myss keta su una mortadella gigante

6 album per iniziare Bene il 2022

Il 2022 è arrivato e con esso anche gennaio, il mese che non passa mai. Ecco perché abbiamo pensato di cominciare quest’anno suggerendovi sei album che vi permetteranno di partire con il piede giusto, nella speranza di vivere qualche concerto in più e qualche pandemia in meno.

L’angelo dall’occhiale da sera: col cuore in gola – Myss Keta (2016)

Certe cose non andrebbero mai dimenticate, una di questa è la Myss Keta del 2016. Esplosivo, forte, attualissmo, questo trip immaginario nella Milano da bere è stata la base su cui la Myss ha costruito il suo impero di glitter, rosa e animalier. Un cocktail folle di dance, trap, elettro e reggaeton, condito con un bel po’ di trash, che non guasta. Un inizio anno a suon di milano sushi e coca, la noche esta loca è esattamente quello di cui avete bisogno.

Puberty 2 – Mitski (2016)

Il blue monday dura tutto l’anno per i fan di Mitski. D’altra parte, eccezion fatta per le crisi esistenziali dell’adolescenza, sono pochi i casi in cui essere fan di Mitski porta qualcosa di buono: vivere nel mezzo di una pandemia mondiale da un bienno, può essere uno di questi. E Mitski non canta, sputa il suo dolore, le sue paure, le sue ansie – che poi sono quelle di tutti – in una tracklist intima e universale allo stesso tempo. Le ballad come “A burning hill” o “I bet on losing dogs” scavano nel petto con violenza, anche grazie ad arrangiamenti scarni e la scelta di puntare sulla lirica e sulla voce cruda. I brani più uptempo non fanno di certo meno male e “My body’s made of crushed little stars” e “Dan the dancer” ne sono un esempio lampante: un sacco di lacrime e di distorsione.

Sottovuoto Generazionale – Dari (2008)

Gli emo stanno tornando e nemmeno troppo in punta di piedi. Ma la cultura pop italiana ha il brutto vizio di rinnegare sé stessa e pensare che l’erba del vicino – specialmente se è statunitense – suoni sempre più autorevole. Per non ricadere negli stessi errori, è bene non far finta di non aver sognato di partecipare ad una puntata di TRL con Carlo Pastore ed Elena Santarelli e di non aver mai scaricato “Wale, tanto Wale” sui nostri mp3 e iPod. Fatevi questo regalo di inizio anno e rispolverate questa piccola perla elettro-pop-punk valdostana.

A cura di Clarissa Missarelli

Future Nostalgia – Dua Lipa (2020)

Uno dei migliori album pop del 2020, proprio perché – come dice il titolo – Dua Lipa ci proietta verso il futuro senza rinnegare il passato. Per chi soffre un po’ di malinconia ma ha bisogno di vibes positive per il nuovo anno, Future Nostalgia è decisamente l’album di cui avete bisogno.

Planet Her – Doja Cat (2021)

Fenomeno del 2021 – merito anche di TikTok – Doja Cat fa uscire un album pieno di sensualità, autostima, ironia. Ideale per chi ha un animo da ballerino e vuole cominciare l’anno con un po’ di ritmo. E dopo non riuscirete più a farne a meno. Il primo pezzo che salverete nella vostra playlist? Sicuramente “Woman”.

Reputation – Taylor Swift (2017)

Questa svolta di Taylor Swift non è piaciuta alla commissione dei Grammys. A noi sì. Reputation è un album il cui significato può essere riassunto in: “Sono fatt* così, fatevene una ragione”. Determinazione, sarcasmo, una vena leggermente vendicativa, è quello che caratterizza pezzi come “Look What You Made Me Do” o “I Did Something Bad”, ma non mancano sicuramente canzoni su cui poter piangere disperatamente guardando fuori dalla finestra in preda alla malinconia.

A cura di Ramona Bustiuc

immagine in evidenza: screenshot da
https://www.youtube.com/watch?v=kMcd_QwRLMk

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