Club To Club 2019

Si conferma come fermo punto di rifermento della scena musicale avant-pop torinese e non, al suo diciannovesimo compleanno, questa nuova edizione del Club to Club “La luce al buio”, che, ricalcando le parole del direttore artistico Sergio Ricciardone, quest’anno più di altri vuole riaffermare la sua caratteristica internazionalità e dimostrare una rinnovata attenzione ai temi socio-politici più caldi del momento.

Dal Kenya agli Stati Uniti, dalla Palestina al Giappone, i cento artisti ospiti del Club to Club 2019 portano cultura, dialogo e , soprattutto, musica nei luoghi più rappresentativi delle molteplici anime della città di Torino: dal cuore barocco della Reggia di Venaria Reale, alla modernità di Lingotto Fiere, che vedrà esibirsi, tra gli altri, Issam, giovane trapper marocchino, Sophie, Kelsey Lu e un misterioso artista a sorpresa, fino a Porta Palazzo, passando per le OGR che dalla loro nascita, due anni fa, vedono la fruttuosa collaborazione tra il loro giovane direttore artistico Nicola Ricciardi e lo stesso Ricciardone.

L’anima politica dell’edizione 2019 del Club to Club emerge fin dal primo evento in programma proprio alle OGR: il rapper britannico Slowthai, che attraverso la sua musica, porta avanti una feroce opposizione alla Brexit, apre il dibattito sul tema proprio mercoledì 30 ottobre, ad un giorno dalla data prevista per l’uscita del Regno Unito dall’Europa.

Slowthai al Glastonbury Festival, 2019

Romy Madley Croft (XX) è solo uno dei grandi nomi della variegata lineup che aspetta il pubblico del Club to Club: il synth pop degli statunitensi Chromatics incontra lo sperimentalismo tra l’elettronica e l’indie del duo al femminile Let’s Eat Grandma e ancora James Blake, Battles, Black Midi, The Comet Is Coming e molti altri.

I Chromatics live a Austin (TX) nel 2013

Non solo la sopracitata Brexit ma anche gender equality, internazionalità e ambiente sono alcuni dei temi affrontati da questa nuova edizione del Club to Club sempre all’insegna della musica, dell’incontro e lo scambio culturale e della voglia di raccontare Torino, anche ai torinesi stessi.

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