La Sonnambula al Teatro Regio

Mercoledì 10 aprile debutta al Teatro Regio la Sonnambula, nono appuntamento della stagione 2018-2019 del teatro. La regia del melodramma belliniano è firmata da Mauro Avogadro, figura nota per la lunga collaborazione con Luca Ronconi, che ripropone l’opera dopo il suo esordio del 1999.

La sonnambula, capolavoro del compositore Catanese Vincenzo Bellini noto anche per le celebri opere Norma e I puritani è tratto dal ballet-pantomime di Eugene Scribe. L’opera porta in scena il dramma di Amina, orfanella promessa sposa di Elvino che, a causa di un malinteso legato al suo stato di sonnambulismo viene sorpresa nella stanza dove alberga il conte Rodolfo. La scoperta del presunto tradimento porta il promesso sposo ad annullare il fidanzamento e a trovare consolazione in Lisa, contendente invidiosa della giovane. Sarà grazie alla molinara Teresa, attenta nello scoprire il fazzoletto di Lisa nella camera di Rodolfo, e al conte stesso, giunto a spiegare ai paesani del villaggio la condizione di sonnambulismo, che Amina riuscirà a redimersi e ricongiungersi con l’amato.

L’orchestra e il coro del Teatro Regio, diretti da Renato Balsadonna, presentano una lettura dell’opera fedele ai caratteri lirico-melodici del compositore; ciò si evidenzia maggiormente nel romantico duetto tra Amina ed Elvino e nelle arie dei principali personaggi.

La struttura scenografica gioca principalmente con la tridimensionalità prospettica, che trae vantaggio narrativo dal prato inclinato in fondo alla scena. Il fondale viene sfruttato soprattutto per creare due spazi scenici dove ambientare la vicenda: lo spazio interno, centro dell’azione, e quello esterno, usato per presentare l’arrivo dei personaggi e l’errare della sonnambula.

In scena il soprano russo Ekaterina Sadovnikova interpreta il personaggio di Amina, il quale porta le sue doti da soprano lirico leggero a trovare piena espressione nel repertorio belcantistico di Bellini: le competenze liriche della cantante si intravedono soprattutto nelle sue arie e nei duetti con Elvino e Rodolfo. Il tenore Antonio Siragusa, interprete del personaggio di Elvino, offre una versione del giovane amante carica di impeto (rappresentata dalla sua potenza vocale). La veemenza e la sicurezza del promesso sposo entrano in crisi con l’arrivo di Rodolfo, portato in scena dal basso-baritono Nicola Ulivieri con un’eccellente abilità vocale. A ricoprire un altro ruolo fondamentale nell’opera è il coro, dominante nella componente scenica come in quella vocale, che enfatizza lo sviluppo della vicenda tanto nei momenti positivi quanto in quelli drammatici.

Verso il finale dell’opera l’aria di Amina, cantata durante il suo stato di sonnambulismo, non solo ricopre il ruolo di pietra miliare della drammaturgia musicale, ma rappresenta una tenera e funzionale dichiarazione d’amore, che la aiuterà a ritornare finalmente nelle braccia del suo promesso sposo.


Il tema del sonnambulismo, specifico, e per lo più sconosciuto all’epoca, si collega nella drammaturgia belliniana a quello dell’amore, che sovrasta ogni pregiudizio ed ignoranza per trionfare nel gran finale dell’opera.

La Sonnambula

  • di Vincenzo Bellini
  • Direttore d’orchestra: Renato Balsadonna
  • Regia: Mauro Avogadro
  • Scene: Giacomo Andrico
  • Costumi: Giovanna Buzzi
  • Luci: Andrea Anfossi
  • Regista collaboratore: Ola Cavagna
  • Movimenti mimici: Anna Maria Bruzzese
  • Assistente ai costumi: Maria Antonietta Lucarelli
  • Interpreti principali: Ekaterina Sadovnikova/Hasmik Torosyan (Amina); Antonino Siragusa/Pietro Adaini (Elvino); Nicola Ulivieri/Riccardo Fassi (Rodolfo); Daniela Cappiello/Ashley Milanese (Lisa); Nicole Brandolino (Teresa); Gabriele Ribis (Alessio); Alejandro Escobar/Vito Martino (Un notaro)
  • Orchestra e Coro del Teatro Regio
  • Maestro del coro: Andrea Secchi

A cura di Lukrecia Vila e Alessandro Petrillo

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