Quando il gesto quotidiano si trasforma in sintesi di percussione, danza e acrobazia: introduzione all’esperienza-Stomp
Segna la settimana del 15 maggio il ritorno degli Stomp al Teatro Alfieri di Torino. A quasi trent’anni dall’ideazione ad opera di Luke Cresswell e Steve McNicholas, lo spettacolo di “puro ritmo urbano” può oggi vantare numerosi successi internazionali, nonché il coinvolgimento di 5 formazioni fisse.
Il sogno d’amore della giovane Madama Butterfly prende vita fin dalle prime note dell’ouverture, intonata dall’Orchestra del Teatro Regio di Torino e forte di una carica inaudita nell’interpretare la famosa partitura. A dirigerla è DanielOren, che torna nel teatro torinese per la stagione 2018-19, a più di vent’anni dal suo esordio.Continua la lettura di Madama Butterfly – La farfalla sospesa→
Un elisir di spirito è quello offerto dal secondo appuntamento della stagione lirica al Teatro Regio di Torino. L’Elisir d’amore risale al 1832, anno in cui il genio donizettiano incontra la penna del librettista Felice Romani. Secondo la leggenda, furono sufficienti sole due settimane per la realizzazione di quest’opera comica. La vicenda è quella di Nemorino, ingenuo contadino che, innamorato della spietata fittaiuola Adina, si rivolge al sedicente dottor Dulcamara per acquistare un filtro d’amore. Continua la lettura di L’Elisir d’amore tra tradizione e musical→
Divulgare la
musica contemporanea a un pubblico sempre più numeroso senza rinunciare all’alto
profilo artistico dei musicisti coinvolti e delle musiche proposte non è un’utopia.
Questa è la convinzione che ha messo in moto “Le strade del Suono” a Genova,
uno dei pochissimi festival (se differenziato dalle varie stagioni
concertistiche) in tutta Italia che si occupa esclusivamente di musica
contemporanea. Dal 2012 quella che era una piccola realtà locale, ingranditasi
di stagione in stagione con un trend inversamente
proporzionale alla generosità con cui vengono stanziati fondi alla cultura,
offre l’occasione ogni anno di scoprire quanto questi arcipelaghi sonori così
distanti da ciò che si trova comunemente nel mainstream musicale siano un luogo bello (un’eu-topia) da
“abitare”.
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