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MUSIDAMS CONSIGLIA: i migliori 10 singoli di marzo

Un altro mese è appena passato e questo significa solo una cosa: Top 10! Ecco la classifica del Musidams per il mese di marzo.

Dimmi che c’è – thasup ft Tedua

Sembra che thasup riesca sempre a centrare il bersaglio. Con il nuovo singolo non si scosta dai brani presenti nel suo ultimo album, Carattere speciale, probabile segno che la sua cifra stilistica si sta consolidando. Una produzione molto fresca (come ci si potrebbe aspettare dall’artista). Scavando più in fondo attraverso la lettura del testo, l’artista parla di smarrimento, abbraccia tutte le persone che si sentono in uno stato confusionale e hanno bisogno di comprensione e sostegno. Nel videoclip sottolinea questo aspetto utilizzando l’espediente di un ragazzo che arriva dalla luna e si ritrova isolato da tutti.

Voto: 28/30

Astronave giradisco – Lucio Corsi

L’uscita del doppio singolo “Astronave giradisco/ La bocca della verità” segna il ritorno del cantautore che ad aprile, dopo 3 anni, uscirà con un nuovo album.  Con “Astronave giradisco”, Corsi ci fa entrare sempre di più nel suo mondo magico citando Lou Reed e Battiato. Racconta il brano come «un lento da ballare in due, tu e la tua ombra», e chi siamo noi per non dargli retta?

Voto: 27/30

Idem – Gazzelle

Gazzelle pubblica un pezzo esemplificativo di quello che ci si aspetta da lui: chitarra acustica in apertura, base musicale minimal, narrazione intima e quel pessimismo cosmico contro cui Leopardi non reggerebbe il confronto. Ma in questo viaggio così disfattista, anche Gazzelle vede la luce in fondo al tunnel e ci racconta la capacità di ritrovarsi.  E come sempre, ringraziamo il nostro Flavio perché non ci fa sentire mai soli.

Voto: 25/30

La parte del torto – Vinicio Capossela

La parte musicale richiama una tipica scena cinematografica ambientata nel far west, in cui i due pistoleri sono pronti per il duello all’ultimo sangue. Così come per il penultimo singolo “La crociata dei bambini”, anche in questo caso Capossela cita Bertolt Brecht. Il brano è una denuncia sociale nei confronti di una collettività che sembra stia appiattendo tutti i valori: «è un suono di frontiera, ma l’unica frontiera che qui si infrange è quella morale». Il singolo farà parte dell’album Tredici canzoni urgenti.

Voto: 25/30

Milano è la metafora dell’amore – Baustelle

Cari Baustelle, abbiamo dovuto aspettare anni per la vostra riapparizione. A Sanremo non è andata molto bene e questo singolo era il vostro riscatto. Occasione sprecata. Ma tanto vi si vuole sempre bene e finiremo per ascoltare questa canzone nei giorni più bui, perché in fondo la canticchiamo già dal primo ascolto. Speriamo in tempi migliori. Cordialmente.

Voto: 18 politico/30 e tanto amore

A cura di Alessia Sabetta

Moonlight – Kali Uchis

Kali Uchis, fluttuando tra versi in inglese e in spagnolo, canta il piacere di stare con qualcuno che si ama e con cui ci si sente completamente a proprio agio. “Moonlight” è il suo ultimo singolo, tratto dal suo nuovo album Red Moon in Venus, si basa sulla credenza secondo cui la “luna di sangue” smuove le emozioni. Con un testo che lascia ben intendere, la cantante statunitense regala un nuovo brano estremamente sensuale.

Voto: 30/30

Talkback – 6LACK

6LACK è un rapper americano noto per il suo sound R&B/soul e i suoi testi introspettivi. Il brano si apre con un pianoforte che dà il tono al resto della traccia; quando il ritmo entra nel vivo, 6LACK inizia a cantare, mettendo in mostra un notevole talento. Il brano parla di una relazione fallita e del dolore che può causare. Assolutamente consigliato agli ascoltatori di R&B e soul.

Voto: 30/30

Dogtooth – Tyler, the Creator

Il nuovo singolo di Tyler, the Creator è arrivato insieme all’annuncio della versione deluxe di Call Me If You Get Lost. Musicalmente in linea con la tracklist del suo ultimo lavoro discografico, il brano parla di relazioni disinteressate, quelle da cui non aspettarsi nulla in cambio. Nel testo il rapper muove una critica a coloro che si sentono autorizzati a dire alle donne come dovrebbero apparire o comportarsi.

Voto: 28/30

What You Wanna Try – Masego

Masego è un cantante e produttore discografico statunitense, diventato famoso grazie al suo singolo “Tadow”, del 2018. Ha da poco pubblicato Masego, il suo secondo album, da cui “What You Wanna Try” è emerso come il singolo preferito dai fan dell’artista. Nelle sue tipiche sonorità, combina influenze jazz, R&B e hip-hop. Ascoltandolo ritroverete il sample di due canzoni: “Tom’s Diner” di Suzanne Vega e “What’s Your Flava?” di Craig David.

Voto: 27/30

Red Ruby Da Sleeze – Nicki Minaj

Nicki Minaj è ufficialmente tornata e con lei il suo alter ego Chun-Li, ispirato all’omonimo personaggio di Street Fighter. Con questo singolo a sorpresa, presentato solo un giorno prima dell’uscita effettiva, ha chiamato a raccolta tutti i suoi fan e non: in “Red Ruby Da Sleeze” osanna la sua carriera e la sua bravura, paragonandosi alle sue colleghe. Fa anche riferimento al periodo in cui è stata in silenzio radiofonico, alludendo al fatto che molte di queste abbiano approfittato dell’assenza della Queen. Il brano cattura al primo ascolto, e ti porta a riascoltarlo come se non avessi niente di meglio da fare, complice anche il sample di “Never Leave You” di Lumidee.

Voto: 26/30

A cura di Erika Musarò


MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di febbraio

Ed ecco la top 10 del mese di febbraio secondo MusiDams!

Die For You (Remix) – The Weeknd & Ariana Grande

Dopo più di sei anni dall’uscita della canzone originale, The Weeknd chiama a rapporto la sua frequente collaboratrice Ariana Grande per restituire nuova linfa al brano, che sta godendo di un aumento della popolarità grazie a TikTok: sempre un piacere sentirli insieme, ma sarebbe stato meglio e più organico se Grande non sparisse completamente a metà della canzone.

Voto: Aspettando la prossima collaborazione/30

Boy’s a liar Pt. 2 – PinkPantheress & Ice Spice

La cantante britannica PinkPantheress recluta la nuova sensazione del rap Ice Spice per il remix del suo singolo, altro pezzo che ha ottenuto l’attenzione delle classifiche grazie al fattore TikTok: gli ingredienti per un brano virale ci sono tutti, dal ritornello martellante alla collaborazione inaspettata tra due dei nomi più in vista del panorama Gen Z.

Voto: 26/30

un bosco – Francesca Michielin

Terzo singolo estratto dall’album Cani sciolti, pubblicato il 24 febbraio: nel brano, dominato dal pianoforte, Michielin sembra rimpiangere il passato aggrappandosi all’idea di poterlo parzialmente recuperare attraverso una conversazione con quella che sembrerebbe essere una vecchia fiamma. Nulla di particolarmente originale, ma l’ascolto in un momento di vulnerabilità potrebbe dare il via a pericolosi viaggi mentali sulla strada dei rimorsi sentimentali.

Voto: 25/30

Die 4 Me – Halsey

Halsey aveva già accennato all’esistenza di un rifacimento solista della sua collaborazione con Post Malone e Future, che ha ora reso finalmente disponibile. Ancora non è chiaro se il brano sarà inserito in un futuro progetto, ma per il momento ci gustiamo questa chicca.

Voto: 26/30

Lottery – Latto feat. LU KALA

La rapper statunitense ritorna con un singolo ricco di influenze disco e un ritornello immediato che prende vita con la voce di LU KALA. L’atmosfera del pezzo ricorda molto “Say So” di Doja Cat: questo brano porterà a Latto la stessa fortuna che il suddetto singolo portò qualche anno fa alla collega?

Voto: 27/30

A cura di Giulia Barge

Welcome to my island – Caroline Polacheck

Da un paio di album Caroline Polacheck non ne sbaglia una. Una psichedelia elettronica scritta con cognizione di causa e il consueto gusto raffinato.

Voto: 28/30

A&W – Lana del Rey

La regina dei melodrammi soft pop ha ascoltato un sacco di Thom Yorke. Si sente e piacevolmente si piange, come al solito.

Voto: 28/30

Oil – Gorillaz feat. Stevie Nicks

I Gorillaz si riaffacciano sulle scene con un album tutto sommato fedele alla linea, ma con qualche doccia fredda (vedi la collaborazione con Bad Bunny). Qui vanno sul sicuro: drums anni ’80 e Stevie Nicks.

Voto: 26/30

Porno – Finley feat. Naska

Il ritorno del pop punk ha fatto danni. Tipo riesumare i Finley scongelati direttamente dal 2008, come se niente fosse cambiato. Gli emo kids tornano dall’aldilà come i guanti a rete.

Voto: 3m0/30

Padova può ucciderti più di Milano – Francesca Michelin

Ah ma non è un album di Elisa del 2004?

Voto: 24/30

A cura di Clarissa Missarelli

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di gennaio

Ecco la top 10 del mese di gennaio 2023 secondo MusiDams!

Bologna – maniviola

A quasi un anno dalla pubblicazione del suo ultimo singolo, la giovane Irene Badaloni, in arte maniviola, torna con un singolo che si discosta dal caratteristico binomio voce e ukulele. Il ritornello in chiave rock dà un tono fresco ed energico ad una canzone con un testo piuttosto malinconico.

Voto: 25/30

Tutto inutile – Fulminacci

Fulminacci rivisita insieme a okgiorgio la famosissima “Misirlou” – avete presente Pulp Fiction? Ecco, quella – in un pezzo ironico che invita al cambio di prospettiva, anche se a volte ci si lamenta solo per il puro gusto di farlo.

Voto: 26/30

Gimme (feat. Koffee & Jessie Reyez) – Sam Smith

Dopo il successo dirompente di “Unholy”, Sam Smith pubblica una nuova collaborazione che anticipa l’uscita di Gloria, suo quarto album studio. Un brano sensuale e ipnotico arricchito dall’influenza dancehall reggae, sicuramente merito della cantautrice giamaicana Koffee.

Voto: 27/30

Gossip (feat. Tom Morello) – Maneskin

I Maneskin stanno facendo tutto bene, forse troppo bene. Il merito è sicuramente del loro talento, ma anche di una casa discografica che li fa percorrere la strada giusta: la collaborazione con Tom Morello, chitarrista dei Rage Against The Machine è solo una delle tante ciliegine sulla torta. Bravi, non c’è che dire.

Voto: 28/30

Flowers – Miley Cyrus

Miley Cyrus comincia l’anno con i migliori propositi e con un pezzo che ti incita ad eliminare tutte le persone tossiche della tua vita. Miley, io so che puoi comprarti i fiori da sola – potresti comprarti anche l’intero fioraio se solo volessi –, ma permettici almeno di regalarti il nostro cuore.

Voto: 28/30

Menzione speciale: Shakira: Bzrp Music Sessions, Vol.53 – Bizarrap, Shakira

Shakira vince il premio disagio di questo primo mese del 2023, portandoci una canzone talmente assurda che non puoi non amarla.

A cura di Ramona Bustiuc

Screaming Suicide – Metallica

La precedente “Lux Aeterna” scimiottava i Diamond Head e la New Wave of British Heavy Metal, citandola spudoratamente in ogni sua parte. Ora i Four Horsemen chiamano in causa i Motorhead, ma in una versione edulcorata, col freno a mano tirato e ripulita dal sentore di alcool, tabacco, dalla sporcizia e dall’impatto di Lemmy & co. Metal per famiglie, ma nella sua accezione negativa questa volta.

Voto: Forse era meglio Load/30

Okkvlthammer  – Hellcrash

Ci spostiamo in Liguria, per lo sguaiatissimo ritorno degli ultrareazionari speed metaller nostrani. Si sente Satana in questo brano che unisce Motorhead, Venom e Exhumer in un’orgia musicale alcolica travolgente. Bravi!

Voto: da Maneskin a maneschi il passo è breve/30

Taurus – Haken

Forse il singolo meno orecchiabile pubblicato sino ad oggi a nome della band britannica. Ci vuole più di un ascolto per metabolizzare il progressive metal raffinato che fa da spina dorsale al brano, ma come sempre l’eleganza delle linee vocali innalzano ne la qualità, ergendosi come appiglio solido utile a decifrare gradualmente la complessità degli arrangiamenti sofisticati.

Voto: 26/30

The Surgeon – Overkill

Si inizia con un giro di basso arrogante, alzato a cannone nel mix e dall’iconico sound ultra metallico. Poi entra la voce inacidita dagli anni di Bobby Blitz e ci sentiamo subito a casa. Il primo singolo tratto dall’album numero venti di casa Overkill – intitolato Scorched – ci ricorda quanto siano dei maestri indiscussi del thrash e garanzia di qualità, carisma e tanta cazzimma.

Voto: 28/30

The Wrong Time – Obituary

Il riff di chitarra è sempre quello. Il groove di batteria che innesca l’headbanging istantaneo pure. Il latrato da redneck della Florida di John Tardy anche, ma va bene così. Il ritorno degli Obies è inaspettatamente ispiratissimo e ha aperto l’annata nel migliore dei modi, con un singolo ed un album – The Dying of Everything da cui è tratto il brano in esame – tanto essenziale e morbosamente crudo quanto estremamente godibile e sostanzioso.

Voto: 30/30

A cura di Stefano Paparesta

Immagine in evidenza: screenshot dal video https://www.youtube.com/watch?v=XrsbfrFPATs

CAPODANNO: La nostra top 20

Il 2023 è ormai qui, e fra malinconia, ansia ed eccitazione per il nuovo anno – si spera senza un’altra pandemia possibilmente – MusiDams è pronto ad accompagnare il vostro conto alla rovescia.

10:35 – Tiësto feat. Tate McRae

Quando ormai sono passate ore dal countdown e dai trenini l’unica cosa che può ancora tenerti in piedi è una buona dose di musica elettronica: il dj olandese e la cantautrice canadese uniscono le forze per un brano che sicuramente dominerà le radio nell’anno che verrà.

Barbie Girl – Aqua

Un immancabile brano in qualsiasi festa che si rispetti e un must have in vista dell’uscita del film Barbie la prossima estate. Diffidate di chi non canta «I’m a barbie girl, in the barbie world / life in plastic, it’s fantastic» con la mano sul cuore.

Cuff It – Beyoncé

Il secondo singolo estratto dall’album Renaissance è un’esplosione di luci stroboscopiche, stelle e navicelle spaziali: inseritelo nelle vostre playlist di Capodanno e vi assicuriamo che non ci sarà una persona seduta nella sala.

Dancing Machine – Jackson 5

La leggenda narra che il momento più topico sulla pista da ballo sia quando il più intraprendente decide di lanciarsi con il famigerato robot: non c’è canzone migliore per eseguire la famosa street dance se non quella che ha contribuito a popolarizzarla.

Let’s Groove – Earth, Wind & Fire

C’è una serata migliore del 31 dicembre per lasciarsi andare sulle note delle hit del passato? Poco importa se hai sentito questa canzone all’alba degli anni ‘80 o se l’hai scoperta l’altro ieri su TikTok, il groove della leggendaria formazione di Chicago farà sempre il suo sporco lavoro.

A cura di Giulia Barge

DESPECHÁ – Rosalía

Con questo brano Rosalía lancia un messaggio forte e chiaro: non vale la pena essere tristi per persone che non lo meritano, bisogna essere felici e godersi la vita. Decisamente il brano migliore per affrontare il nuovo anno con le vibes giuste.

Firework – Katy Perry

Dal 2010 a questa parte, Katy Perry canta l’inno di chi è timido e insicuro ma vorrebbe soltanto esplodere come i fuochi d’artificio. Capodanno segna sempre la possibilità di un nuovo inizio, e con esso la possibilità di riprendere in mano il proprio destino.

Mon Amour – Gigi d’Alessio

Il neomelodico potrà anche non piacere, ma Gigi d’Alessio rimane comunque il mito delle folle. Dopotutto non c’è nulla di meglio di un «Quando esta noche tramonta el sol, mon amour, mon amour» urlato a squarciagola.

Musica – Fly Project

Non è mai troppo tardi per tornare alle origini della vera musica dance degli anni 2000, non sono mai abbastanza le volte in cui urli “ommalleo simpallao” senza sapere effettivamente cosa la canzone stia dicendo. È tempo di riprendere questa tradizione.

Thoiry Remix – Achille Lauro, Boss Doms feat. Gemitaiz, Quentin40, Puritano

Anche chi non è un grande frequentatore delle discoteche sa che questo pezzo è talmente potente che lo cantano pure i sassi. E per il 2023 Achille Lauro è decisamente quello di cui abbiamo bisogno.

A cura di Ramona Bustiuc

Bad Habit – Steve Lacy

Se per molti Steve Lacy è una delle rivelazioni del 2022, il ventiquattrenne di Compton ha in realtà alle spalle già un EP da solista e numerosi singoli e album con la band The Internet. La sua “Bad Habits”, contenuta in Gemini Rights, è stata tra le canzoni più popolari su TikTok. Il brano parla di tutte le volte che facciamo un passo indietro ed evitiamo di prendere una decisione, direi proprio una brutta abitudine. Che il 2023 sia finalmente l’anno per recuperare tutte le occasioni perse?

Bloody Mary – Lady Gaga

Ritorniamo indietro di qualche anno, precisamente nel 2011. Dopo il successo di “Running Up That Hill” di Kate Bush con Stranger Things, questa volta è toccato alla Mother Monster che ha visto schizzare in Top Ten Spotify la sua “Bloody Mary”. Complice un video divenuto virale che l’accosta all’ormai celebre ballo di Mercoledì Addams, dell’omonima serie firmata Netflix. Un brano per far ballare tutti, anche la nonna.

Kill Bill – SZA

Sicuramente l’inizio del nuovo anno è l’occasione migliore per lasciarsi alle spalle una storia finita male. Ma come reagire alle foto del tuo ex insieme alla sua nuova ragazza durante le festività? Sza, come si evince dal testo della sua nuova canzone, non sembra che l’abbia presa molto bene. Ecco forse è meglio prenderla con filosofia e seguire il consiglio del suo terapista, «Got me a therapist to tell me there’s other men».

KI-KI – Yendry

A maggio, l’artista italo-dominicana è tornata con un nuovo singolo. Il brano parla di indipendenza e dell’importanza di dire di no per prendersi cura di sé. Una celebrazione alla vita per iniziare il nuovo anno con i migliori propositi. Il ritmo latino non vi terrà incollati alla sedia, ne sono certa.

T’Appartengo – Ambra Angiolini

Credo che non ci sia bisogno di presentazioni, in quanto è una delle canzoni italiane più amate, anche dalle nuove generazioni. Dopo 28 anni dalla sua pubblicazione, è bastata l’esibizione di Ambra ad X-Factor per far diventare il brano virale sui social. Un cult intramontabile da cantare a squarciagola mentre si aspetta l’inizio del nuovo anno.

A cura di Erika Musarò

Aria nuova – Fusaro

Anno nuovo, vit… ah no, aria nuova. Non ci sono molte cose da dire su questo brano, va ascoltato in assoluta contemplazione. In un momento propizio come Capodanno speriamo che questa canzone serva a far tornare qualcosa o qualcuno nella nostra vita. E nell’attesa che ci venga a trovare bussando alla porta, come suggerisce Fusaro stesso, ci facciamo travolgere da un pizzico di nostalgia.

È festa – PFM

Potrebbe essere la giustificazione per tutti i momenti scomodi della serata: hai bevuto un bicchiere di troppo e hai inviato molti messaggi imbarazzanti? Non preoccuparti, perché «Come sempre è una festa», e la PFM ha pensato anche a un testo facilissimo da cantare a prova di ubriacatura!

Giornata di merda – Ciliari

Ciliari traduce «Smile, it’s a bad day, not a bad life» con questa canzone che ha un ritmo trascinante, di quelli che ti fanno venire voglia di ballare male e non pensare a niente. Capodanno è preceduto da giornate interminabili di visite dai parenti e delle loro domande scomode, così se anche tu ne hai abbastanza di questa giornata, premi play e scatenati perché «Come è arrivata se ne va». P.S. Buon proposito per l’anno nuovo: ascoltare questa canzone alla fine di ogni brutta giornata (chissà perché, sarà la prima del Wrapped 2023)!

Goo Goo Muck – The Cramps

Lo sappiamo, avete la home di TikTok invasa da questo balletto e vorreste farlo anche voi, ma non ne avete il coraggio. Quest’anno anziché il solito trenino di gruppo tipico di Capodanno fate partire questa canzone e coinvolgete chiunque sia con voi a farvi diventare virali. Chissà, magari farete nascere una nuova tradizione, scardinando il noioso trenino. (Per il balletto è ammessa anche “Bloody Mary” di Lady Gaga).

Valzer dei fiori − Pëtr Il’ič Čajkovskij

Ma poi, chi l’ha detto che Capodanno significhi solo spumante e scintille? Fare le persone un po’ radical chic può essere divertente. Quindi niente festa, solo un bel biglietto per il teatro (magari a Vienna) dove ascoltare questo brano imprescindibile per ogni concerto di Capodanno che si rispetti.

A cura di Alessia Sabetta

NATALE: La nostra top 20

La sessione invernale imperversa, ma Natale è alle porte e questo significa che c’è un altro motivo per procrastinare gli studi. E perché non farlo con le nostre playlist in sottofondo?

Carol of the Bells – Peter Wilhousky

La conosciamo tutti e non può mancare in una playlist di Natale che si rispetti. Un brano natalizio talmente magniloquente e teatrale che se Babbo Natale avesse veramente il lanciafiamme come dicono gli Old 97’s, prenderebbe il posto di “Jingle Bells” o “Santa Claus Is Coming to Town”.

Castaway Angels – Leprous

Il quintetto norvegese ci accompagna lungo un viaggio dinamico all’insegna delle vocals di Einar Solberg, che aumentano costantemente d’intensità con l’andare del brano. Tratta dall’album Aphelion, non è propriamente una canzone di Natale, ma è stata pubblicata a dicembre accompagnata da un video in cui la band è in uno studio sperduto tra i monti innevati, indossando camicie e maglioni invernali, prestandosi perfettamente all’atmosfera. Del resto, ha anche la parola “Angels” nel titolo.

Greensleeves – Blackmore’s Night

Ritchie Blackmore, chitarrista prima dei Deep Purple e poi dei Rainbow, rivisita in chiave folk rock la melodia popolare di tradizione inglese. Riarrangiato da Blackmore, il brano è occasione per sfoggiare il suo virtuosismo sulla chitarra acustica, accompagnato dalla morbida voce di Candice Night.

I Don’t Know What Christmas Is (But Christmas Time is Here) – Old 97’s

Brano festoso e simpatico dall’animo rockabilly che affronta il Natale dal punto di vista di un alieno che cerca di comprenderlo (e infatti apre lo special televisivo natalizio del film Marvel I Guardiani della Galassia). Il testo passa per una miriade di fraintendimenti sulle feste: Babbo Natale riempie le calze di letame e ha un lanciafiamme con cui arrostisce le castagne dei bambini cattivi, mentre gli elfi si preparano a sferrare un attacco letale.

Octavarium – Dream Theater

Cosa c’entra una suite progressive rock di ventiquattro minuti col Natale? Assolutamente niente, ma nel marasma di citazioni ed easter egg musicali presenti in “Octavarium”, i Dream Theater hanno trovato spazio anche per “Jingle Bells” (precisamente al minuto 17:45). Così come Trappola di cristallo si qualifica come film di Natale, allora anche “Octavarium” può benissimo occupare un (ampio) spazio durante le feste, grazie anche alle atmosfere candide della prima metà.

A cura di Mattia Caporrella

Delicate – Damien Rice

Una ballata che invita a guardare avanti e a lasciarsi alle spalle il passato. Il sottofondo giusto per incartare gli ultimi regali e per lasciarsi trasportare lontano dalla voce del cantautore irlandese. Insomma, a Natale la malinconia non è mai troppa.

Do They Know It’s Christmas? – Band Aid

Nel 1984 il supergruppo Band Aid incise questo singolo natalizio per la raccolta fondi in aiuto della carestia in Etiopia. C’erano dentro (quasi) tutti: gli U2, Sting, i Duran Duran, gli Spandau Ballet e molti altri. Per chi sente il bisogno di fare un tuffo negli anni Ottanta.

Hallelujah – Jeff Buckley

Un classico immortale che non può essere dimenticato. In quale versione non ha importanza, se quella originale di Leonard Cohen o una delle tante cover realizzate nel tempo. Noi vi consigliamo la versione di Jeff Buckley, estratta dal leggendario album Grace del 1994 (a proposito di album da ascoltare in questi giorni…).

Happy Xmas (War is Over) – John Lennon e Yōko Ono

Non è Natale senza questo brano che non ha bisogno di presentazioni. In questi giorni di frenesia basta mettersi in ascolto del lavoro creativo di una delle coppie più iconiche dello scorso secolo per dimenticarsi di ogni superficialità. Da ascoltare con la mano sul cuore.

Through The Echoes – Paolo Nutini

I giorni natalizi sono l’occasione giusta per prendersi una pausa ed andare a recuperare i migliori album pubblicati durante l’anno. Last Night In The Bittersweet, l’album dal quale è estratto questo singolo, è senza dubbio uno di questi. Effetto collaterale: la voce graffiata di Paolo Nutini potrebbe rendervi malinconici, ma per tirarvi su sappiamo che avrete a disposizione dosi massicce di prosecco e pandoro.

A cura di Martina Caratozzolo

Ain’t No Mountain High Enough – Tammi Terrel & Marvin Gaye

Questo brano, che sicuramente ricorderete nel finale di Guardiani della Galassia, è la scusa perfetta per evitare le domande imbarazzanti dei parenti ed iniziare a ballare dando il via alla vera festa. Tammi Terrel e Marvin Gaye danno il loro meglio in questo duetto incalzante che lascia una sensazione ottimismo immotivato a tutti coloro che l’ascoltano.

Call Me Irresponsable – Bobby Darin

La voce calda del crooner Darin, la big band con i suoi fiati e i cori di questa canzone proiettano immediatamente l’immagine di una coppia di innamorati su una pista di pattinaggio o di bambini che giocano con la neve. Perfetta come colonna sonora delle giornate che precedono il Natale.

Change The World – Eric Clapton

È il 1996 e il cantante e produttore Babyface chiede a Eric Clapton di registrare insieme questo pezzo per la colonna sonora del film Phenomenon. I cori, le chitarre insieme alle tastiere portano inevitabilmente alla mente gli anni ’90 ed in particolare i film di natale del periodo, da Una poltrona per 2 a Mamma ho perso l’aereo

Your Song – Al Jarreau

Al Jarreau, per chi non lo conoscesse l’unico cantante ad aver vinto il Grammy in tre categorie diverse (jazz, R&B e pop), grazie alla sua voce calda e l’atmosfera soul esegue una versione magistrale del singolo del 1970 di Elton John, ottima per iniziare questa giornata di festa con il piede giusto.

Pearly-Deawdrops’drops – Cocteau Twins

Cambiando genere e decennio arriviamo al singolo del 1984 della band scozzese Cocteau Twins, che grazie al loro particolare timbro e alle atmosfere eteree rendono questa canzone adatta per i momenti più malinconici, ma non per questo tristi, che accompagnano questo periodo.

A cura di Elisabetta Ghignone

Bianco Natale – Achille Lauro feat. Rasty Kilo 

Se gli indie boys odiano il Natale, i trappisti non possono fare a meno di darsi cameratistiche gomitate quando si parla di città innevate, zucchero a velo, polverine bianche, palle di neve e Polo Nord. Lauro non è stato da meno, prima di Amadeus, mamma Rai e i “me ne frego”. 

Christmas Treat – Julian Casablancas

Dagli Strokes Julian si porta dietro il ciuffo un po’ unto che fa tanto brit pop ma anche un po’ di quell’ironia sfacciata che ci piace tanto. “Christmas Treat” è ridere dell’ipocrisia americana – e non solo – del fingere che il Natale renda tutto migliore.

Fairytale of New York – The Pogues

Questa dolceamara ballata folk irlandese ha trasfigurato le censure della BBC e di Mtv per continuare ad essere l’unica vera canzone di Natale per eccellenza. Ce le ha tutte: la tragica storia di immigrazione, i sogni sbiaditi di un domani migliore, una sbornia triste in una prigione di New York il 25 dicembre.

Have Yourself a Merry Little Christmas – Judy Garland

L’archetipo della canzone di Natale del secondo dopoguerra calorosa e familiare ma con un retrogusto di terrificante fatalismo. Perché sì è bello mangiare il tacchino ma magari l’anno prossimo siamo tutti morti. La versione languida di Judy Garland in “Meet me in Saint Louis” è in pieno spirito natalizio post apocalittico.

Il pranzo di Santo Stefano – I Cani

La prima regola dell’indie italiano è non parlare dell’indie italiano. La seconda è che il Natale fa schifo perché significa famiglia, convenzioni sociali, divertimento imposto, regali brutti e altre cose che fanno schifo. Anche I Cani danno il loro ottimo contributo alla causa.

A cura di Clarissa Missarelli

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di novembre

Ecco la top 10 del mese di ottobre 2022 secondo MusiDams!

La verità – Cosmo

Scanzonate paturnie esistenziali alla Cosmo con una bella base uptempo e una produzione pulita, tanto che arriva pure in rotazione radiofonica.

Voto: 25/30

Non lo dire a nessuno – Gazzelle

Dopo due album ben fatti e sudati Gazzelle ha capito che la solita zuppa è buona lo stesso se riscaldata a puntino e con un ritornello in più. E funziona dannatamente bene, ogni volta.

Voto: 26/30

Quelli come noi – Tananai

In memoriam dei defunti rave con più di 50 persone, Tananai fa una versione caciarona da balera degli Underworld. Ma Trainspotting è a Quarto Oggiaro e Born Slippy è la prossima canzonaccia da urlare ai festival estivi.

Voto: 27/30

Così stupidi – Ernia

Non sono i Gemelli Diversi, non è una hit dell’estate ’04 ma Milano nel 2022 con un Ernia in gran forma. In mezzo ad un album che ha convinto tutti e che sa di old school ma non troppo, un salto negli anni d’oro dell’hip-hop italiano in grande stile.

Voto: 27/30

Traccia 0 – ANSIAH

Pezzo sincero, un po’  brutto e cattivo, un po’ tamarro, pieno di cocaina e cassa dritta. Ansiah è emergente ma il sound c’è, l’attitudine pure, si può solo migliorare.

Voto: 28/30

A cura di Clarissa Missarelli

Caravan of Broken Ghost – Darkthrone

Benché sia uscito a ottobre, non potevamo esimerci dal parlare di Fenriz e Nocturno Culto, vista l’importanza enorme all’interno della scena black metal. Il brano non è niente di nuovo, poiché è da almeno vent’anni – diciamo da Plaguewielder– che il duo ricorre a quella che potremmo definire puro Celtic Frost worshipping

Voto: Meh/30

It’s The Sickness – Sadus 

Certo che con un titolo del genere e tenendo conto dell’enormità del coefficiente tecnico individuale del power trio in questione, ci saremmo aspettati realmente un brano sparato a velocità folli e tecnico all’inverosimile, in modo da essere coerenti col titolo della canzone. E invece no, i Sadus del 2022 mettono due riffini semplicistici in croce e per di più senza poter contare sul roboante basso fretless di Steve di Giorgio, ora impegnato con i Testament.

 Voto: Swallowed in Black era n’altra cosa/30

Seven Words – Xentrix

Gli inglesi non hanno mai brillato per inventiva sin dagli esordi risalenti alla seconda metà degli anni ottanta. Malgrado ciò, consiglio a tutti di andarsi a recuperare i primi due album (Shattered Existence e For Whose Advantage?), vere gemme di thrash metal abbastanza tecnico chiaramente ispirate ai migliori Metallica. Questo singolo, nonché title track del nuovo album, prosegue nel solco delle stesse sonorità. 

 Voto: 26/30

Ghost Of Reality – Riot City

Inseriamo in lista questo singolo, nonostante sia uscito già qualche mese fa, perché il secondo album dei canadesi – Electric Elite – è uscito a novembre. La canzone, manco a dirlo è una bomba ad orologeria che ben rappresenta la qualità altissima del disco, ovviamente tutto incentrato sullo speed metal e il metal tradizionale alla Judas Priest. 

Voto: 28/30

Lux Aeterna – Metallica

La vera notizia è che Hammett non usa il pedale wha nell’assolo. Il singolo anticipatore del prossimo 72 Seasons, la cui uscita è prevista per Aprile 2023, è un ganzissimo omaggio ai Diamond Head e alla NWOBHW, da sempre primo amore musicale di James Hetfield e Lars Ulrich, tanto da riprenderne spudoratamente lo stile nel riff portante. Una canzone che per quanto essenziale e di mestiere, difficilmente si schioderà dalla vostra testa.

Voto: 1982/30

A cura di Stefano Paparesta

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di ottobre

Ecco la top 10 del mese di ottobre 2022 secondo MusiDams!

Voci stonate – Emma Nolde

La giovane cantautrice toscana Emma Nolde pesca dal suo Dormi un ultimo singolo: “Voci stonate” è un inno per gli outsiders, tutti quelli che non riescono ad“andare dritti”. La strofa, in cui Nolde si muove con grinta a metà tra spoken word e rap, si alterna al ritornello colmo di cori ed energia vulcanica. Un brano che colpisce dritto sul muso!

Voto 28/30

Lightworker – Devin Townsend

Devin Townsend torna trionfante con il terzo e ultimo singolo che anticipa Lightwork, disco in uscita il 3 novembre. Atmosfere maestose, testi sull’universalità dell’amore, voci operistiche e un ritmo cadenzato non sono novità in casa Townsend, ma è una formula ben consolidata, vincente anche in questo caso.

Voto 26/30

Place Your Debts – Jimmy Eat World

Quello dei Blink-182 non è l’unico ritorno pop-punk di questo mese. La band di “The Middle” non si è mai fermata, ma ora si concentra sull’uscita di singoli “orfani” di album. “Place Your Debts” è il secondo di questi, e sta agli antipodi del genere: lungo, malinconico, atmosferico, con un ritornello strappalacrime.

Voto 26/30

This Is War – Alter Bridge

La settimana prima dell’uscita dell’album Pawns & Kings, gli Alter Bridge pubblicano la traccia di apertura “This Is War”. Il loro alternative metal dominante fa da sfondo ai presagi di guerra del testo, che a detta del vocalist Myles Kennedy gli è arrivato in sogno. Un brano accattivante, che apre il disco con il giusto trasporto.

Voto 25/30

Atrium – Katatonia

Primo estratto da Sky Void of Stars, in uscita a gennaio, “Atrium” vede gli svedesi Katatonia destreggiarsi in un brano semplice e melodico. L’impronta malinconica tipica della band è riservata soprattutto alla voce di Jonas Renkse, che, incupito, ci racconta del deteriorarsi di un rapporto tra due persone, ambientando la vicenda in un albergo.

Voto 25/30

A cura di Mattia Caporrella

Shirt – SZA

Nuovo singolo della cantante R&B e neo soul statunitense che anticipa il nuovo album. Presentato per la prima volta su Instagram Stories due anni fa, vede la luce solo alla fine di questo mese. Il brano racconta dell’amore ossessivo e disastroso, di quelli che ti privano della dignità, e della conseguente disaffezione. Con una voce sofferente ma allo stesso tempo potente ed evocativa, Sza si spoglia completamente e svela tutte le proprie insicurezze.

Voto 29/30

Lift Me Up – Rihanna

Dopo sei anni lontana dalla musica, Rihanna ritorna con un nuovo singolo: farà parte della colonna sonora di Black Panther: Wakanda Forever, come tributo al compianto attore Chadwick Boseman. Un brano emozionante, con la bellissima voce di Rihanna che avvolge e culla come se stesse cantando una ninna nanna. Un testo semplice ma che si presta benissimo per una colonna sonora.

Voto 28/30

Hide & Seek – Stormzy

Secondo estratto del nuovo album del rapper inglese in uscita il prossimo mese. Una canzone introspettiva, delicata che parla di come ravvivare l’amore in una coppia che sta per raggiungere il punto di non ritorno. Caratterizzato da pochissima strumentazione e da una produzione minimalista, Stormzy si lascia andare a tutta la sua vulnerabilità.

Voto 27/30

Nyash –NSG feat Giggs

Il collettivo afro-fusion NSG, con sede a Londra, collabora con il rapper britannico Giggs per il suo nuovo singolo. Il caratteristico sound afrobeat incontra hip-hop e l’R&B britannici e statunitensi, con la presenza di influenze caraibiche, rendendolo il pezzo perfetto per muoversi un po’.

Voto 25/30

Likkle Miss (The Fine Nine Remix) – Nicki Minaj feat Spice, London Hill & More

Se uno dicesse Nicki Minaj tutti risponderebbero “The Queen of Rap”. Eppure questa volta la rapper di Trinidad ha voluto cimentarsi con un remix della sua canzone di successo “Likkle Miss”, accompagnata da nove delle migliori artiste dancehall del momento. Un brano travolgente, tutto da ballare o meglio twerkare, fino all’ultimo minuto. Ecco forse meglio di no, vista la durata di ben sei minuti che rischierebbe di regalarvi un bel viaggio in ospedale.

Voto 23/30

                                                                                                                   A cura di Erika Musarò

Immagine in evidenza: screenshot dal video https://www.youtube.com/watch?v=YvFjkpP6EIA

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di settembre

Ecco la Top 10 del mese di settembre 2022 secondo MusiDams!

I nostri giorni – Andrea Laszlo De Simone 

Dopo la momentanea assenza dalla scena musicale dello scorso anno, Andrea Laszlo De Simone pubblica a sorpresa un lavoro inedito. “I nostri giorni” è un brano triste, a detta dell’autore, che rappresenta l’altra faccia della medaglia di “Vivo”, che al contrario celebrava con gioia la vita. Un brano dal sapore vintage e con un sound ricercato, che cela un testo che tocca tematiche sociali. Il videoclip (qui) esplicita le intenzioni di un artista a 360°, la cui musica va oltre il mainstream radiofonico. Da ascoltare in una giornata di malinconia o semplicemente per riflettere. 

Voto 30/30

Chaise Longue – Verdena 

Settembre di fuoco per i Verdena: dopo sette anni di pausa la band torna con il nuovo album Volevo Magia, anticipato dal singolo “Chaise Longue”. Una ballad acustica in vecchio stile, che ai fan di lunga data ricorda la delicatezza di brani come “Trovami Un Modo Semplice Per Uscirne” e “Angie”. L’anima rock della band si intravede, però, nel ritornello, dove c’è spazio per il suono distorto della chitarra elettrica. Bentornati. 

Voto 28/30

Eddie – Red Hot Chili Peppers

I Red Hot – dopo la pubblicazione di Unlimited Love ad aprile – non si fermano e pubblicano un nuovo singolo, che anticipa il secondo album del 2022 Return of The Dream Canteen (atteso il 14 ottobre). Le intenzioni sono chiare già dal titolo: omaggiare Eddie Van Halen, uno dei chitarristi di riferimento della band e della storia del rock. Anthony Kiedis racconta che una bassline proposta da Flea ha fatto nascere “Eddie” istintivamente e in pochi minuti. Frusciante non si risparmia negli assoli e la sua Stratocaster è la protagonista della gran parte del brano. Impossibile non amarla.

Voto 27/30

Storia di un bacio – Emma Nolde  

La giovane cantautrice toscana presenta il suo nuovo album Dormi, il cui singolo di punta è “Storia di un bacio”. La sua penna si dimostra credibile e convincente così come la decisione di sperimentare l’unione tra vena cantautorale e beat elettronici. Un grande sì. 

Voto 27/30 

Body Paint – Arctic Monkeys

Gli Arctic Monkeys presentano “Body Paint”, il nuovo singolo dopo l’uscita di “There’d Better Be A Mirrorball”. Chi si aspettava un ritorno nello stile dei primi album non è stato accontentato neppure in questo caso. Alex Turner & co sposano un sound delicato, lasciando intendere che la direzione del nuovo progetto continuerà sulla linea sonora di Tranquility Base Hotel & Casino (2018). “I Bet You Look Good On The Dancefloor” e “R U Mine?” appaiono ormai come un ricordo lontano. Prima di dare il giudizio definitivo bisogna attendere l’uscita di The Car del 21 ottobre, ma per il momento godiamoci le vibes ipnotiche di questo nuovo brano, in linea con la nostalgia dell’estate appena terminata. 

Voto 25/30

A cura di Martina Caratozzolo

Unholy – Sam Smith ft Kim Petras

Dopo la pubblicazione del ritornello su TikTok ad agosto e oltre un mese di attesa, Sam Smith e Kim Petras hanno finalmente deciso di rendere disponibile per intero uno dei migliori brani pop dell’ultimo periodo. Decisamente la collaborazione di cui non sapevamo di aver bisogno. Il video è un gioiellino.

Voto 29/30

Proiettili (Ti mangio il cuore) – Elodie, Joan Thiele

Elodie e Joan Thiele non sono alla loro prima collaborazione: si conoscevano già dai tempi di “Siamo le ragazze di Porta Venezia (The Manifesto)” di Myss Keta. “Proiettili” è un brano dai toni malinconici che parla di speranza – «Resterò vicina sempre più al mio sogno/Che la paura è un viaggio e forse ne ho bisogno/ Per essere pronta ad avere coraggio/Buttarmi dentro al fuoco senza avere caldo», –, mettendo nel frattempo in risalto i timbri e le doti vocali delle due cantanti. Il singolo fa parte della colonna sonora di Ti mangio il cuore, film di Pippo Mezzapesa presentato recentemente a Venezia 79 nonché debutto cinematografico della stessa Elodie, ed è stato scritto in collaborazione con Elisa ed Emanuele Triglia.

Voto 28/30

Ricordi – Pinguini Tattici Nucleari

Nonostante chi scrive non sia una grande fan dei Pinguini Tattici Nucleari, questa volta ha dovuto ricredersi. Il brano racconta di una coppia che sta attraversando un momento difficile a causa della malattia neurodegenerativa che affligge uno dei due. Forse un po’ troppo Nicholas Sparks, ma comunque d’effetto.

Voto 27/30

okk@pp@ – Tha Supreme

Tha Supreme è quell’artista da cui non sai mai cosa aspettarti, ma sei sicuro che a prescindere ti sorprenderà. Il singolo che anticipa c@ra++ere s?ec!@le è un brano di musica elettronica che incorpora elementi jazz. E funziona.

Voto 26/30

Stai bene su tutto – Luigi Strangis

Vincitore della categoria canto di Amici 21, Luigi Strangis non si allontana da quel rock uptempo che ha fatto diventare una sua caratteristica e propone un brano non particolarmente innovativo, ma comunque orecchiabile. Grande curiosità per il suo prossimo disco, Voglio la gonna, in uscita il 14 ottobre.

Voto 25/30

A cura di Ramona Bustiuc

Immagine in evidenza: screenshot dal video https://www.youtube.com/watch?v=Uq9gPaIzbe8

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di agosto

L’autunno è ormai alle porte, così come la sessione, la pioggia e la nebbia fitta tipica della Pianura Padana. Fortunatamente la musica non ci abbandona mai, quindi anche questa volta è tempo di raccogliere le migliori proposte del mese.

Benzodiazepine e sad – Young Signorino

C’è un po’ di Young Signorino in questo Lil Peep. Arrangiamento minimo, quattro parole ripetute a mantra e un nuovo discutibile tatuaggio per far tremare i boomer: il figlio di Satana con le Nike Airmax è tornato. 

Voto 26/30

Landslide – Gus Dapperton

La cover di Dapperton non è male, ma che questa perla dei Fleetwood Mac avesse ancora qualcosa da dire, non c’erano dubbi. L’arrangiamento un po’ scialbo non si impegna abbastanza a renderla innocua e ad evitare che ti arrivi in faccia come un treno in corsa, tutte le volte. 

Voto 25/30

Less of a stranger – Julia Jacklin

Non che l’euforia dell’estate e delle vacanze ci avessero fatto dimenticare dell’orrendo rapporto che abbiamo con nostra madre, ma Julia Jacklin ci ha comunque tenuto a ribadirlo. Chitarrina acustica, voce pulita, quel giusto strascicare delle vocali che fa tanto indie. 

Voto 25/30

Bois Lie – Avril Lavigne e Machine Gun Kelly

Perché c’è uno strano piacere perverso nel vedere due ultratrentenni cantare di “lui ke nn mi ama +” e con una capovolta e un giro di Do, rendersi conto che dal 2007 sono passati quindici anni.

Voto Tvb/30

Sunset over the Empire – Arch Enemy

Il growl di Alissa White-Gluz è sempre un piacere per le orecchie. Un brano solido, che si prende i giusti spazi melodici, ben piazzato in un album che ha altrettante cose da dire. Tamarri come sempre.

Voto 28/30

A cura di Clarissa Missarelli

Hold me closer- Elton John, Britney Spears

“Hold me closer” rappresenta il grande ritorno di Britney Spears, che scende in campo con Elton John: trattasi di una rivisitazione che richiama il brano “Tiny Dancer”, arricchito con elementi disco e da cori con le voci degli stessi cantanti. Elton John, dopo le esperienze con Dua Lipa, Years & Years, Miley Cyrus e molti altri, continua una strada già tracciata di rivisitazioni di suoi brani storici e di altre leggende della musica. Le parole non sono molte, il concetto nevralgico è quello di tenersi più vicini, aspettando tempi migliori.

Voto 26/30

I can’t help it- JVKE

JVKE, un nome impronunciabile, è un tiktoker americano che avrebbe cominciato a suonare la chitarra a soli tre anni. Nell’intro di “I can’t help it” richiama il grande Elvis, riproponendo il ritornello di “Can’t Help Falling In Love”. Il brano si presenta in effetti come un insieme di generi che vanno – appunto – da Elvis alle melodie da ascoltare nei supermercati nel periodo natalizio, con le strofe di sola voce e chitarra che esplodono in musiche trionfanti richiamando alla mente un musical di Broadway.

Voto 30/30

Happier– Banners

Chiedersi incessantemente se la persona che si ha accanto non sarebbe più felice con qualcun altro, trascorrere i tempi bui senza chiudere gli occhi davanti alla tristezza della fine di un rapporto. Sono questi i temi della canzone “Happier, che si distingue con una musica incalzante rispetto al tema malinconico. La voce di Banners suona familiare:sono sue, infatti, molte delle colonne sonore che ci capita di ascoltare in film e serie TV americane. “Happier” è una di quelle canzoni che ti fanno riflettere, senza essere messe nella playlist “Momenti tristi”.

Voto 29/30

Colors of you– Nina Nesbitt

Una voce sussurrata, quella della cantante britannica Nina Nesbitt. In “Colors of you” si parla di inverno e di colori che diventano rappresentativi di una persona e della sua quotidianità, di quei colori di cui riusciamo persino ad innamorarci. Il brano è sostenuto dal pianoforte, gli accordi semplici accompagnano una voce leggera che non si sbilancia mai in eccessi o virtuosismi.

Voto 27/30

Dentista Croazia-Pinguini Tattici Nucleari

“Dentista Croazia” è l’ultimo singolo dei Pinguini Tattici Nucleari, un brano non lontano dal genere canonico della band, in grado di parlare al proprio pubblico e di innescare un processo empatico con tutta la Generazione Y. “Dentista Croazia” si potrebbe definire l’evoluzione di “Ringo Starr”, dove si diceva “Forse dovrei partire, andarmene via di qua”, che diventa ora “Strada fatta, sì, ma con l’autostop”.

Voto 26/30

                                                                                                   A cura di Milena Sanfilippo

FERRAGOSTO CON MUSIDAMS: LA NOSTRA TOP 20

Ferragosto è uno dei simboli nazionali più importanti, forse ancora più del Milite Ignoto o del Presidente della Repubblica. Eccoci qui quindi a rendergli onore con una playlist su misura per ogni cittadino che voglia festeggiare questo giorno con dignità e rispetto.

Big Energy (Remix) – Latto & Mariah Carey ft. DJ Khaled

Mariah arricchisce il brano della rapper statunitense con i suoi leggendari acuti ed aggiungendo un verso della sua “Fantasy”del 1995: un pezzo “energico” e fresco, perfetto per alleviare il caldo asfissiante e dare il via ai festeggiamenti di Ferragosto.

Skate – Bruno Mars, Anderson .Paak, Silk Sonic

Non puoi mai sbagliare con i Silk Sonic: il secondo singolo estratto dal loro primo album sembra arrivare direttamente dagli anni ‘70 ed è la colonna sonora migliore per gli addetti al barbecue e coloro che ci girano intorno furtivamente con la speranza di rubare qualche assaggio.

Rock The Boat – Aaliyah

Non c’è brano più adatto per accompagnare il tramontare del 15 di agosto, specialmente se si è deciso di trascorrerlo in riva al mare con la propria anima gemella: la voce suadente di Aaliyah e il ritmo etereo della canzone sono un connubio perfetto per dare vita ad un classico della stagione estiva.

How Do I Make You Love Me? – The Weeknd

Un ritmo talmente contagioso che vi farà scatenare anche dopo una grigliata monster consumata a 40 gradi all’ombra. Per i fanatici della dance e dell’EDM consigliamo l’esplosivo remix prodotto da Sebastian Ingrosso e Salvatore Ganacci.

Ocean Drive – Duke Dumont

L’atmosfera malinconica della hit del dj britannico viene mascherata da un sound martellante e ricco di influenze house: si rivela perciò la canzone perfetta per lasciarsi andare ad un momento di nostalgia post Ferragosto, ma anche un brano adeguato alla conclusione di una serata memorabile in compagnia dei propri amici.

A cura di Giulia Barge

Figli delle stelle – A. Sorrenti

Ferragosto porta alla mente il classico falò sulla spiaggia in compagnia di amici, una chitarra e uno sterminato quanto scintillante pubblico non pagante, le stelle. San Lorenzo è da poco passato, nel nostro concavo cielo sfavilla la nostalgia per un’estate che sta per salutarci. Godiamoci il momento con questo intramontabile successo tutto italiano!

Dancing in the moonlight – The King Harvest

Un invito alla gioia collettiva, pur con una vena malinconica che la rende così affascinante ed orecchiabile. Il sound frizzante anni ’70 è tutto ciò che serve per mantenersi briosi e spensierati. Balliamo tutti al chiaro di luna!

Tintarella di luna – Mina

Una dedica spassionata a sorella luna che, in una notte di mezza estate, ci sorveglia dall’alto, mentre noi, da quaggiù, viviamo le ultime gioie della stagione. Per gli ingordi di tintarella che non si accontentano delle insolazioni diurne, Mina offre un bis serale a suon di ritmo e rock ‘n roll. La sua voce fa il resto.

Moon river – H. Mancini

Con una chitarra in mano e lo sguardo ispirato rivolto verso la luna, ci sentiamo tutti come Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany. In mezzo a mangiate e bevute senza fine, anche un po’ di poesia trova sempre il suo spazio. Purché il bicchiere sia sempre pieno, sia ben chiaro.

Sonata n 14 “Al chiaro di luna – L. van Beethoven

Non sarà la canonica hit estiva che tutti streammiamo sotto l’ombrellone, ma se si parla di musica al chiarore lunare, non si può ignorare la celebre meraviglia beethoveniana per pianoforte. Chissà se il buon Ludwig van avrebbe mai immaginato di diventare una classic star per un titolo che nemmeno aveva scelto! Certo, difficilmente con Sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore avremmo pensato a lui per la nostra playlist di Ferragosto… 

                                                                                                                      A cura di Ivan Galli

Che cos’è l’amore? – Ketama126, Franco Califano, Don Joe

Il sogno proibito dei pischelli trap boys romani: il fantasma del Califfo e Kety insieme in un pezzo che piace a zi’ Mario al Bar Sport, ma anche al ventenne con le Balenciaga. Questo Califano postumo che incontra la trap ci piace, nemmeno troppo inaspettatamente.

Red Right Hand – Nick Cave and The Bad Seeds

Oltre ad un sacco di mirabolanti parolacce in inglese e idee sul commercio di oppio di contrabbando, Peaky Blinders ci ha anche fatto riscoprire questo pezzo del buon Nick Cave. Il testo originale c’entra molto poco coi gangster e molto di più con la religione, ma la cultura pop non perdona e quel che è fatto, è fatto. Non è un brano abbastanza estivo? Quaranta gradi all’ombra sono noccioline quando sei un criminale gipsy di Small Heath con ben altro a cui pensare.

Una Miniera – New Trolls

Nel ricordo di Vittorio De Scalzi, quale occasione migliore di rispolverare un pezzaccio che passa sempre un po’ troppo in sordina. Al culmine di una lunghissima e italianissima tradizione di canzoni sulla gente che muore nelle miniere e altra gente che aspetta fuori dalle miniere, ma qui sono gli anni ‘70 e c’è il prog. Da cantare a pieni polmoni facendo a gara col vicino di ombrellone che ascolta “Shakerando”.

Reyn – Reyn Hartley

Passi l’aria da tamarro gym bro di Tinder, Reyn Hartley ha un qualcosa di raffinato e magnetico in mezzo all’808 e le catenazze. Il timbro caldo un po’ folk, la chitarra arpeggiata, il beat trap gangsta: questo pezzo è un sorprendente pout pourri molto riuscito. Un ferragosto nel bronx, ma a lume di candela.

Crush/Adderal – Sxrrxwland

Non è mai abbastanza estate per fuggire dalla depressione cosmica di ventenni in balia dei tempi che corrono. Un’altra passeggiata al Berghain firmata Sxrrxwland, tra il gusto un po’ nostalgico per le crush delle medie e una pastiglia senza prescrizione.

A cura di Clarissa Missarelli

Tramontana – Matteo Romano

Dopo l’esperienza di Sanremo Matteo Romano ci propone un brano tutto nuovo che sa d’estate. “Tramontana” è di certo da cantare a finestrini abbassati mentre si va verso una piacevole grigliata con gli amici. Un brano ritmato che non manca dei soliti giochi di voce del cantante, riuscendo a coinvolgere l’ascoltatore in una canzone che ha tutte le parole che ci vengono in mente pensando all’estate.

Barman – Soprano

I bar si riempiono nelle sere d’estate e ogni cliente ha una sua storia e lamentela da raccontare, tutte storie che il barista deve ascoltare spesso silenziosamente anche se di malavoglia. Un brano ritmato che sin dalle prime note ci spinge a schioccare le dita e a muoverci a tempo, sfogando le repressioni di un lungo inverno

Two Doors Doown – Positive Vibrations, Dolly Parton

Un brano del 1977 che riprende vita in una versione tutta nuova che con la sua musica richiama alla mente la spiaggia e la Giamaica. Dolly Parton, i cui ritornelli fanno parte della storia della musica country americana, si unisce alla musica reggae creando un brano perfetto per un ballo di gruppo dopo un buon pranzo.

Are you ready? – Maneskin

Si parte con un basso che ci fa intendere un ritmo che sarà deciso e trascinante, le parole non sono molte e spesso ripetitive, come una hit estiva. Un brano deciso tipico dello stile rock della band che con i suoi tempi ben scanditi ci dà una carica energetica travolgente.

La mia libertà – Leo Gassmann

Un brano fresco che richiama all’esigenza giovanile di essere liberi e di ricordare le sensazioni del passato nella speranza di un futuro migliore. “La mia libertà” parla in modo furtivo della ribellione verso una realtà politica e sociale che spesso non ci rende realmente liberi, donandoci solo una fittizia illusione. Leo Gassman, in una canzone che parla d’amore e società, ci ricorda che per quanto possa risultare difficile stare in un mondo che ci impone regole è pur sempre importante tenere in mano un aquilone.

A cura di Milena Sanfilippo