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MUSIDAMS CONSIGLIA: I 10 MIGLIORI SINGOLI DI LUGLIO

Le vacanze sono ormai iniziate da un po’ e noi, con un po’ di ritardo, vi consigliamo i 10 brani più interessanti di questo luglio appena passato.

Vivido il tramonto – Raphael Gualazzi

Il cantautorato italiano non potrebbe essere più estivo di così: Gualazzi ce lo dimostra con le pennellate jazz e le tonalità cangianti del suo brano, pieno di immagini poetiche.

Voto: 29/30

Barbaric – Blur

I Blur tornano con un pezzo dalle melodie orecchiabili, colonna sonora di una relazione senza più certezze. Il contrasto tra testo e musica suona quasi ironico.

Voto: 28/30

Blue – Bloc Party

La dolcezza in musica, con i muri di suono – meglio, di chitarra – tipici della band londinese a suggellare un brano d’amore. Il testo è solo per i più romantici.

Voto: 28/30

Novacandy – Post Malone

Atmosfere avvolgenti ed echi lisergici, il pop di Post Malone fa pendant con le tinte del sole che cala sulla spiaggia: chill pieno. Si torna sempre dove si è stati bene.

Voto: 27/30

Doubt – Slow Pulp

Se vi piace quel dream pop un po’ nostalgico, che strizza l’occhio all’elettronica e si insinua facilmente in testa, siete nel posto giusto. Provare per credere: vi ritroverete a fischiettarla.

Voto: 27/30

A cura di Carlo Cerrato

What Was I Made For? – Billie Eilish

Il nuovo singolo di Billie Eilish è stato appositamente composto per il film Barbie di Greta Gerwig, insieme al fratello Finneas. Il brano intimista e delicato racconta il viaggio spirituale di Barbie alla scoperta di se stessa nel mondo reale, ma anche le lotte personali della cantante. Viene cantato il senso di estraniamento e la conseguente voglia di uscire da un mondo fatto di sole apparenze.

Voto: 29/30

Guapanese – Mick Jenkins

Il brano è il nuovo estratto dell’album The Patience, in uscita il 18 agosto. Con una strumentale basata sul pianoforte, Jenkins esplora il tema del materialismo e dell’ossessione per il denaro nella società contemporanea. Il testo suggerisce che molte persone danno priorità al denaro, concentrandosi esclusivamente sul successo finanziario. Tutto questo, secondo Mick Jenkins, porterebbe a un’esistenza superficiale, lontana dalla genuinità e dall’autenticità.

Voto: 29/30

TELEKINESIS – Travis Scott feat. Future & SZA

Dopo 5 anni, il re della trap ritorna con un nuovo album Utopia con una lunga tracklist carica di featuring particolarmente interessanti. Tra questi, “TELEKINESIS” che vede la collaborazione di Future e SZA. Il singolo trattata temi come la crescita personale, la fiducia in sé stessi e la capacità di superare gli ostacoli, toccando le esperienze personali dei tre artisti. La canzone incoraggia gli ascoltatori a rimanere fedeli a se stessi, a fidarsi dei propri istinti e a cogliere tutte le possibilità che potrebbero presentarsi.

Voto: 28/30

Cheat – Mahalia feat. JoJo

Ve la ricordate JoJo e la sua “Leave (Get Out)”? La cantante statunitense è stata scelta da Mahalia per il suo nuovo singolo che anticipa l’uscita del suo nuovo album. Il brano, influenzato dall’R&B britannico, parla di dare una seconda possibilità ad un partner che ha tradito e che continuerà a farlo. Nel video musicale, Mahalia e JoJo scoprono di frequentare entrambe lo stesso ragazzo, ma invece di litigare tra loro, si uniscono per affrontarlo.

Voto: 26/30

The Weekend – Stormzy, RAYE

Seconda collaborazione per i due artisti londinesi. “The Weekend” è un brano R&B/rap che richiama lo stile dei primi anni 2000. Stormzy e Raye hanno un simpatico botta e risposta, in un testo ironico che racconta l’interessamento verso una nuova cotta. La cantante, con la sua voce jazz, rende il singolo particolarmente dolce, mentre il rapper dona un tocco di “spavalderia” con le sue rime.

Voto: 26/30

A cura di Erika Musarò

MUSIDAMS CONSIGLIA: I 10 MIGLIORI SINGOLI DI GIUGNO

Con giugno arrivano i brani che ci accompagneranno per tutta l’estate. Ecco la top 10 dei migliori singoli di giugno 2023 secondo MusiDams!

Home To Another One – Madison Beer

Sonorità alla “Video Games” di Lana del Rey e video musicale tra il rétro e il futurismo: “Home To Another One” è l’ultimo di una lunga serie di singoli pubblicati da Madison Beer in attesa del suo secondo album, Silence Between Songs, in uscita a settembre.

Voto: 26/30

Don’t Say Love – Leigh-Anne

Dopo più di un anno dall’inizio della pausa indefinita delle Little MixLeigh-Anne presenta al pubblico quello che è a tutti gli effetti il primo singolo da solista di uno dei membri in carica della girl band inglese: brano dance pop e influenze garage, con la giusta promozione potrebbe fare faville nelle radio europee.

Voto: 27/30

Attention – Doja Cat

Doja Cat abbandona il pop e i colori accesi per atmosfere decisamente più dark e crude: singolo all’insegna del rap, l’artista si prende quattro minuti (durata più unica che rara nell’era streaming) per rispondere per le rime a chi critica il suo aspetto fisico e a quei gruppi di fans che si ostinano a creare zizzania nel mondo del rap femminile. Un ritorno in grande stile per la rapper statunitense, che nonostante il drastico cambiamento non rinuncia ad uno dei suoi classici ritornelli orecchiabili.

Voto: 28/30

Barbie World – Nicki Minaj & Ice Spice (with Aqua)

La mania dei campionamenti è ormai fuori controllo, ma ci aspettavamo tutti che nella colonna sonora del film Barbie la storica “Barbie Girl” si sarebbe manifestata in un modo o in un altro: la hit eurodance viene trasformata in un brano hip hop da Nicki Minaj e Ice Spice, che avevano recentemente unito le forze per il remix di “Princess Diana”, ma il risultato non convince a pieno.

Voto: 23/30

Un Altro Mondo – Merk & Kremont, Tananai, Marracash

La corsa al tormentone estivo è ufficialmente una gara all’ultima collaborazione: Merk & Kremont si buttano in pista con il loro primo singolo in lingua italiana, e per l’occasione reclutano Tananai e Marracash, reduci dai grandi successi di “Tango” e “Importante”.

Voto: 24/30

A cura di Giulia Barge

SUMMERSAD 4 – La Sad feat. Naska

La summer è sempre sad per i bambini del 2000 cresciuti a plum cake e pop punk in maggiore.

Voto: 27/30

Diluvio a luglio – Tedua feat. Marracash

Il figlio della giungla di Cogoleto è tornato con un album puntellato di pezza, come questo.

Voto: 28/30

Sai che c’è? – Venerus

Antiestivo, vacanziero, notturno, caciarone: Venerus, questa estate, la prende così.

Voto: 26/30

One like you – LP

Un brano incredibilmente anacronistico, eppure funziona. Sarà il karisma di LP, a cui tutto sommato si crede sempre.

Voto: 25/30

Poveri mai – Il Pagante

Sarebbe un’estate italiana senza la fotografia vanziniana e pozzettiana delle vacanze sull’Adriatico?

Voto: 24/30

A cura di Clarissa Missarelli

immagine in evidenza dal videoclip di Doja Cat https://www.youtube.com/watch?v=agXQQDasq0U

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di maggio

Ecco la top 10 dei migliori singoli di maggio 2023 secondo MusiDams!

Dance the Night – Dua Lipa 

Il primo brano della colonna sonora di Barbie, l’attesissimo film di Greta Gerwig in uscita a luglio, è firmato da niente meno che da Dua Lipa con la produzione di Mark Ronson. “Dance the Night” viaggia sulla scia delle vibes anni ’70 di Future Nostalgia, proiettandoci direttamente sulla pista da ballo con Margot Robbie e Ryan Gosling

Voto: 28/30

America has a problem – Beyoncè feat Kendrick Lamar 

Il featuring a sorpresa fra Beyonce e Kendrick Lamar, uscito il 19 maggio, trasforma un brano sulla dipendenza affettiva in una critica alla dipendenza del mercato discografico statunitense nei confronti dello stesso Lamar, tanto che persino l’intelligenza artificiale cerca di clonare i suoi testi – senza grandi risultati – . Il singolo campiona il brano del 1990 “Cocaine (America has a problem)” del rapper americano Kilo Ali

Voto: 27/30 

Bellu uaglione – Rosa Chemical 

Rosa Chemical e il fantasma di Renato Carosone si uniscono per un revival di “O’ Sarracino”, che viene trasformato in un inno alla fluidità in chiave EDM. Il pride month è ufficialmente iniziato ed è firmato Rosa Chemical.

Voto: 26/30

Mare Caos – Paola e Chiara

È finalmente maggio, il mese dei tormentoni estivi: non poteva ovviamente mancare il singolo delle maestre assolute di quest’arte, Paola e Chiara. “Mare Caos” è il secondo brano estratto dall’album Per sempre, uscito il 12 maggio, e non abbiamo dubbi che con le sue sonorità latin pop diventerà IL tormentone di questa estate 2023. 

Voto: 26/30

Pazza Musica – Marco Mengoni, Elodie

Dobbiamo ammetterlo: aspettavamo questo duetto da anni. E forse le nostre aspettative erano troppo alte, perché il risultato non riesce a soddisfarci pienamente: sa di già sentito. Il brano rimane comunque piacevole e rientrerà sicuramente nelle nostre playlist vacanziere.

Voto: 25/30

A cura di Ramona Bustiuc

Lawnmower – Bent Knee

Il primo singolo della band avant-garde statunitense dopo l’abbandono del sopracitato Ben Levin (ex-chitarrista) e Jessica Kion (ex-bassista) è una ballad che lascia spazio alla voce radiosa della vocalist Courtney Swain, con sonorità che sfiorano il country. Il contrasto con il disco precedente Frosting (composto per lo più da musica cacofonica e ostica) è sorprendente: il brano regala brividi dal quieto incipit, fino al finale distorto, mentre Swain ci racconta di come non taglia più il prato della sua casa in campagna.

Voto: 29/30

Nothing Is As Good As They Say It Is – Sparks

Dopo la prima avventura cinematografica con Annette, gli Sparks tornano in pompa magna con l’ennesimo album (siamo a venticinque!): “Nothing Is As Good As They Say It Is” è il grido punk rock di un bambino appena nato che chiede disperatamente a sua madre di tornargli in grembo. Il titolo dell’album, The Girl Is Crying In Her Latte, ci fa pensare che non ci siano pezzi particolarmente più allegri nel nuovo repertorio, e va bene così.

Voto: 28/30

Prince of Fire – Voyager

Forti del buon risultato al recentissimo Eurovision Song Contest con “Promise”, i Voyager continuano la promozione dell’atteso disco Fearless in Love. “Prince of Fire” va in contromano rispetto a quanto presentato a Liverpool: quasi 5 minuti per un brano dalla struttura irregolare, con synth e melodie sempre presenti, ma stavolta sovrastate dalla potenza delle ritmiche. Il disco esce a luglio e fa già caldissimo.

Voto: 28/30

Home – Einar Solberg ft. Ben Levin

Sebbene sia da sempre il compositore principale e frontman dei Leprous, Einar Solberg si prepara all’uscita del suo debutto da solista 16. Il disco è una buona scusa per esplorare sound che nella band striderebbero eccessivamente, e “Home” non fa eccezione. Una ritmica hip-hop fa da base a un brano pieno dei caratteristici vocalizzi del cantante, stavolta dallo spirito più commerciale che mai. A confermare questi sentori c’è Ben Levin che regala al brano una strofa rappata. Einar, ti vogliamo bene a prescindere, anche con la mazurka.

Voto: 27/30

Under You – Foo Fighters

L’inaspettato ritorno dei Foo Fighters sembra destinato a produrre un disco molto interessante. La band è quanto più vicina al loro esordio, quando Dave Grohl scrisse e registrò in solitaria il self-titled del 1995 – anche questo a seguito di una grave perdita, ovvero quella di Kurt Cobain: Grohl è stato batterista dei Nirvana per 4 anni – . “Under You” è un modo di celebrare quanto è stato Taylor Hawkins – batterista dei Foo Fighters dal 1997 e deceduto a marzo 2022 –  senza scadere nell’eccessivo melenso: il brano è fresco e movimentato, dall’ascolto semplice e d’impatto, che ci riporta a grandi successi come “Learn to Fly” o “Big Me”.

Voto: 26/30 

A cura di Mattia Caporrella

Immagine in evidenza: screenshot dal video https://www.youtube.com/watch?v=OiC1rgCPmUQ

Eurovision Song Contest 2023 – Pagelle della seconda semifinale

Anche la seconda semifinale di questo Eurovision Song Contest 2023 si è conclusa, seppur con performance meno spettacolari e decisamente meno memorabili rispetto a quelle della serata del 9 maggio (ne abbiamo parlato qui). Spagna, Regno Unito, Svezia e Ucraina hanno avuto modo di presentare un’anteprima dei loro brani, che passano di diritto alla finale che si svolgerà alla Liverpool Arena sabato 13 maggio 2023 e che, come ogni anno, verrà trasmessa in eurovisione (e in Australia alle 5 di mattina. Perché? Non lo sappiamo).

Di seguito le pagelle in ordine di esibizione:

Breaking My Heart – Reiley (Danimarca)

Reiley apre questa seconda serata con un completo rosa glitterato – approvatissimo – e una canzone che strizza l’occhio ai nostalgici dell’epoca di Tumblr e alle sonorità del primo Troye Sivan. Carino, ma non convince abbastanza da passare in finale.

Voto: nostalgia, nostalgia canaglia/30

Future Lover – Brunette (Armenia)

Brunette continua con la scia dei testi a tema cuore spezzato intervallando momenti particolarmente carichi di pathos a uno stacchetto. Purtroppo però l’esibizione di Chanel dello scorso anno (potete rivederla qui: https://www.youtube.com/watch?v=jSQYTt4xg3I) risulta difficile da uguagliare. Apprezziamo tuttavia il tentativo e la canzone rimane bella.

Voto: 25/30

D.G.T. (Off and On) – Theodor Andrei (Romania)

Theodor Andrei osa portando un look in total pink e un brano che inizia in versione acustica e continua su base registrata, mantenendosi perfettamente intonato durante tutta la performance. Le uniche pecche sono la base stessa – forse troppo debole rispetto alla sua vocalità – e la scenografia che sembra recuperata da un video musicale a basso budget dei primi anni 2000. “D.G.T. (Off and on)” non sarà memorabile come l’iconica “Hola mi bebebè”, ma perché non farla passare in finale? Peccato.

Voto: 26/30

Bridges – Alika (Estonia)

Le relazioni difficili sono davvero un must in questa edizione dell’ESC – insieme agli inni alla pace, moltiplicatisi per ovvi motivi –. “Bridges” è un brano che riesce perfettamente a valorizzare la potenza vocale della cantante, e come tale arriva in finale senza troppa fatica. Punto bonus per il pianoforte che si suona da solo.

Voto: 24/30

Because Of You – Gustaph (Belgium)

Avete presente quando state guidando, sono le 2 del mattino e in radio passano quelle canzoni house o EDM che sembrano tutte uguali e non fanno altro che farvi venire ancora più sonno? “Because Of You” è una di quelle. L’unico entusiasmo è quello per la presenza in scena delle coriste e del ballerino di voguing PussCee West.

Voto: non me la ricordo nemmeno/30

Break A Broken Heart – Andrew Lambrou (Cipro)

Cipro è la quota “gilet ma con i piedi scalzi” di questo ESC 2023. Canzone tipicamente da Eurovision ricca di “uuuuuuh” e “aaaaaah” e come tale passa in finale. Andrew Lambrou comunque bravo.

Voto: 23/30

Power – Diljá (Islanda)

Altri “ooooh”, ma questa volta in versione più dance e preceduti da un “po-po-po-power”.

Voto: 23/30

What They Say – Victor Vernicos (Grecia)

Victor Vernicos appare in un outfit che ricorda molto i ragazzi innamorati delle protagoniste dei libri distopici… Sì, quelli che finiscono per sacrificarsi e morire al posto loro. Il mood della canzone è più o meno sulle stesse corde. Il brano è un omaggio a “Someone to you” di BANNERS.

Voto: Continua a crederci/30

Solo – Blanka (Polonia)

Blanka si presenta con una canzone frutto di un plagio clamoroso dal punto di vista musicale e testuale a “Solo” dei Clean Bandit con Demi Lovato; il resto della performance è risultato dell’evidente sciopero dei reparti scenografia e costumi. È però una delle poche esibizioni che riesce a ravvivare gli spiriti della Liverpool Arena, quindi passa in finale.

Voto: 24/30

Carpe Diem – Joker Out (Slovenia)

Il genere suonato dai Joker Out è stato definito dalla stampa slovena “Shagadelic rock”, ovvero un rock alla Austin Power, la celebre saga di film d’azione comici degli anni ‘90. Il look della band – fatto di pantaloni svasati e camicie a fiori – sicuramente aiuta a calarsi meglio in quell’epoca. In ogni caso rimane una gioia ascoltare brani cantati nella lingua di appartenenza degli artisti, che in questo caso ricordano un po’ un mix fra i Bnkr44 e i Dear Jack.

Voto: 25/30

Echo – Iru (Georgia)

Nel 2016 i conduttori dell’Eurovision Song Contest – che quell’anno si tenne a Stoccolma, in Svezia, dopo la vittoria di Måns Zelmerlöw con “Heroes” nel 2015 – deliziarono il pubblico con un brano satirico intitolato “Love Love Peace Peace” in cui venivano elencati gli elementi per creare la perfetta canzone eurovisiva: «Step one!/ Get everyone’s attention/ A powerful, majestic start/ Maybe battle horn of some kind?/ Step two! Drums!/ There has to be drums!», «Primo step!/ Attira l’attenzione di tutti,/ un inizio potente, maestoso/ Magari un corno da battaglia di qualche tipo?/ Secondo step! Percussioni! Devono esserci le percussioni!» La Georgia segue questi preziosi consigli, eppure non passa. “Love Love Peace Peace” rimane la canzone migliore mai cantata nella storia dell’Eurovision Song Contest.

Voto: 24/30

Like An Animal – Piqued Jacks (San Marino)

Le Vibrazioni ma in inglese incontrano lo stilista di Harry Styles.

Voto: 22/30

Who The Hell Is Edgar? – Teya & Salena (Austria)

Teya & Salena portano un brano estremamente catchy, divertente e orecchiabile che a primo impatto potrebbe riguardare Edgar Allan Poe. La loro è in realtà una critica nemmeno tanto velata alle retribuzioni ingiuste nel mondo della musica: «0.003/ Dammi due anni e la tua cena sarà gratis»,

Voto: 26/30 e premio sindacalista

Duje – Albina & Familja Kelmendi (Albania)

Questa autrice ha un debole per i ritmi balcanici – forse un po’ per colpa delle sue origini – e non vede l’ora di ballare questa canzone al prossimo matrimonio o battesimo. Ingiustamente privata della finale lo scorso anno, questa volta l’Albania conquista anche i più restii con i fazzoletti rossi sventolanti e li rivedremo il 13 maggio.

Voto: 25/30

Stay – Monika Linkytė (Lituania)

Monika Linkytè è alla sua seconda partecipazione all’Eurovision e questa volta sembra decisa a portarsi il premio a casa. Il brano potrebbe essere l’ennesima ballad di questa edizione, ma il ritornello con il detto lituano permette di essere memorizzato piuttosto facilmente. La performance è impeccabile.

Voto: 25/30

Promise – Voyager (Australia)

Ogni volta che l’Australia si esibisce all’Eurovision Song Contest, un cittadino europeo mette in dubbio le sue conoscenze di geografia. Il brano è un misto fra elettronica, rock e – sorprendentemente – growl ma non passa la verifica del software antiplagio: già il citato Måns Zelmerlöw aveva fatto qualcosa di estremamente simile con la sua “Heroes”, brano vincitore dell’edizione ESC 2015.

Voto: 23/30

A cura di Ramona Bustiuc

Eurovision Song Contest 2023 – Pagelle della prima semifinale

Inizio con il botto per l’Eurovision Song Contest 2023, che il 9 maggio, ha visto esibirsi nella sua prima semifinale tutti i super favoriti dell’edizione. Durante la serata hanno inoltre presentato i loro brani anche Marco Mengoni (Italia), La Zarra (Francia) e Lord of the Lost (Germania), che ascolteremo durante la gran finale del 13 maggio. Tatuaggi, regine ed unicorni: ora che abbiamo scoperto le dieci nazioni che continueranno il loro viaggio in quel di Liverpool, è il momento di rivedere insieme i brani di ieri sera.

Queen of Kings – Alessandra (Norvegia)

Singolo di debutto per la giovane italo-norvegese, che ha l’onore di aprire l’edizione 2023 dell’ESC. Un classico pezzo da Eurovision trionfante e incalzante, nonché un tempismo perfetto considerando la recente incoronazione.

Voto: 26/30

Dance (Our Own Party) – The Busker (Malta)

Loro sono la quota Citi Zēni del 2023 (non a caso la posizione in scaletta è la stessa): performance energica con qualche pseudo passo di danza improvvisato, ma la canzone non lascia il segno e la band rimane fuori dalla finale.

Voto: 23/30

Samo mi se spava – Luke Black (Serbia)

Brano sul desiderio dell’artista di evadere dal caos del mondo…dormendo. Atmosfere dark e una produzione elettronica degna di nota, che permette al brano di volare in finale nonostante la debole esibizione vocale del cantante.

Voto: Halo?/30

Aijā – Sudden Lights (Lettonia)

La Lettonia porta sul palco un brano non memorabile e prevedibilmente non riesce a superare la semifinale: ritentate il prossimo anno.

Voto: 18/30

Ai Coração – Mimicat (Portogallo)

Estetica un po’ vintage e molto, molto portoghese per Mimicat, soprannominata la Amy Winehouse del Tago. Con tutto quel rosso sarebbe stata sicuramente la preferita di Cristiano Malgioglio.

Voto: 24/30

We Are One – Wild Youth (Irlanda)

I premi performance più sottotono e canzone più basica della serata vanno all’Irlanda: brano sulla solidarietà che risulterebbe indigesto anche come colonna sonora dei prossimi Mondiali di calcio, non stupisce nessuno che abbiamo dovuto salutarli prima della finale.

Voto: I Cugini di Campagna l’hanno indossato meglio/30

Mama šč! – Let 3 (Croazia)

La Croazia ci presenta una folla satira sulla guerra, tra spogliarelli a metà performance e un uomo con due missili che sparano effetti pirotecnici: il caos regna sovrano per tre minuti buoni e conquista il televoto, che premia i Let 3 con la finale.

Voto: WTF/30

Watergun – Remo Forrer (Svizzera)

Dopo la canzone a tema volemose bene e la prospettiva provocatoria sulla pazzia della guerra, abbiamo una riflessione più emotiva e commovente sulla crudeltà bellica, presentata dalla terza evoluzione dell’archetipo del rappresentante svizzero. Tutto molto bello, ma è ora di cambiare registro.

Voto: 24/30

Unicorn – Noa Kirel (Israele)

Le acrobazie e la presenza scenica della rappresentante israeliana mascherano il fatto che “Unicorn” sia un mix confuso di tre canzoni diverse senza un’apparente soluzione di continuità, e ci ritroviamo così in finale la massima “I got the power of the unicorn / Don’t you ever learn?”.

Voto: 20/30

Soarele şi Luna – Pasha Parfeni (Moldavia)

Ritorno all’Eurovision per Pasha Parfeni che porta sul palco una canzone d’amore a sfondo folkloristico e con un drop suonato da un nano con il piffero. Incredibilmente, funziona.

Voto: 26/30

Tattoo – Loreen (Svezia)

Altro grande ritorno: Loreen, già vincitrice nel 2012 con “Euphoria”, si presenta con una performance di impatto e un pezzo pop che sembra confezionato alla perfezione per l’occasione. Favorita per la vittoria, riuscirà a confermare i pronostici o verrà insediata dal fenomeno finlandese?

Voto: 27/30

Tell Me More – TuralTuranX (Azerbaigian)

Schiacciati tra Loreen e le Vesna i rappresentanti dell’Azerbaigian non possono che funzionare come pausa bagno, e infatti il pubblico si dimentica di votarli per la finale.

Voto: 19/30

My Sister’s Crown – Vesna (Repubblica Ceca)

La Repubblica Ceca canta un inno femminista che riprende il campo semantico dei reali, presentando perciò molte affinità con il pezzo norvegese: potrebbe risultare meno immediato a causa dell’uso prevalente della lingua madre, ma il pubblico premia il gruppo e lo fa volare in finale.

Voto: 26/30

Burning Daylight – Mia Nicolai & Dion Cooper (Paesi Bassi)

Tra gli autori del brano appare anche l’ultimo vincitore olandese, Duncan Laurence, ma questo non basta per raggiungere la finale: il duetto non ha convinto il pubblico, probabilmente per la poca chimica tra i due interpreti e per le loro doti vocali scarsine.

Voto: 23/30

Cha Cha Cha – Käärijä (Finlandia)

Chiusura di fuoco per la prima semifinale con Käärijä, ovvero l’unico che secondo gli scommettitori potrebbe far vacillare il (già annunciato?) trono di Loreen. A sentire i boati della Liverpool Arena, sembra che la partita sia ancora assolutamente aperta.

Voto: 27/30

Le dieci nazioni che hanno superato la prima semifinale

A cura di Giulia Barge

Musidams consiglia: i migliori 10 singoli di aprile

Con un po’ di ritardo, ma finalmente è arrivata la top 10 dei singoli del mese di aprile.

Wish You The Best – Lewis Capaldi

Con il suo nuovo singolo Lewis Capaldi racconta una situazione in cui ognuno di noi almeno una volta si è trovato: parlare con una persona che ormai non fa più parte della nostra vita. Un non-detto che lascia la bocca amara e il cuore aperto, e – perché no – fa anche cadere una lacrima.Il singolo fa parte dell’albumBroken by Desire to Be Heavenly Sent, in uscita il 19 maggio.

Voto: 30/30

TI DIREI – Nitro

Nitro ritorna dopo 3 anni con un nuovo progetto: Outsider. Tra i brani spicca ‘‘TI DIREI’’, che arriva come una mazzata sul cuore: è un’intima e introspettiva dedica alla sua fidanzata, in cui esprime chiaramente tutto quello che prova. La produzione, affidata a Mike Defunto, è minimal, con pochi suoni, ma giusti per evidenziare l’effetto dedica/lettera che Nitro vuole dare al testo. Una canzone che cattura l’attenzione fin dalle prime barre.

Voto: 29/30

Boat – Ed Sheeran

Ad un anno e mezzo dall’uscita dell’ultimo album, ecco che Ed Sheeran torna, finalmente, con un nuovo progetto. Substract uscirà il 5 maggio e dopo il singolo “Eyes Closed” ha diffuso un altro spoiler: “Boat’’. Il brano utilizza la metafora di una barca in mezzo all’oceano per raccontare un periodo di depressione. Nulla da dire: il solito Ed Sheeran che racconta i problemi che la realtà ci pone davanti nel modo più sincero e comprensibile possibile, per non farci mai sentire soli.

Voto: 26/30

Mille Voci – Mecna feat. Drast

Mecna annuncia l’uscita del suo ottavo album, Stupido Amore, con questo singolo, in collaborazione con Drast, membro del duo degli Psicologi. Il brano è una lunga richiesta di perdono del passato: chi ha sbagliato ammette le proprie colpe e chiede all’altro di non avere più paura, perché le cose andranno meglio. Chissà se sarà davvero così. Intanto aspettiamo il 5 maggio per vedere quali altri amori ed esperienze ci racconterà il nostro caro Corrado.

Voto: 26/30

Altamente Mia – Bresh, SHUNE

Finalmente dopo poco più di due mesi scopriamo cosa voleva spoilerarci Bresh con gli ultimi secondi del videoclip del singoloGuasto d’amore”, uscito a gennaio. Come suo solito Bresh fa quello che gli riesce meglio: raccontare storie, utilizzando immagini semplici e quotidiane, ma ben congegnate. Insomma: Andrea non avrà fatto nulla di nuovo, ma non è un problema.

Voto: 24/30

A cura di Roberta Durazzi

Let Me Go – Daniel Caesar

Il talento di uno dei grandi nomi del panorama R&B emerge nel suo nuovo album Never Enough, dopo quattro anni di assenza dalla scena musicale. In particolare, convince il singolo “Let Me Go”, nel quale la voce dell’artista si mescola ad un coro di voci oniriche in sottofondo.

Voto: 28/30

Il Colore Si Perde – Sick Tamburo

I Sick Tamburo anticipano l’uscita del loro nuovo album Non credere a nessuno con il singolo “Il colore si perde”. Un brano dalla melodia piacevole, che ci ricorda con malinconia che il tempo passa troppo in fretta.

Voto: 28/30

Un Briciolo Di Allegria – Blanco, Mina

Dopo il capitolo Blu Celeste, date su date sold out e la polemica di Sanremo Blanco torna alla ribalta con il nuovo album Innamorato. La ciliegina sulla torta è il singolo con Mina, un brano che funziona e che non oscura il giovane artista al cospetto di uno dei mostri sacri della musica italiana. L’incontro tra due generazioni che nessuno poteva aspettarsi.

Voto: 27/30

Something To Hide – grandson

In uno scenario musicale bulimico di nuove uscite grandson resta fedele al suo stile e pubblica un EP intitolato come il singolo, “Something To Hide”. Un basso dirompente fa da accompagnamento del brano e nel ritornello scoppia in un groove elettronico che fa venir voglia di ballare: ormai un marchio di fabbrica dell’artista canadese.

Voto: 26/30

DNA – Iside

La band bergamasca, dopo il convincente album d’esordio ANATOMIA CRISTALLO, torna con un nuovo singolo dal testo cupo, ma convincente. Da non ascoltare in loop se ci sente già particolarmente giù. Poi non dite che non vi avevamo avvisati.

Voto: 25/30

A cura di Martina Caratozzolo

MUSIDAMS CONSIGLIA: i migliori 10 singoli di marzo

Un altro mese è appena passato e questo significa solo una cosa: Top 10! Ecco la classifica del Musidams per il mese di marzo.

Dimmi che c’è – thasup ft Tedua

Sembra che thasup riesca sempre a centrare il bersaglio. Con il nuovo singolo non si scosta dai brani presenti nel suo ultimo album, Carattere speciale, probabile segno che la sua cifra stilistica si sta consolidando. Una produzione molto fresca (come ci si potrebbe aspettare dall’artista). Scavando più in fondo attraverso la lettura del testo, l’artista parla di smarrimento, abbraccia tutte le persone che si sentono in uno stato confusionale e hanno bisogno di comprensione e sostegno. Nel videoclip sottolinea questo aspetto utilizzando l’espediente di un ragazzo che arriva dalla luna e si ritrova isolato da tutti.

Voto: 28/30

Astronave giradisco – Lucio Corsi

L’uscita del doppio singolo “Astronave giradisco/ La bocca della verità” segna il ritorno del cantautore che ad aprile, dopo 3 anni, uscirà con un nuovo album.  Con “Astronave giradisco”, Corsi ci fa entrare sempre di più nel suo mondo magico citando Lou Reed e Battiato. Racconta il brano come «un lento da ballare in due, tu e la tua ombra», e chi siamo noi per non dargli retta?

Voto: 27/30

Idem – Gazzelle

Gazzelle pubblica un pezzo esemplificativo di quello che ci si aspetta da lui: chitarra acustica in apertura, base musicale minimal, narrazione intima e quel pessimismo cosmico contro cui Leopardi non reggerebbe il confronto. Ma in questo viaggio così disfattista, anche Gazzelle vede la luce in fondo al tunnel e ci racconta la capacità di ritrovarsi.  E come sempre, ringraziamo il nostro Flavio perché non ci fa sentire mai soli.

Voto: 25/30

La parte del torto – Vinicio Capossela

La parte musicale richiama una tipica scena cinematografica ambientata nel far west, in cui i due pistoleri sono pronti per il duello all’ultimo sangue. Così come per il penultimo singolo “La crociata dei bambini”, anche in questo caso Capossela cita Bertolt Brecht. Il brano è una denuncia sociale nei confronti di una collettività che sembra stia appiattendo tutti i valori: «è un suono di frontiera, ma l’unica frontiera che qui si infrange è quella morale». Il singolo farà parte dell’album Tredici canzoni urgenti.

Voto: 25/30

Milano è la metafora dell’amore – Baustelle

Cari Baustelle, abbiamo dovuto aspettare anni per la vostra riapparizione. A Sanremo non è andata molto bene e questo singolo era il vostro riscatto. Occasione sprecata. Ma tanto vi si vuole sempre bene e finiremo per ascoltare questa canzone nei giorni più bui, perché in fondo la canticchiamo già dal primo ascolto. Speriamo in tempi migliori. Cordialmente.

Voto: 18 politico/30 e tanto amore

A cura di Alessia Sabetta

Moonlight – Kali Uchis

Kali Uchis, fluttuando tra versi in inglese e in spagnolo, canta il piacere di stare con qualcuno che si ama e con cui ci si sente completamente a proprio agio. “Moonlight” è il suo ultimo singolo, tratto dal suo nuovo album Red Moon in Venus, si basa sulla credenza secondo cui la “luna di sangue” smuove le emozioni. Con un testo che lascia ben intendere, la cantante statunitense regala un nuovo brano estremamente sensuale.

Voto: 30/30

Talkback – 6LACK

6LACK è un rapper americano noto per il suo sound R&B/soul e i suoi testi introspettivi. Il brano si apre con un pianoforte che dà il tono al resto della traccia; quando il ritmo entra nel vivo, 6LACK inizia a cantare, mettendo in mostra un notevole talento. Il brano parla di una relazione fallita e del dolore che può causare. Assolutamente consigliato agli ascoltatori di R&B e soul.

Voto: 30/30

Dogtooth – Tyler, the Creator

Il nuovo singolo di Tyler, the Creator è arrivato insieme all’annuncio della versione deluxe di Call Me If You Get Lost. Musicalmente in linea con la tracklist del suo ultimo lavoro discografico, il brano parla di relazioni disinteressate, quelle da cui non aspettarsi nulla in cambio. Nel testo il rapper muove una critica a coloro che si sentono autorizzati a dire alle donne come dovrebbero apparire o comportarsi.

Voto: 28/30

What You Wanna Try – Masego

Masego è un cantante e produttore discografico statunitense, diventato famoso grazie al suo singolo “Tadow”, del 2018. Ha da poco pubblicato Masego, il suo secondo album, da cui “What You Wanna Try” è emerso come il singolo preferito dai fan dell’artista. Nelle sue tipiche sonorità, combina influenze jazz, R&B e hip-hop. Ascoltandolo ritroverete il sample di due canzoni: “Tom’s Diner” di Suzanne Vega e “What’s Your Flava?” di Craig David.

Voto: 27/30

Red Ruby Da Sleeze – Nicki Minaj

Nicki Minaj è ufficialmente tornata e con lei il suo alter ego Chun-Li, ispirato all’omonimo personaggio di Street Fighter. Con questo singolo a sorpresa, presentato solo un giorno prima dell’uscita effettiva, ha chiamato a raccolta tutti i suoi fan e non: in “Red Ruby Da Sleeze” osanna la sua carriera e la sua bravura, paragonandosi alle sue colleghe. Fa anche riferimento al periodo in cui è stata in silenzio radiofonico, alludendo al fatto che molte di queste abbiano approfittato dell’assenza della Queen. Il brano cattura al primo ascolto, e ti porta a riascoltarlo come se non avessi niente di meglio da fare, complice anche il sample di “Never Leave You” di Lumidee.

Voto: 26/30

A cura di Erika Musarò


MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di febbraio

Ed ecco la top 10 del mese di febbraio secondo MusiDams!

Die For You (Remix) – The Weeknd & Ariana Grande

Dopo più di sei anni dall’uscita della canzone originale, The Weeknd chiama a rapporto la sua frequente collaboratrice Ariana Grande per restituire nuova linfa al brano, che sta godendo di un aumento della popolarità grazie a TikTok: sempre un piacere sentirli insieme, ma sarebbe stato meglio e più organico se Grande non sparisse completamente a metà della canzone.

Voto: Aspettando la prossima collaborazione/30

Boy’s a liar Pt. 2 – PinkPantheress & Ice Spice

La cantante britannica PinkPantheress recluta la nuova sensazione del rap Ice Spice per il remix del suo singolo, altro pezzo che ha ottenuto l’attenzione delle classifiche grazie al fattore TikTok: gli ingredienti per un brano virale ci sono tutti, dal ritornello martellante alla collaborazione inaspettata tra due dei nomi più in vista del panorama Gen Z.

Voto: 26/30

un bosco – Francesca Michielin

Terzo singolo estratto dall’album Cani sciolti, pubblicato il 24 febbraio: nel brano, dominato dal pianoforte, Michielin sembra rimpiangere il passato aggrappandosi all’idea di poterlo parzialmente recuperare attraverso una conversazione con quella che sembrerebbe essere una vecchia fiamma. Nulla di particolarmente originale, ma l’ascolto in un momento di vulnerabilità potrebbe dare il via a pericolosi viaggi mentali sulla strada dei rimorsi sentimentali.

Voto: 25/30

Die 4 Me – Halsey

Halsey aveva già accennato all’esistenza di un rifacimento solista della sua collaborazione con Post Malone e Future, che ha ora reso finalmente disponibile. Ancora non è chiaro se il brano sarà inserito in un futuro progetto, ma per il momento ci gustiamo questa chicca.

Voto: 26/30

Lottery – Latto feat. LU KALA

La rapper statunitense ritorna con un singolo ricco di influenze disco e un ritornello immediato che prende vita con la voce di LU KALA. L’atmosfera del pezzo ricorda molto “Say So” di Doja Cat: questo brano porterà a Latto la stessa fortuna che il suddetto singolo portò qualche anno fa alla collega?

Voto: 27/30

A cura di Giulia Barge

Welcome to my island – Caroline Polacheck

Da un paio di album Caroline Polacheck non ne sbaglia una. Una psichedelia elettronica scritta con cognizione di causa e il consueto gusto raffinato.

Voto: 28/30

A&W – Lana del Rey

La regina dei melodrammi soft pop ha ascoltato un sacco di Thom Yorke. Si sente e piacevolmente si piange, come al solito.

Voto: 28/30

Oil – Gorillaz feat. Stevie Nicks

I Gorillaz si riaffacciano sulle scene con un album tutto sommato fedele alla linea, ma con qualche doccia fredda (vedi la collaborazione con Bad Bunny). Qui vanno sul sicuro: drums anni ’80 e Stevie Nicks.

Voto: 26/30

Porno – Finley feat. Naska

Il ritorno del pop punk ha fatto danni. Tipo riesumare i Finley scongelati direttamente dal 2008, come se niente fosse cambiato. Gli emo kids tornano dall’aldilà come i guanti a rete.

Voto: 3m0/30

Padova può ucciderti più di Milano – Francesca Michelin

Ah ma non è un album di Elisa del 2004?

Voto: 24/30

A cura di Clarissa Missarelli

MUSIDAMS CONSIGLIA: i 10 migliori singoli di gennaio

Ecco la top 10 del mese di gennaio 2023 secondo MusiDams!

Bologna – maniviola

A quasi un anno dalla pubblicazione del suo ultimo singolo, la giovane Irene Badaloni, in arte maniviola, torna con un singolo che si discosta dal caratteristico binomio voce e ukulele. Il ritornello in chiave rock dà un tono fresco ed energico ad una canzone con un testo piuttosto malinconico.

Voto: 25/30

Tutto inutile – Fulminacci

Fulminacci rivisita insieme a okgiorgio la famosissima “Misirlou” – avete presente Pulp Fiction? Ecco, quella – in un pezzo ironico che invita al cambio di prospettiva, anche se a volte ci si lamenta solo per il puro gusto di farlo.

Voto: 26/30

Gimme (feat. Koffee & Jessie Reyez) – Sam Smith

Dopo il successo dirompente di “Unholy”, Sam Smith pubblica una nuova collaborazione che anticipa l’uscita di Gloria, suo quarto album studio. Un brano sensuale e ipnotico arricchito dall’influenza dancehall reggae, sicuramente merito della cantautrice giamaicana Koffee.

Voto: 27/30

Gossip (feat. Tom Morello) – Maneskin

I Maneskin stanno facendo tutto bene, forse troppo bene. Il merito è sicuramente del loro talento, ma anche di una casa discografica che li fa percorrere la strada giusta: la collaborazione con Tom Morello, chitarrista dei Rage Against The Machine è solo una delle tante ciliegine sulla torta. Bravi, non c’è che dire.

Voto: 28/30

Flowers – Miley Cyrus

Miley Cyrus comincia l’anno con i migliori propositi e con un pezzo che ti incita ad eliminare tutte le persone tossiche della tua vita. Miley, io so che puoi comprarti i fiori da sola – potresti comprarti anche l’intero fioraio se solo volessi –, ma permettici almeno di regalarti il nostro cuore.

Voto: 28/30

Menzione speciale: Shakira: Bzrp Music Sessions, Vol.53 – Bizarrap, Shakira

Shakira vince il premio disagio di questo primo mese del 2023, portandoci una canzone talmente assurda che non puoi non amarla.

A cura di Ramona Bustiuc

Screaming Suicide – Metallica

La precedente “Lux Aeterna” scimiottava i Diamond Head e la New Wave of British Heavy Metal, citandola spudoratamente in ogni sua parte. Ora i Four Horsemen chiamano in causa i Motorhead, ma in una versione edulcorata, col freno a mano tirato e ripulita dal sentore di alcool, tabacco, dalla sporcizia e dall’impatto di Lemmy & co. Metal per famiglie, ma nella sua accezione negativa questa volta.

Voto: Forse era meglio Load/30

Okkvlthammer  – Hellcrash

Ci spostiamo in Liguria, per lo sguaiatissimo ritorno degli ultrareazionari speed metaller nostrani. Si sente Satana in questo brano che unisce Motorhead, Venom e Exhumer in un’orgia musicale alcolica travolgente. Bravi!

Voto: da Maneskin a maneschi il passo è breve/30

Taurus – Haken

Forse il singolo meno orecchiabile pubblicato sino ad oggi a nome della band britannica. Ci vuole più di un ascolto per metabolizzare il progressive metal raffinato che fa da spina dorsale al brano, ma come sempre l’eleganza delle linee vocali innalzano ne la qualità, ergendosi come appiglio solido utile a decifrare gradualmente la complessità degli arrangiamenti sofisticati.

Voto: 26/30

The Surgeon – Overkill

Si inizia con un giro di basso arrogante, alzato a cannone nel mix e dall’iconico sound ultra metallico. Poi entra la voce inacidita dagli anni di Bobby Blitz e ci sentiamo subito a casa. Il primo singolo tratto dall’album numero venti di casa Overkill – intitolato Scorched – ci ricorda quanto siano dei maestri indiscussi del thrash e garanzia di qualità, carisma e tanta cazzimma.

Voto: 28/30

The Wrong Time – Obituary

Il riff di chitarra è sempre quello. Il groove di batteria che innesca l’headbanging istantaneo pure. Il latrato da redneck della Florida di John Tardy anche, ma va bene così. Il ritorno degli Obies è inaspettatamente ispiratissimo e ha aperto l’annata nel migliore dei modi, con un singolo ed un album – The Dying of Everything da cui è tratto il brano in esame – tanto essenziale e morbosamente crudo quanto estremamente godibile e sostanzioso.

Voto: 30/30

A cura di Stefano Paparesta

Immagine in evidenza: screenshot dal video https://www.youtube.com/watch?v=XrsbfrFPATs

CAPODANNO: La nostra top 20

Il 2023 è ormai qui, e fra malinconia, ansia ed eccitazione per il nuovo anno – si spera senza un’altra pandemia possibilmente – MusiDams è pronto ad accompagnare il vostro conto alla rovescia.

10:35 – Tiësto feat. Tate McRae

Quando ormai sono passate ore dal countdown e dai trenini l’unica cosa che può ancora tenerti in piedi è una buona dose di musica elettronica: il dj olandese e la cantautrice canadese uniscono le forze per un brano che sicuramente dominerà le radio nell’anno che verrà.

Barbie Girl – Aqua

Un immancabile brano in qualsiasi festa che si rispetti e un must have in vista dell’uscita del film Barbie la prossima estate. Diffidate di chi non canta «I’m a barbie girl, in the barbie world / life in plastic, it’s fantastic» con la mano sul cuore.

Cuff It – Beyoncé

Il secondo singolo estratto dall’album Renaissance è un’esplosione di luci stroboscopiche, stelle e navicelle spaziali: inseritelo nelle vostre playlist di Capodanno e vi assicuriamo che non ci sarà una persona seduta nella sala.

Dancing Machine – Jackson 5

La leggenda narra che il momento più topico sulla pista da ballo sia quando il più intraprendente decide di lanciarsi con il famigerato robot: non c’è canzone migliore per eseguire la famosa street dance se non quella che ha contribuito a popolarizzarla.

Let’s Groove – Earth, Wind & Fire

C’è una serata migliore del 31 dicembre per lasciarsi andare sulle note delle hit del passato? Poco importa se hai sentito questa canzone all’alba degli anni ‘80 o se l’hai scoperta l’altro ieri su TikTok, il groove della leggendaria formazione di Chicago farà sempre il suo sporco lavoro.

A cura di Giulia Barge

DESPECHÁ – Rosalía

Con questo brano Rosalía lancia un messaggio forte e chiaro: non vale la pena essere tristi per persone che non lo meritano, bisogna essere felici e godersi la vita. Decisamente il brano migliore per affrontare il nuovo anno con le vibes giuste.

Firework – Katy Perry

Dal 2010 a questa parte, Katy Perry canta l’inno di chi è timido e insicuro ma vorrebbe soltanto esplodere come i fuochi d’artificio. Capodanno segna sempre la possibilità di un nuovo inizio, e con esso la possibilità di riprendere in mano il proprio destino.

Mon Amour – Gigi d’Alessio

Il neomelodico potrà anche non piacere, ma Gigi d’Alessio rimane comunque il mito delle folle. Dopotutto non c’è nulla di meglio di un «Quando esta noche tramonta el sol, mon amour, mon amour» urlato a squarciagola.

Musica – Fly Project

Non è mai troppo tardi per tornare alle origini della vera musica dance degli anni 2000, non sono mai abbastanza le volte in cui urli “ommalleo simpallao” senza sapere effettivamente cosa la canzone stia dicendo. È tempo di riprendere questa tradizione.

Thoiry Remix – Achille Lauro, Boss Doms feat. Gemitaiz, Quentin40, Puritano

Anche chi non è un grande frequentatore delle discoteche sa che questo pezzo è talmente potente che lo cantano pure i sassi. E per il 2023 Achille Lauro è decisamente quello di cui abbiamo bisogno.

A cura di Ramona Bustiuc

Bad Habit – Steve Lacy

Se per molti Steve Lacy è una delle rivelazioni del 2022, il ventiquattrenne di Compton ha in realtà alle spalle già un EP da solista e numerosi singoli e album con la band The Internet. La sua “Bad Habits”, contenuta in Gemini Rights, è stata tra le canzoni più popolari su TikTok. Il brano parla di tutte le volte che facciamo un passo indietro ed evitiamo di prendere una decisione, direi proprio una brutta abitudine. Che il 2023 sia finalmente l’anno per recuperare tutte le occasioni perse?

Bloody Mary – Lady Gaga

Ritorniamo indietro di qualche anno, precisamente nel 2011. Dopo il successo di “Running Up That Hill” di Kate Bush con Stranger Things, questa volta è toccato alla Mother Monster che ha visto schizzare in Top Ten Spotify la sua “Bloody Mary”. Complice un video divenuto virale che l’accosta all’ormai celebre ballo di Mercoledì Addams, dell’omonima serie firmata Netflix. Un brano per far ballare tutti, anche la nonna.

Kill Bill – SZA

Sicuramente l’inizio del nuovo anno è l’occasione migliore per lasciarsi alle spalle una storia finita male. Ma come reagire alle foto del tuo ex insieme alla sua nuova ragazza durante le festività? Sza, come si evince dal testo della sua nuova canzone, non sembra che l’abbia presa molto bene. Ecco forse è meglio prenderla con filosofia e seguire il consiglio del suo terapista, «Got me a therapist to tell me there’s other men».

KI-KI – Yendry

A maggio, l’artista italo-dominicana è tornata con un nuovo singolo. Il brano parla di indipendenza e dell’importanza di dire di no per prendersi cura di sé. Una celebrazione alla vita per iniziare il nuovo anno con i migliori propositi. Il ritmo latino non vi terrà incollati alla sedia, ne sono certa.

T’Appartengo – Ambra Angiolini

Credo che non ci sia bisogno di presentazioni, in quanto è una delle canzoni italiane più amate, anche dalle nuove generazioni. Dopo 28 anni dalla sua pubblicazione, è bastata l’esibizione di Ambra ad X-Factor per far diventare il brano virale sui social. Un cult intramontabile da cantare a squarciagola mentre si aspetta l’inizio del nuovo anno.

A cura di Erika Musarò

Aria nuova – Fusaro

Anno nuovo, vit… ah no, aria nuova. Non ci sono molte cose da dire su questo brano, va ascoltato in assoluta contemplazione. In un momento propizio come Capodanno speriamo che questa canzone serva a far tornare qualcosa o qualcuno nella nostra vita. E nell’attesa che ci venga a trovare bussando alla porta, come suggerisce Fusaro stesso, ci facciamo travolgere da un pizzico di nostalgia.

È festa – PFM

Potrebbe essere la giustificazione per tutti i momenti scomodi della serata: hai bevuto un bicchiere di troppo e hai inviato molti messaggi imbarazzanti? Non preoccuparti, perché «Come sempre è una festa», e la PFM ha pensato anche a un testo facilissimo da cantare a prova di ubriacatura!

Giornata di merda – Ciliari

Ciliari traduce «Smile, it’s a bad day, not a bad life» con questa canzone che ha un ritmo trascinante, di quelli che ti fanno venire voglia di ballare male e non pensare a niente. Capodanno è preceduto da giornate interminabili di visite dai parenti e delle loro domande scomode, così se anche tu ne hai abbastanza di questa giornata, premi play e scatenati perché «Come è arrivata se ne va». P.S. Buon proposito per l’anno nuovo: ascoltare questa canzone alla fine di ogni brutta giornata (chissà perché, sarà la prima del Wrapped 2023)!

Goo Goo Muck – The Cramps

Lo sappiamo, avete la home di TikTok invasa da questo balletto e vorreste farlo anche voi, ma non ne avete il coraggio. Quest’anno anziché il solito trenino di gruppo tipico di Capodanno fate partire questa canzone e coinvolgete chiunque sia con voi a farvi diventare virali. Chissà, magari farete nascere una nuova tradizione, scardinando il noioso trenino. (Per il balletto è ammessa anche “Bloody Mary” di Lady Gaga).

Valzer dei fiori − Pëtr Il’ič Čajkovskij

Ma poi, chi l’ha detto che Capodanno significhi solo spumante e scintille? Fare le persone un po’ radical chic può essere divertente. Quindi niente festa, solo un bel biglietto per il teatro (magari a Vienna) dove ascoltare questo brano imprescindibile per ogni concerto di Capodanno che si rispetti.

A cura di Alessia Sabetta