Sanremo 2024 − Le pagelle della serata cover

Tra problemi tecnici, borsettine scippate e pubblico in rivolta dopo i primi cinque posti si è conclusa la penultima serata sanremese. 

Sangiovanni e Aitana – Medley “Farfalle” e “Mariposas”

Aitana (molto brava) e l’arrangiamento orchestrale sono un tentativo di innalzare una canzone poco interessante. Ma non aiutano.

Voto: premio autostima 

Annalisa, La Rappresentante di Lista, Coro Artemia – “Sweet Dreams”

Bello l’incastro tra le diverse voci: la Rappresentante e le sue note acute, Annalisa con il tono graffiante, il coro che si dimostra una presenza piacevole e non eccessiva. Tutto si incastra bene, in una performance bella, potente e con una spinta fortissima. Annalisa risponde a chi continua a dire che è brava solo a fare brani per i lidi.

Voto: 27

Rose Villain e Gianna Nannini – Medley Gianna Nannini

Rose non inizia al meglio, si riprende, e le due insieme tentano un’armonizzazione che di armonico ha poco, per poi contagiare anche Gianna Nannini che dimostra difficoltà di intonazione. Il tutto termina con un “sei nell’animaaaaaaa” fin troppo urlato. Il pubblico nonostante ciò sembra apprezzare.

Voto: 18, ma con qualche lezione di canto in più

Gazzelle e Fulminacci – “Notte prima degli esami”

A parte un po’ di incertezza iniziale regalano un momento mistico − complici alcune armonizzazioni inaspettatamente ben riuscite − con l’Ariston illuminato dalle torce dei cellulari come se fossero davvero tutti riuniti fuori dai cancelli della scuola la notte prima degli esami. I due sono stati bravi in fin dei conti.

Voto: 23

Thr Kolors e Umberto Tozzi – Medley Umberto Tozzi

Umberto Tozzi intermezzato da Italodisco perché la persecuzione fino al mese scorso non ci bastava.

Voto: 22

Alfa e Roberto Vecchioni – “Sogna ragazzo sogna”

Sembra strano sentire Alfa cantare qualcosa che non sia una canzonetta per TikTok e infatti, dopo un iniziale annebbiamento accanto a Vecchioni, si riprende la scena con la strofa inedita dimostrando di potersi dedicare a qualcosa di più interessante di una canzone che inizia con “Yoo-hoo”.

Voto: 23

Bnkr44 e Pino D’angiò – “Ma quale idea”

Iniziano col botto intonatissimi con l’accompagnamento al pianoforte: basterebbe già così. Non fosse che regalano una performance leggera e divertente senza prendersi veramente sul serio (marchio di fabbrica del collettivo). La base musicale originale, con innesti testuali inediti che non sembrano fuori posto, aggiungono il tocco in più. E quindi se la sono giocata benissimo, bravi! 

Voto: 28

Irama e Riccardo Cocciante – “Quando finisce un amore”

Irama è una comparsa rispetto a Cocciante, che lo annichilisce del tutto. La canzone è tra i pilastri della musica italiana, ma l’esibizione ha il sapore di un compitino in cui Irama non eccelle

Voto: 18

Fiorella Mannoia e Francesco Gabbani – Medley “Che sia benedetta” e “Occidentali’s karma”

Almeno si sono divertiti, contenti loro.

Voto: 19

Santi Francesi e Skin – “Hallelujah”

Hallelujah rischia di risultare banale, vista la ridondanza con cui viene proposta. Ma Skin è bravissima e anche Alessandro De Santis sfoggia tutte le sue doti canore. Partono con una bella spinta e crescono d’intensità, fino a un momento di stacco che all’inizio ha un impatto un po’ strano. Ma tutto sommato sono potenti.

Voto: 26

Ricchi e Poveri e Paola & Chiara – Medley “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria”

Che succede se le regine del trash di Sanremo 2023 incontrano i reali del trash Sanremo 2024? Qualcosa di talmente tanto caotico che Grignani e Arisa, l’anno scorso, in confronto sono stati dei pivelli. 

Voto: Angela rivelaci la ricetta dell’allegria

Ghali e Ratchopper – Medley dal titolo “Italiano Vero”

Il tentativo di provocazione è evidente, però sembra manchi qualcosa e infatti è un po’ sottotono. Tuttavia, Ghali sta sfruttando il palco del Festivàl per fare politica con la sua arte e bisogna dargliene atto.

Voto: 24

Clara, Ivana Spagna, Coro Voci Bianche – “Il cerchio della vita”

Togliere la parte in lingua zulu dal cerchio della vita è come togliere il soffritto dal ragù.  Un po’ insipida.

Voto: 20

Bertè e Venerus – “Ragazzo mio”

Venerus è tra le figure più interessanti del panorama indie/alternative: lo dimostrano gli esperimenti con le cover di Battisti che ha proposto nel corso dell’ultimo tour e la produzione inedita. Piazzarlo sul palco solo per fare l’accompagnamento chitarristico è un grandissimo spreco. Peccato per l’occasione ghiottissima di cui siamo stati privati.

Voto: le aspettative erano troppo alte

Geolier, Guè, Gigi D’Alessio, Luchè – Medley dal titolo “Strade”

Un mix di strade un po’ sgarrupate in un’esibizione studiata per rimanere sobria. Ma piazzare Gigi D’Alessio non è propriamente la scelta più sobria.

Voto: 18 per la simpatia

Angelina Mango e Quartetto d’archi dell’orchestra di Roma – “La rondine”

Angelina Mango decide di dare il tutto per tutto e fa versare le lacrime ai presenti e non solo. Si preannunciava una performance commovente, ma nessuno se l’aspettava così tanto da lasciare attoniti.

Voto: cosa le si può dire?

Alessandra Amoroso e Boomdabash – Medley 

Alessandrina cara hai aperto con un frammento soul e con la voce graffiante con cui potresti fare faville, ma poi hai deciso di trasformare l’Ariston in un lido di Gallipoli a metà agosto per un momento di celebrazione salentina. Tutto condito con il pathos di un arrangiamento degno del premio oscar per la miglior colonna sonora. 

Voto: premio Salentu intra lu core 

Dargen D’Amico e Belnova Orchestra – Omaggio a Ennio Morricone

Nonostante le dissonanze del pianoforte e dei violini, l’attenzione si focalizza sulle parole del testo e neanche Dargen perde l’occasione di farsi portavoce di messaggi sociali.

Voto: 23

Mahmood e Tenores de Bitti – “Come è profondo il mare”

Mahmood sa di essere bravo e non perde occasione per dimostrarlo. Alla fine però, passa in sordina.

Voto: sei il primo della classe e lo sai

Mr.Rain e Gemelli diversi – “Mary”

Stava andando tutto bene finchè Mr. Rain non ha iniziato a cantare “Supereroi”.

Voto: 18 politico

Negramaro e Malika Ayane – “La canzone del sole”

Sangiorgi e Malika inscenano la storia di due ragazzini alla prima cotta, che si sfiorano e si scambiano sguardi con gli occhi a cuoricino mentre lui le dedica “le bionde trecce” che quando hai 13 anni fa sempre figo.

Voto: premio saggio dell’oratorio

Emma Marrone e Bresh – Medley Tiziano Ferro

Se c’è Tiziano Ferro il momento karaoke parte spontaneamente, quindi sarebbe stato difficile fare male. In più Emma funziona bene con i trapperini. Comunque l’esibizione passa un po’ inosservata.

Voto: 19

Il Volo e Steff Burns – “Who wants to live forever”

Solo a Il Volo poteva venire in mente di interpretare i Queen in chiave lirico-pop. Il motivo rimarrà per sempre sconosciuto.

Voto: tutto bene da lassù, Freddie?

Diodato e Jack Savoretti – “Amore che vieni, amore che vai”

De Andrè è sempre molto rischioso, ma i due si destreggiano bene in una cover che non è niente male.

Voto: 23

La Sad e Donatella Rettore – “Lamette”

Loro hanno detto «non deve avere senso, deve solo sembrare un casino», anche se Donatella Rettore a stento si regge in piedi e continua a urlare nelle sue interazioni con Amadeus.

Voto: 20

Il Tre e Fabrizio Moro – Medley Fabrizio Moro

C’è davvero bisogno di dire qualcosa sull’ennesima esibizione di Fabrizio Moro che canta Fabrizio Moro?

Voto: ci vediamo la prossima edizione

Big Mama, Gaia, Sissi, La Niña – “Lady Marmelade”

Il quartetto femminile da uno scossone da torpore portando sul palco tutto il girl power, slay, sorellanza di cui c’è bisogno. Per fortuna, anche.

Voto: 25

Maninni ed Ermal Meta – “Non mi avete fatto niente”

Vedi Fabrizio Moro, con una piccola variazione: se i bidoni fossero stati microfonati avrebbero fatto la differenza.

Voto: ci vediamo la prossima edizione

Fred De Palma ed Eiffel 65 – Medley Eiffel 65

Arrangiamento orchestrale, dance pop, freestyle e autotune creano un marmellone di cose che sembra addirittura piacevole alla quarta serata in cui ci costringiamo a questo supplizio (un po’ masochista, ma Sanremo è Sanremo). In condizioni normali non reggeremmo neanche dopo le prime quattro battute. In più loro si improvvisano animatori della casa di riposo cercando di dare una svegliata al pubblico.

Voto: ma che bravi questi animatori!

Renga e Nek – Medley di Renga e Nek

Questa notte è stato definito l’ottavo peccato capitale: Renga e Nek che si autocelebrano cantando i loro successi. Come se non bastasse, alla fine dell’esibizione mettono su un teatrino che dovrebbe far ridere. E invece fa solo sperare che tutto finisca in fretta.

Voto: premio egoriferiti

a cura di Alessia Sabetta

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