite per l’occasione: la n.1 in fa minore op. 2 n. 1, la n. 14 in do diesis minore op. 27 n. 2, la n. 30 in mi maggiore op. 109 e la n. 31 in la bemolle maggiore op. 110.

Il programma, fedele alla linea del tempo, ripercorre l’evoluzione dello stile compositivo beethoveniano. Un filo conduttore lega l’intero percorso: una cura meticolosa, spesso logorante ed esasperata, per la stesura della partitura in ogni minimo dettaglio. Le sue opere, specchio dei suoi turbamenti interiori, trasudano ingegno, fatica e pàthos.

credits: MITO Settembre Musica

La Sonata n. 1, dedicata al maestro Haydn, rispetta ancora molti canoni della tradizione classica viennese, anche se il Prestissimo finale sembra già preannunciare la vera cifra stilistica del compositore di Bonn, più violenta e sfrenata. Il tocco al pianoforte di Lucchesini è ben ponderato, talvolta leggero, talvolta più energico come richiesto dai passaggi eseguiti.

L’ipnotico Adagio introduttivo della Sonata n. 14 (meglio conosciuta come “Al chiaro di luna”) raccoglie l’intera platea in un silenzio quasi contemplativo. Dopo un breve Allegretto intermedio, l’incanto viene bruscamente spezzato dal travolgente Presto agitato finale, uno dei vertici del pianismo beethoveniano per tecnica e carica emotiva.

credits: MITO Settembre Musica

La restante coppia di sonate proposte (nell’ordine, la n. 30 e la n. 31), risalenti al tardo stile, sembrano suggerire un sofferto equilibrio interiore finalmente raggiunto dal compositore. Anche qui, Andrea Lucchesini offre saggio della sua perizia espressiva, confermandosi specialista in questo tipo di repertorio.

Si congeda, infine, con altri brevi frammenti tratti dal ricco corpus beethoveniano, strappando ulteriori applausi a un pubblico compiaciuto. In fin dei conti, risulta difficile, specie dopo una performance convincente dell’esecutore, rimanere indifferenti all’ascolto di un qualsiasi capolavoro escogitato dal genio di Ludwig van Beethoven.

credits: MITO Settembre Musica

A cura di Ivan Galli

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