Archivi tag: Ariete

SANREMO 2023 – Le pagelle della prima serata

“L’Italia è una Repubblica democratica fondata su Sanremo”: mai frase fu più appropriata, considerando soprattutto che la 73° edizione del Festival di Sanremo è stata inaugurata dalla presenza in teatro del Sergio Mattarella Nazionale. Tra siparietti cringe, omaggi alle vecchie glorie e pedate alle rose abbiamo finalmente ascoltato le prime quattordici canzoni in gara.

Anna Oxa – Sali (Canto Dell’Anima)

La voce sorgente della musica italiana porta un brano dall’orchestrazione potente e un testo all’insegna del new age e della spiritualità. La vocalità risulta un po’ ostica e lascia spiazzati al primo ascolto, ma si presta facilmente all’arte del meme.

Voto: 24/30

gIANMARIA – Mostro

Il cantante si fa un esame di coscienza pensando a tutto ciò che ha trascurato inseguendo il successo: suddetto esame sarebbe stato più appropriato farlo prima di decidere di portare questa canzone in gara.

Voto: 20/30

Mr. Rain – Supereroi

Testo sulla salute mentale che, per quanto carino, è composto da frasi trite e ritrite; la performance si distingue per la presenza del coro di bambini, che può risultare estremamente commovente come estremamente indigesto.

Voto: 23/30

Marco Mengoni – Due Vite

Super favorito per la vittoria, la performance di Mengoni al momento non smentisce il pronostico. Il cantante ritorna a Sanremo con un brano diverso dalla sua discografia e vocalmente impegnativo: più che un caffè con il limone consigliamo un buon tè caldo.

Voto: 28/30

Ariete – Mare Di Guai

Una prima performance decisamente sottotono per Ariete che richiede un secondo ascolto senza le stecche: al momento, né carne né pesce. Congratulazioni per aver lasciato il berretto in camerino (forse in onore del Fantasanremo).

Voto: 22/30

Ultimo – Alba

Ultimo fa Ultimo, anche se questa volta si improvvisa mimo piuttosto che pianista. La canzone, indubbiamente difficile da cantare, lascia come previsto la sensazione di già sentito.

Voto: 21/30

Coma_Cose – L’Addio

Freschi vincitori del premio Lunezia, i Coma_Cose tornano con un brano intimo ma poco entusiasmante. Carina la rappresentazione della loro crisi personale sul palco e complimenti per aver scansato l'”effetto smielato”.

Voto: 23/30

Elodie – Due

Continua la successione di singoli orecchiabili e grintosi: difficile apprezzare brani di questo genere al primo ascolto live, ma Elodie porta a casa il risultato. Menzione di onore per il giubbottino piumato che avrebbe potuto fare la fine della celebre vestaglia di Achille Lauro.

Voto: 26/30

Leo Gassmann – Terzo Cuore

Canzone in pieno stile Pinguini Tattici Nucleari – testo di Riccardo Zanotti e Gassmann, musica di Riccardo Zanotti, Giorgio Presenti e Marco Paganelli -, senza infamia né lode: Gassmann esegue il compitino ma rimane nella basic zone, e la sua partecipazione a Sanremo 73 difficilmente verrà ricordata.

Voto: 22/30

Cugini di Campagna – Lettera 22

Il debutto della nemesi dei Maneskin a Sanremo arriva con una canzone che porta la firma de La Rappresentante di Lista. Le tutine di pailettes e le zeppe prevalgono sulla canzone, che non brilla così come i loro outfit.

Voto: 20/30

Gianluca Grignani – Quando Ti Manca Il Fiato

L’esecuzione purtroppo non ha reso giustizia ad un brano con un bel testo e una bella musica, nonché rappresentativo di un’importante ritorno in gara per Grignani. Necessita di un secondo ascolto, sperando che nella versione in studio si capiscano le parole.

Voto: 19/30

Olly – Polvere

Una bella sorpresa a mezzanotte e mezza passata, con un ritmo coinvolgente e che potrebbe farsi strada nelle radio. Da tenere d’occhio.

Voto: 26/30

Colla Zio – Non Mi Va

La band milanese è la quota “gruppo scanzonato e caciarone” di quest’anno e come il loro predecessore hanno il merito di risvegliare un po’ il pubblico. Entro la finale potremmo avere il ritornello fisso nella nostra testa.

Voto: 24/30

Mara Sattei – Duemilaminuti

Ottima performance vocale della Sattei, con un controllo del respiro che farebbe invidia anche a Kate Winslet sul set di Avatar: The Way Of Water. Bello anche il testo scritto da Damiano David. Sarà una delle sorprese del rush finale?

Voto: 26/30

A cura di Giulia Barge

Ariete al Flowers Festival, un elogio all’adolescenza

Iniziato il 29 Giugno, il Flowers Festival 2022 si è concluso il 16 luglio 2022 con il concerto della cantautrice Ariete, che si è raccontata sul palco in modo semplice e spontaneo. 

Con Specchio Tour 2022 Ariete è già al suo secondo tour a soli vent’anni d’età. La giovane cantautrice ha avviato la sua carriera negli anni della pandemia, e in poco tempo le sue canzoni di carattere intimo hanno fatto il giro di tutta Italia; indubbiamente la sua fama è figlia dei social network: su TikTok vanta 514.7K di followers e negli anni è stata capace di costruire un ottimo dialogo con i suoi fan. 

Dalla pagina Facebook del Flowers Festival, foto di Fabio Marchiaro

La platea è gremita di ragazzi, pronti a riprendere con il cellulare il suo arrivo sul palco. Dopo una lunga attesa ecco comparire Ariete (pseudonimo di Arianna Del Giaccio) vestita con una salopette di jeans e un cappellino arancione. Emerge subito la personalità trasparente e priva di ambiguità della cantautrice: caschetto nero, identità gender fluid e voce inconfondibile. Ad aprire il concerto è il brano “L’ultima notte”, cantata e suonata con la chitarra elettrica dalla stessa Ariete, mentre per i pezzi successivi viene raggiunta da Emanuele Fragolini alla batteria, Jacopo Antonini al basso e alle tastiere, e Alessandro Cosentino alle chitarre.

Durante tutto il concerto i fan lanciano e regalano ad Ariete in segno di affetto i più disparati oggetti, tra cui un reggiseno con all’interno delle sigarette, una bandiera della pace, delle ciabatte a forma di unicorno… tutte cose che la cantante userà sul palco durante la sua performance. Ariete si dimostra molto gentile verso tutti, reagendo a ciò che succede con una grande ironia e leggerezza. 

Foto di Fabio Marchiaro

A circa metà concerto arriva l’evento più atteso dai fan: come è tradizione nei suoi concerti, Ariete sceglie due persone dal pubblico che abbiano qualcosa di importante da dire, a cui tengano particolarmente, dandogli la possibilità di salire sul palcoscenico. La cantautrice prima suona una versione acustica di “Venerdì” e poi dà la parola a Sara e a Sofia. La prima fa un appello per chi soffre di autolesionismo, e condividendo la sua esperienza, sprona a perseguire il proprio benessere mentale, mentre la seconda celebra l’anniversario di due amici, leggendo la loro storia d’amore. Il pubblico ascolta partecipe e la cantante è in grado di fare da mediatrice, in modo che non sia pura esibizione del dolore, ma piuttosto racconto e condivisione. 

Dalla pagina Facebook del Flowers Festival, foto di Lorenzo De Matteo

Uno dei momenti più emozionanti di tutto il concerto è l’esecuzione di “Spifferi”: da sola sul palco, Ariete canta accompagnandosi al piano, e il pubblico, con tutte le luci accese e alzate al cielo, si emoziona e canta il brano con le lacrime agli occhi.

A un primo ascolto potrebbe trasparire dai testi di Ariete una sorta di ingenuità, ma dietro cui c’è anche una grande consapevolezza. Per quanto le sue canzoni sembrino avere poco a che fare con una vera e propria scrittura musicale, ma risultino piuttosto essere dei flussi di coscienza confidenziale accompagnati dalla musica, bisogna riconoscere il grande talento dell’artista che, sostenuta da tutto il suo team, è in grado di far vivere ai fan un concerto in cui si possano sentire a casa; concetto perfettamente espresso dalla frase «Le mie braccia sono il posto in cui potrai ripararti, in cui potrai ripararti» del brano “Cicatrici” scritto in collaborazione con Madame, con cui Ariete chiude il concerto.

Dalla pagina Facebook del Flowers Festival

Non ci poteva essere dunque titolo più azzeccato per il primo album della cantante, Specchio, uscito 25 febbraio 2022 con l’etichetta Bomba Dischi: una generazione si è riflessa nei suoi testi, e in ciò va ricercata senz’altro la radice del successo di Ariete. La musica ha aiutato lei e ora, a specchio, aiuta i suoi fan. Le sue canzoni si trasformano in uno strumento per affrontare le montagne russe e le insicurezze tipiche dell’adolescenza, diventando per i giovani ragazzi un modello a cui fare riferimento. 

A cura di Stefania Morra