“Non siete emozionati di partecipare al penultimo concerto della storia dell’umanità?”
La domanda è stata posta al pubblico riunitosi il 25 ottobre al Teatro Vittoria per ascoltare il Quintetto Bislacco: una platea partecipe e molto fortunata, visti gli effetti del decreto legge annunciato poche ore prima del concerto. Siamo infatti riusciti a goderci il pomeriggio appena in tempo, perché tutti gli appuntamenti dell’Unione Musicale tra il 26 ottobre e il 24 novembre sono stati rimandati a data da destinarsi.
Il 27 novembre si è esibito a Torino Ivo
Pogorelich, provocando nel più sabaudo di tutti i Conservatori un rimestìo
di interesse per il grande evento, corredato di sala stracolma, facce note di
critici e musicologi insigni e ingresso stipato di appassionati che tentavano
di accaparrarsi un posto all’ultimo minuto. Il programma copriva tre secoli di
storia della musica: il Settecento con la Suite
Inglese n. 3 di Bach;
l’Ottocento con la Sonata op. 22 di Beethoven,
la Barcarolle e il Preludio in do diesis minore op. 45 di Chopin; il Novecento con Gaspard de la nuit di Ravel.
La prossima del Teatro Regio
sarà una stagione particolarmente ricca. Ben diciassette titoli (un record) distribuiti
tra opere italiane, francesi, tedesche, balletti, musical, opere-non-opere, opere
celebri, opere meno celebri, persino una prima assoluta per l’Italia. E in
tutto ciò c’è pure qualche nome interessante, tra registi, cantanti e direttori
d’orchestra. C’è insomma di che farsi venire l’acquolina.
il blog degli studenti di Musica del Dams di Torino
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