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ESC 2022 – PAGELLE DELLA PRIMA SEMIFINALE

Tra fidanzati di Malgioglio, discutibili abiti fucsia (Laura licenzia il tuo stilista) e un sacco di musica nostalgica si è conclusa la prima semifinale dell’Eurovision. Come da regolamento, 10 nazioni sono passate al turno successivo mentre altre 7 sono tornate in albergo a fare le valigie. Ed eccoci qui per commentare con molto sarcasmo e poca serietà le prime 17 canzoni dell’“evento non sportivo più seguito al mondo”.

Sekret – Ronela Hajati

Il raggaeton è un genere discutibile. Ma il raggaeton albanese con tanto di aquile di sottofondo non è neanche discutibile: è meglio non parlarne proprio.

Voto: Nicki Minaj/30

Eat your salad – Citi Zēni

Mamme di tutto il mondo, parlare dei bambini che muoiono di fame in Africa non farà mangiare ai vostri figli l’insalata. Provate invece a vestirvi come uno dei Bee Gees e a cantare una canzone funk anni ’80 ma trash – magari i doppi sensi sulle salsicce li lasciamo nel copione di “Natale in Lettonia” però. Sorprendentemente essere virali su TikTok non basta e i Citi Zēni non passano alla finale.

Voto: 23/30

Sentimentai – Monika LIU

I sentimenti sono quelli che abbiamo provato nel sentire che[JT1]  la Lituania sarebbe andata in finale. E non erano sentimenti positivi. Vibes retrò parigine che potevano rimanere tranquillamente nella Parigi degli anni ’20.

Voto: 18/30

Boys do cry – Marius Bear

La versione tarocca di Tom Walker è svizzera e si chiama Marius Bear. Probabilmente avranno pensato: «L’anno scorso abbiamo portato una canzone noiosa. E abbiamo visto com’è andata…FACCIAMOLO ANCHE QUEST’ANNO!». Però in parte funziona perché si aggiudica un posto in finale.

Voto: 25/30

Disko – LPS

Ci si spezza il cuore nel vederli eliminati (e non solo perché chi scrive li aveva messi come capitani per il FantaEurovision). In ogni caso, va detto che il funk non ha proprio avuto successo quest’anno all’Eurovision. E se non sono passati i Citi Zēni che avevano sicuramente più grinta ed energia, gli sloveni LPS non avevano chance.

Voto: 20/30

Stefania – KALUSH

I favoriti di quest’anno, che infatti passano in finale senza problemi. Una canzone sicuramente particolare che mischia molti stili diversi – e per cui la carta empatia giocherà un ruolo fondamentale. Perché diciamocelo, “Troverò sempre la via verso casa anche se le strade sono distrutte” ha fatto scendere una lacrimuccia a tutti.

Voto: 28/30

Intention – Intelligent Music Project

Gli Europe scongelati e non consumati entro 24 ore. I Måneskin hanno dimostrato che si può vincere l’Eurovision con il rock però bisogna farlo bene… La Bulgaria viene rispedita a casa e anche nella sua epoca (gli anni ’80 presumo).

Voto: Permanente/30

De diepte – S10

Io gli “u-uuuh a-aaah” hanno fatto il loro tempo. Però, indubbiamente, se canti in olandese, qualcosa che possano cantare tutti ce lo dovrai pur mettere nella canzone. Tipico brano da sottofondo della scena di rottura in una rom-com, la scena che precede quella in cui lui corre in aeroporto per dichiararsi. Intanto i Paesi Bassi corrono in finale.

Voto: 22/30

Trenulețul – Zdob şi Zdub & Advahov Brothers

Tren de vie ma est-europeo e senza nazisti. Il folklore rock porta il treno moldavo fino in finale.

Voto: 20/30

Saudade, saudade – MARO

Il Portogallo si aggiudica la finale con la versione fado di “Too Good at Goodbyes”,messa in scena in un cerchio satanico di donne che battono le mani. Qualcuno ci spiega la coreografia?

Voto: 25/30

Guilty pleasure – Mia Dimšić

Il guilty pleasure è farsi piacere questa canzone. Non che sia brutta ma… Essere belli è un’altra cosa.

Voto: 22/30

The show – REDDI

Girl power. Le girls ci sono ma il power l’hanno lasciato in Danimarca. Canzone da titoli di coda di un teen drama anni ’90, e neanche uno bello.

Voto: 17/30

Halo – LUM!X feat Pia Maria

Non riusciamo a capire come l’Austria non sia arrivata in finale. Ennesima canzone dance leggermente insulsa, che però ha fatto ballare sicuramente di più dell’esibizione di Dardust – e che è comunque meno insulsa di alcuni brani che si sono invece qualificati -.

Voto: 24/30

Die together – Amanda Tenfjord

Nulla di rivoluzionario, ma comunque una canzone emozionante e ben eseguita. Invece che  passare a miglior vita – come suggerisce la canzone –, la Grecia passa in finale.

Voto: 27/30

Með Hækkandi Sól – Systur

Un po’ country, un po’ Simon & Garfunkel, il trio islandese porta una canzone armoniosa, delicata e dal tema attuale. Le tre sorelle scivolano elegantemente in finale.

Voto: 27/30

Give that wolf a banana – Subwoolfer

E dopo le banane in pigiama, i Daft Punk e i Muppets, ecco a voi i lupi alieni in completo. Con tanto di astronauta alla console. Jim e Keith portano dalla luna una canzone trash ma così trash che fa il giro e diventa geniale. Il balletto TikTok-abile e il testo semplice e ripetitivo li hanno resi gli idoli di tutti i bambini. E così i norvegesi sono volati fino in finale.

Voto: 26/30

Snap – Rosa Linn

Se la Svizzera ha prodotto il Tom Walker tarocco, l’Armenia ci ha regalato una sua personale versione di Taylor Swift. Rosa Linn, esattamente come Marius Bear, è brava ma non indimenticabile. Però si è guadagnata un posto in finale.

Voto: 26/30

Riassunto della prima semifinale dell’ESC 2022

A cura di Margherita Farina

“Musica ovunque” per una torino che sarà teatro a cielo aperto

A Palazzo Madama è stato inaugurato il Media Centre Casa Italia, un punto di incontro per la stampa che, durante la settimana dell’Eurovision, ospiterà vari incontri volti a valorizzare alcune eccellenze del territorio.

Nella mattinata di venerdì 6 maggio 2022 è stata promossa l’iniziativa “Musica ovunque” realizzata da Iren in collaborazione con la band torinese Eugenio in via di Gioia, all’interno della campagna “Torino, che spettacolo”.

Proprio al gruppo è stata posta la domanda: «Qual è il vostro appello per i musicisti?», e la risposta è giunta spontanea: L’invito degli Eugenio è stato quello di evitare di nascondersi, ma al contrario di riempire le strade, i locali, i circoli. «È il momento migliore per dimostrare che Torino è humus che sta per nascere» hanno detto. Loro stessi fungeranno da portavoce di questo invito e nei prossimi giorni si impegneranno a fare quello che è un loro tratto distintivo da sempre: suonare per strada. La band, infatti, ha cominciato diversi anni fa esibendosi in piazza Carignano. 

Foto: Alessia Sabetta

La piazza sarà solo uno dei luoghi teatro di quelli che loro chiamano “blitz”. L’intenzione, spiegano, è di utilizzare gli strumenti con cui hanno iniziato la loro carriera da band di strada – la chitarra, il cajòn, la fisarmonica – suonando in vari luoghi di Torino e avvisando i fan giusto qualche minuto prima tramite Storie Instagram ed easter eggs – un contenuto che viene generalmente “nascosto” all’interno di una narrazione –, necessari per indovinare il luogo d’incontro in cui si esibiranno per una decina di minuti prima di passare al successivo. Il fine è quello di far risuonare la città, hanno spiegato.

L’attenzione per l’ambiente e la promozione di uno sviluppo sostenibile sono fra gli obiettivi del progetto, che potranno realizzarsi grazie all’organizzazione di “concerti leggeri”, cioè senza amplificazione e con punti temporanei di ricarica. Come sottolinea il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, il titolo dell’iniziativa ha a che fare proprio con questa volontà e vuole trasformare Torino in un palcoscenico diffuso dell’arte utilizzando Eurovision come punto di partenza per dare un nuovo impulso all’orgoglio artistico cittadino.

Durante la presentazione è stato chiesto ai ragazzi di suonare qualcosa e la loro scelta è stato il singolo pubblicato poche settimane fa, “Terra” che secondo Eugenio  – frontman della band – è la dichiarazione d’amore che tutti dovremmo fare al pianeta che ci ospita.

L’invito rivolto a ognuno, quindi, è quello di scendere nelle strade e rendere Torino un teatro a cielo aperto di condivisione artistica e personale, proprio nella settimana della musica internazionale.

a cura di Alessia Sabetta

Song Context – Transmedia perspectives on Eurovision: SECONDA PARTE

Continua il ciclo di incontri “Song Contest / Song Context Transmedia perspectives on Eurovision” del cartellone di UniversoxEurovision.

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ASPETTANDO EUROVISION…. – RACCONTO DELLE CONFERENZE DELLA PRIMA GIORNATA

Lunedì 2 maggio 2022 si è tenuta “Aspettando Eurovision…” la prima giornata di incontri all’interno del cartellone di UniversoxEurovision che vede coinvolti professionisti e studiosi in attesa dell’Eurovision Song Contest 2022.

La diversità degli interventi ha permesso al pubblico di avere un panorama più ampio su un evento che vede una partecipazione e un’attenzione di livello mondiale, riuscendo a toccare aspetti più e meno pratici.

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