Tutti gli articoli di Giulia Barge

_resetfestival: il talk sulla sostenibilità ambientale negli eventi

Uno degli argomenti più discussi durante l’estate 2022 è stato indubbiamente il rapporto tra gli eventi musicali più importanti della stagione e l’impatto ambientale. La conversazione è stata incoraggiata soprattutto dalle polemiche nate intorno al Jova Beach Party, tour estivo di Jovanotti che aveva come location gli arenili di varie città balneari: è in questo contesto di maggiore coscienza sulla problematica che il _resetfestival ha organizzato l’incontro “La sostenibilità ambientale negli eventi” in collaborazione con il CdS EACT del Dipartimento di Economia e Statistica dell’Università di Torino, seguito da un laboratorio curato da Antonio Vita, funzionario della sezione Igiene Urbana e Ciclo dei Rifiuti per il comune di Torino.

Il talk, che ha avuto luogo al campus Luigi Einaudi, è stato brevemente introdotto da Daniele Citriniti, organizzatore e fondatore del festival, ed è proseguito con la presentazione della tesi del 2018 “Change The Music” – misure per la sostenibilità dei festival musicali realizzata da Antonio Vita, che si è chiesto come il settore creativo potesse contribuire positivamente allo sviluppo di città e comunità sostenibili. Sono stati mostrati alcuni casi studio che trattavano importanti festival europei come Glastonbury e diverse tipologie di festival italiani fra cui il TOdays; il focus principale della ricerca era la mobilità e la ricerca di alternative più sostenibili per raggiungere gli eventi come il car sharing, il bike sharing e le navette.

Foto: Marzia Benigna

Successivamente è intervenuto Aldo Blandino, uno dei responsabili dell’area ambiente del comune di Torino, che ha parlato dell’impegno della città soprattutto in termini di questione ambientale e transizione ecologica, portando come esempio l’organizzazione di MITO Settembre Musica 2020 e gli accorgimenti presi per ridurre l’impatto ambientale del festival. Hanno poi preso la parola i professori Enrico Bertacchini e Vito Frontuto, che hanno sottolineato la necessità di trovare soluzioni che possano funzionare oltre il medio periodo e l’importanza di elaborare politiche culturali che educhino la popolazione sul cambiamento climatico.

Il talk si è concluso con l’intervento di Dino Lupelli, general director di Music Innovation Hub, che ha raccontato la sua esperienza nella progettazione del Back to the Future Live Tour di Elisa e delle decisioni prese per realizzare una serie di concerti che avesse il minor impatto ambientale possibile: tra queste la scelta di svolgere una delle tappe di giorno, la valorizzazione di spazi già esistenti e la realizzazione di attività di sensibilizzazione sul tema per il pubblico.

Foto: Marzia Benigna

Una volta terminata la conferenza è stato organizzato una sorta di laboratorio, coinvolgendo i presenti in una sessione di brainstorming al fine di trovare soluzioni integrabili all’organizzazione di un evento musicale per renderlo più sostenibile ed idee per incoraggiare chi frequenta i concerti ad assumere comportamenti più rispettosi dell’ambiente: tra gli espedienti pensati quello di realizzare stand con tutoriali per realizzare prodotti fai da te attraverso il riciclo, l’idea di donare una parte dei soldi del biglietto ad un’associazione per la tutela dell’ambiente e l’inserimento di maggiori accorgimenti per la raccolta differenziata nella venue. Decisamente, quello del _reset, un festival costruito e popolato da persone coscienti del mondo in cui vivono.

A cura di Giulia Barge

MITO per la Città 2022: la musica come cura delle sofferenze

Il 5 settembre è stata presentata al Distretto Sociale Barolo la quattordicesima edizione di MITO per la Città, rassegna legata al festival principale che è stato inaugurato la sera stessa con lo spettacolo Luci Immaginarie. Alla conferenza hanno preso parte il direttore artistico del festival Nicola Campogrande, la consigliera del Distretto Sociale Barolo Anna Maria Poggi e l’Assessora alla Cultura Rosanna Purchia, che ha sottolineato quanto la musica sia importante per alleviare le nostre sofferenze; questo concetto è stato ripreso anche nei brevi interventi effettuati dai presidenti degli enti partner del festival (Intesa Sanpaolo, Iren, Fondazione CRT e la charity partnership con l’Istituto di Candiolo per la ricerca al cancro).

Dopo una breve visita all’Ufficio della Pastorale Migranti e all’Istituto Figlie di Gesù Buon Pastore la conferenza ha avuto inizio. Inizialmente si è discusso degli obbiettivi principali di MITO per la Città: la normalizzazione dell’uso della musica nelle discipline mediche, promossa anche da un lavoro di collaborazione con i medici di base della regione, la presentazione di esibizioni musicali come momento di collettività e comunicazione universale e la valorizzazione di giovani talenti.

Foto: Gianluca Platania

A suonare durante gli 85 appuntamenti musicali saranno gli allievi del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, gli allievi di Obiettivo Orchestra e due formazioni giovanili selezionate con il bando dell’Associazione Sistema Musica: i concerti dureranno circa mezz’ora e saranno realizzati da piccole formazioni.

Numerosi e significativi i luoghi in cui sentiremo suonare questi giovani talenti: dalle scuole primarie ai nidi e alle materne, dai centri di accoglienza a quelli di assistenza per chi soffre di patologie invalidanti, dagli ospedali alle residenze per anziani fino ad arrivare ai centri legati al sostegno per la salute mentale. Ci saranno appuntamenti speciali anche al Mercato Centrale, alle Gallerie d’Italia, al Castello Cavour di Santena, nelle sedi dei Musei Scolastici, alla casa Circondariale Lorusso e Cotugno e all’Istituto di Candiolo IRCCS.

La conferenza è terminata con un’esibizione del duo di violini Başak e Irene, che prenderà parte a diversi appuntamenti della rassegna dal 19 al 23 settembre: le ragazze hanno eseguito il primo movimento dell’op. 57 di de Bériot, un movimento tratto dall’op. 5 di Boccherini e il primo movimento di K. 223 di Mozart, deliziando il pubblico con una performance che ha reso ancora più magica la cornice del Giardino della Magnolia.

Foto: Gianluca Platania

Per maggiori informazioni sulla rassegna, che durerà fino al 24 settembre, sui luoghi in cui si terranno gli appuntamenti e gli artisti che suoneranno è possibile consultare il sito di MITO per la Città: http://www.mitoperlacitta.it/.

Immagine in evidenza: Gianluca Platania

A cura di Giulia Barge

MITO Settembre Musica: presentata la sedicesima edizione del festival

Nella mattinata del 29 giugno è stata presentata al Museo della Radio e della Televisione Rai di Torino e in contemporanea agli studi Rai di Milano la sedicesima edizione di MITO Settembre Musica, che si terrà dal 5 al 24 settembre 2022. A presentare la programmazione i sindaci delle due città Stefano Lo Russo e Giuseppe Sala, i rispettivi assessori alla cultura Rosanna Purchia e Tommaso Sacchi, il direttore artistico Nicola Campogrande e la presidente Anna Gastel.

Durante la conferenza stampa si è data grande rilevanza al tema dell’edizione di quest’anno: la luce, una metafora per uscire dal buio della pandemia, una ripartenza per la musica e la cultura simboleggiata dal ritorno delle grandi orchestre, grandi assenti nelle ultime due edizioni a causa delle restrizioni sanitarie.

Il festival, in partnership con Intesa Sanpaolo, guarda al futuro e all’Europa. Il desiderio degli organizzatori, infatti, è di uscire dai confini italiani realizzando un collegamento con Lione; possibilità che verrà discussa nei prossimi mesi.

La Philarmonia Orchestra aprirà il festival con lo spettacolo Luci Immaginarie [credits: Mark Allan]

L’evento sarà inaugurato dalla Philarmonia Orchestra diretta da John Axelrod all’Auditorium Giovanni Agnelli del Lingotto e darà il via a due settimane in cui il pubblico potrà godere di composizioni eseguite per la prima volta dal vivo in Italia, nonché di contenuti eseguiti appositamente per il festival; ci saranno inoltre eventi dedicati ai più piccoli che godranno della partecipazione di Elio nelle vesti di voce recitante. Non mancheranno certo recital pianistici del grande repertorio svolti in location intime e che permetteranno di riscoprire le composizioni di artisti come Bach, Debussy, Čajkovskij, Chopin e Beethoven. Non meno importanti saranno i due appuntamenti in cui il Meta4 Quartet porterà in scena la storia e l’evoluzione del quartetto d’archi.

MITO Settembre Musica 2022 porterà a Torino anche il pianista Ivo Pogorelich che sentiremo nello spettacolo Luci Erranti, il tenore Ian Bostridge che proporrà Les Illuminations op. 18 di Benjamin Britten e Barbara Hannigan che nel concerto Luci Celesti ricoprirà il ruolo di direttrice d’orchestra e soprano. La chiusura del festival è invece affidata alla Mahler Chamber Orchestra e al pianista Leif Ove Andsnes, che omaggeranno Mozart con lo spettacolo Cristalli.

Pogorelich suonerà composizioni di Ravel, Mozart, Chopin e Schumann [credits: Pierre-Anthony Allard]

Tra i concerti più curiosi segnaliamo Luce Viola che vedrà come protagonista e solista la viola, Luci Bestiali dedicato ad Il carnevale degli animali di Camille Saint – Saëns e Animalia di Carlo Boccadoro, nuovissima opera inedita. Da non perdere l’evento organizzato per festeggiare i duecento anni di indipendenza del Brasile intitolato Luci Brasiliane, occasione in cui suoneranno la Neojiba Orchestra e la pianista Maria João Pires.

Sarà possibile seguire l’evento grazie alla cronaca di Rai Radio 3 e ad uno speciale che andrà in onda su Rai 5. Per maggiori informazioni sul festival, sui diversi appuntamenti e sulle sedi in cui si svolgeranno i concerti è possibile consultare il sito di MITO Settembre Musica: https://www.mitosettembremusica.it/it/programma/calendario/torino/2022.

Immagine in evidenza: Gianluca Platania

A cura di Giulia Barge

Il Future Nostalgia Tour di Dua Lipa arriva all’Unipol Arena

In seguito a due anni di rinvii causati dalla pandemia, Dua Lipa è finalmente approdata in Italia con il suo Future Nostalgia Tour: dopo le due tappe sold out di Milano, la cantante ha concluso la sua permanenza italiana all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno il 28 maggio. La grande attesa per l’evento era già intuibile dalla quantità di fan accampati davanti al palazzetto sin dalle prime ore del mattino, con l’obiettivo di accaparrarsi i migliori posti sotto al palco.

Ad aprire il concerto ci ha pensato Griff, giovane artista britannica che trascina il pubblico e lo coinvolge proiettando il testo delle sue canzoni sul mega schermo e facendo intonare all’arena “I Wanna Dance With Somebody” di Whitney Houston.

Alle 21, dopo un breve video di introduzione per scaldare gli spettatori, le note di “Physical” rimbombano nel palazzetto e Dua Lipa sale sul palco, accolta da un caloroso boato: inizia così un’ora e mezza di performance in cui si susseguono canzoni tratte dall’ultimo album Future Nostalgia, vecchie hit e collaborazioni con Calvin Harris, Silk City ed Elton John, che duetta “virtualmente” con la cantante su “Cold Heart”.

Dua Lipa è instancabile: canta e balla senza fermarsi, se non per i cambi d’abito e per salutare i fan accalcati nell’arena, che ricambiano con grande affetto ed energia nonostante le ore passate in coda sotto la pioggia. Gli spettatori cantano dall’inizio alla fine anche i brani meno noti dal grande pubblico e intonano “Sei bellissima”, facendo ampiamente sorridere la popstar britannica.

Il concerto ha tutti gli ingredienti dei grandi eventi pop degli ultimi anni: coreografie arricchite da oggetti di scena come sedie e ombrelli, una passerella da cui Dua Lipa ammicca e saluta il pubblico, una piattaforma che sale sulle teste degli spettatori durante l’esibizione di “Levitating” e momenti più intimi come l’esibizione di “Cold Heart” in cui tutta l’arena accende i flash dei propri telefoni mentre i ballerini portano sul palco una bandiera LGBTQ+.

Credits: https://twitter.com/xhungryforart/status/1530817692449505280?t=_hfgXJ711rCpxBU6_s56WQ&s=19

Lo spettacolo termina con “Don’t Start Now”, cantata con trasporto da tutto il pubblico che quasi copre la voce di Dua Lipa e che viene chiusa da un’esplosione di coriandoli: si conclude così una serata indimenticabile, che conferma il carisma e la presenza scenica dell’artista e consolida la sua posizione come uno dei nomi più importanti e richiesti della scena musicale odierna.

Immagine in evidenza: Dimitra Kanaki (https://www.instagram.com/p/CeI-PdwuD22/?igshid=YmMyMTA2M2Y=)

a cura di Giulia Barge