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Mobrici all’Hiroshima Mon Amour: il racconto del live

Lo scorso 5 maggio all’Hiroshima Mon Amour Mobrici ha presentato live il suo ultimo album Anche le scimmie cadono dagli alberi, pubblicato lo scorso novembre. Dopo essersi esibito in qualità di frontman dei Canova nei maggiori club italiani, il cantautore lombardo è ripartito in tour con il nuovo progetto solista.

Fin dal pomeriggio, davanti al locale si è radunata una schiera di fan che ha atteso sotto la pioggia l’apertura dei cancelli, pur di essere tra le prime file e godersi il concerto da sottopalco. Il pubblico – a maggioranza femminile – si è intrattenuto con l’opening di Leandro, cantautore siciliano trapiantato a Torino che ha presentato gli inediti dell’album in uscita questo mese.

Mobrici si presenta con un cappello a cilindro e la sua fedele chitarra acustica. Il set è spoglio, senza scenografie ed effetti, ma con un solo sfondo che emerge alle spalle dell’artista e a quelle dei musicisti: quattro cuori stilizzati in lacrime, che sembrano costituire una sorta di manifesto della sua poetica musicale. Ad attenderlo alla destra del palco c’è anche un pianoforte, che a tratti contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più intima.

©: Martina Caratozzolo

La tracklist è un susseguirsi dei brani dell’ultimo album e dei singoli più conosciuti – ed amati – dei Canova. La malinconia nell’aria è palpabile: la maggior parte del pubblico accorso al locale è infatti fan di vecchia data dell’indie rock della ex band del cantante, scioltasi nel 2020. Vedere in scaletta brani come “Manzarek”, “Threesome” e “14 sigarette” non può che riportare alla mente dei fan i ricordi legati ad un gruppo che ha intrapreso strade differenti.

©: Martina Caratozzolo

Il cantautore tra un brano e l’altro ne approfitta per interagire con il pubblico, creando simpatici siparietti con chi da sottopalco si scatena. Quando torna serio, rivela che ogni brano nasce da esperienze e storie sentimentali vissute personalmente; dunque, tutto ciò che scrive gli serve da sfogo per esorcizzare ciò che prova. Gli spettatori torinesi non sbagliano un colpo e cantano a squarciagola, guadagnandosi l’affetto del cantautore che afferma: «Per voi canto qualche brano in più, ma non ditelo ai fan delle altre città».

Il live si chiude con “Vita sociale”, uno dei brani più movimentati in scaletta. Mobrici saluta e il pubblico gli dedica un sentito applauso. L’Hiroshima si svuota timidamente: il passo lento con cui gli spettatori varcano l’uscita è il finale dal sapore agrodolce di una serata ricca di emozioni.

a cura di Martina Caratozzolo

Narratore Urbano presenta live la sua musica conscious RAP

Giovedì 28 aprile a sPAZIO211 si è tenuto il concerto di Narratore Urbano. Il suo live si è svolto durante una nuova serata organizzata dal locale che si ripeterà anche nei prossimi mesi chiamata Open Space: una rassegna che prevede le esibizioni di un cantautore, di una cantautrice e di una band.

Ad aprire il live ci pensa Rossana De Pace, la quale imbraccia la chitarra acustica e canta i suoi brani introspettivi e malinconici, creando una connessione con chi da sottopalco si rispecchia nelle parole dei testi. Successivamente è il turno di Pugni, che con la voce graffiata che lo contraddistingue unisce rabbia ed emotività durante la sua performance. Il cantautore, tra una canzone e l’altra, invita gli spettatori a partecipare a più live possibili – soprattutto di artisti emergenti – perché ci sono realtà del panorama torinese, spesso poco conosciute, che meriterebbero più attenzione.

Narratore Urbano sale sul palco con la sua Squier Jaguar elettrica e presenta al pubblico la sua musica conscious hip-hop, dimostrando di avere una scrittura matura e consapevole. I testi dei suoi brani riguardano tematiche sociali e politiche e sono in grado di smuovere una riflessione nell’ascoltatore. La tracklist del concerto spazia tra le tracce dell’ultima uscita discografica 2ANNI, raccolta dei singoli del cantautore usciti dal 2019, tra i quali i due che l’hanno lanciato: “1939” e “Zucchero Filato”.

Narratore Urbano [© Martina Caratozzolo]

Sul palco è accompagnato da Luca Abbrancati al basso, da Giorgia Capatti alla batteria eda Giovanni Bersani alle tastiere: una formazione che fin dalle prime note funziona e convince. Il flow vibrante, l’attitudine rock e la schiettezza del suo messaggio tradotto in musica fanno scatenare gli spettatori, che mostrano di aver dedicato numerosi ascolti ai suoi brani.

Narratore Urbano [© Martina Caratozzolo]

La penna del cantautore torinese ricorda lo stile di Rancore, di Murubutu e di Willie Peyote. La sua musica nasce dall’esigenza di raccontare ciò che accade nel mondo – dalla voglia di cambiamento alle contraddizioni della società in cui viviamo – con la speranza di invogliare in chi lo ascolta a creare un proprio pensiero critico e personale.

Il concerto si conclude con i ringraziamenti e con l’immancabile coro «Se non metti l’ultima, noi non ce ne andiamo», a conferma del successo della serata appena giunta al termine. Il pubblico esce dal locale visibilmente soddisfatto e appagato dal fatto che la stagione dei live è finalmente ricominciata.

A cura di Martina Caratozzolo

Blanco in concerto al teatro della concordia

Mercoledì 13 aprile 2022 si è svolta la prima delle due serate consecutive che hanno visto Blanco in concerto al Teatro della Concordia di Venaria Reale. I fortunati che sono riusciti ad acquistare il biglietto prima che tutte le date andassero sold out in pochi minuti sono arrivati in coda davanti al teatro sin dal mattino per poter occupare le prime file.

Poche settimane fa Riccardo Fabbriconi, in arte Blanco, è stato chiaro sui suoi profili social: il dresscode che dovrà seguire il pubblico per tutti i concerti del Blu Celeste Tour è bianco o nero.

Credits: https://www.instagram.com/p/Cb71x8cqhKk/

Il diciannovenne bresciano ha raccontato in musica la sua storia, portando sul palco la scenografia della sua cameretta, da dove tutto è partito quasi per gioco: dai primi singoli al rapido successo nazionale con quelle che sono state le hit dell’estate 2021, “Notti in bianco” e “Mi fai impazzire”, fino alla collaborazione con Mahmood, “Brividi”, canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2022 e con cui ha concluso la serata. Già prima dell’inizio del concerto i fan lo acclamavano emozionati intonando cori, per poi ballare e cantare a memoria i pezzi insieme allo stesso Blanco: i suoi ascoltatori sono giovani e hanno voglia di tornare a scatenarsi dopo due anni di epidemia mondiale.

È proprio in un periodo in cui non si poteva fruire di musica live che il cantante, classe 2003, è emerso, anche grazie ai suoi testi rivolti soprattutto a un pubblico in età adolescenziale: le sue canzoni – in particolare in “Notti in bianco” – sono un contrasto di malinconia – «Sopra quel balcone/ Ci ho passato l’estate/ E ho strappato mille pagine, baby/ Per descriver le tue lacrime» –  ed energia, soprattutto grazie a basi ritmate e ritmi incalzanti.

Blanco sa farsi amare dal proprio pubblico: durante il concerto si è avvicinato più volte a salutare le prime file, ha accolto qualche fan sul palco e si è buttato in mezzo alla folla.

Credits: https://www.instagram.com/p/Cb71x8cqhKk/

Al suo fianco era presente anche Michelangelo, produttore, polistrumentista e amico di Blanco, oltre che una figura determinante nel suo percorso: da subito i due hanno mostrato sul palco una forte intesa.

Nonostante la vittoria a Sanremo, la futura partecipazione all’Eurovision Song Contest – che quest’anno si svolgerà a Torino – e al grande successo, Blanco rimane un ragazzo semplice che ha conosciuto la fama rapidamente e in giovane età, per questo si è emozionato più volte a vedere la folla acclamarlo e cantare a squarciagola le sue canzoni.

Immagine in evidenza: https://www.instagram.com/p/CcIX3O-K-5d/

A cura di Laura Cagnassi

I Cara calma portano il rock a spazio 211: recensione DEL LIVE e videointervista

Sabato 2 aprile 2022 la rock band bresciana Cara Calma ha presentato il suo terzo album GOSSIP! a Spazio211. La tappa di Torino è stata la prima di un tour che li vedrà suonare anche a Bologna, Brescia, Roma e Milano.

I Cara Calma a Spazio211 (© Martina Caratozzolo)

Il gruppo ha radunato nel locale torinese un pubblico appassionato e carico per essere tornato ad un live senza posti a sedere, ma in piedi, dove si è cantato e ballato come ai vecchi tempi.

I fan, prima di prendere posto sottopalco, hanno rispettato il rito fatto di birra e chiacchiere sulla scaletta che si sarebbero apprestati ad ascoltare. Chi è arrivato in anticipo al locale non si è certo annoiato nell’attesa: in apertura ha infatti suonato il duo rock torinese The Unikorni, formato dal cantante e chitarrista Fabrizio Pan e dalla batterista Giorgia Capatti. Il sound sporco e distorto, la voce graffiata e i rumorosi colpi di batteria hanno scaldato gli spettatori, generando entusiasmo. I più attenti si sono segnati il nome del gruppo, promettendo di dedicargli qualche attento ascolto in memoria dei tempi in cui erano in fissa per il grunge.

Tra l’emozione generale, la band sale sul palco e il pubblico si avvicina. Le luci si tingono di fucsia per riprendere il colore del logo proiettato sul fondo: un bacio stilizzato smorzato da una zip, ovvero la copertina di GOSSIP!, uscito lo scorso 14 gennaio. Il concerto si apre con “Balla sui tetti”: l’invito perfetto per iniziare a scatenarsi. I fan dimostrano sin dal primo brano di aver dedicato all’ultimo lavoro dei Cara Calma ascolti su ascolti, in quanto cantano a squarciagola ogni parola delle tante canzoni presentate dal vivo in anteprima assoluta.

Il bassista Gianluca Molinari e il batterista Fabiano Bolzoni (© Martina Caratozzolo)

Nel corso del concerto sul palco salgono anche due ospiti del panorama torinese: Giorgieness e Claudio Lo Russo della band Atlante. La cantautrice e il frontman hanno portato la loro energia in due featuring vincenti, rispettivamente con le canzoni “Universo” e “Rodica”, tratte dal secondo album dei Cara Calma, Souvenir.

Uno dei momenti da ricordare è sicuramente quello in cui il chitarrista Cesare Madrigali abbandona momentaneamente la sua Stratocaster per accompagnare alla tastiera “Kernel”, probabilmente il pezzo più introspettivo di GOSSIP!, ipnotizzando il pubblico, che si placa per qualche istante. Gli spettatori si sono poi ricaricati con altri riff incalzanti, soprattutto durante “Rispettare i centimetri” e “VMDV”, che hanno letteralmente spettinato i presenti.  

Claudio Lo Russo sul palco con i Cara Calma (in foto Riccardo Taffelli, frontman e chitarrista, e Cesare Madrigali, chitarrista) [© Martina Caratozzolo]

Il gruppo conclude il concerto sulle note di “Altalene”, uno dei singoli più apprezzati. Dopo averlo suonato con ogni briciola di energia rimasta, i Cara Calma hanno posato gli strumenti e intonato ancora una volta il ritornello insieme ai fan, in conclusione di un concerto decisamente memorabile.

A Spazio211 i Cara Calma non potevano iniziare meglio il loro tour. Siamo certi che Torino sia stata in grado di farli sentire a casa, perché un calore di questo tipo si dedica solo alle band per cui si ha una grande stima. Il loro live ci ha fatto ricordare il senso più bello dell’andare ad un concerto: sentirsi parte di un tutto che vede nella musica la forma d’arte più bella che ci sia.

Noi di MusiDams abbiamo avuto il piacere di fare qualche domanda alla band prima del live. Ecco il video dell’intervista.

a cura di Martina Caratozzolo

LE PAGELLE DI X FACTOR 2020

Si è tenuta giovedì 29 ottobre la prima puntata dei live di X Factor, che è giunto alla sua 14esima edizione. Dopo un confronto con produttori e autori d’eccezione, i 12 concorrenti hanno presentato in prima serata i loro inediti, già disponibili su tutte le piattaforme streaming.
E con loro, ecco anche i nostri giudizi.

Melancholia – ”Leon”
Sono considerati i favoriti di quest’edizione, e forse non hanno tutti i torti. La voce della cantante è estremamente graffiante – sicuramente rimane impressa nella memoria di chi la ascolta – e la presenza scenica di cui è dotata la band sembra che riesca a trasportarla anche in studio. Il testo del brano è ispirato all’omonimo film di Luc Besson.
27/30

Cuore Nero – “Blind”
Con Frenetik&Orang3 a produrre il brano, è davvero difficile sbagliarsi: la base è un campionamento di “Ashes” di Stellar, artista che sta spopolando già da mesi sul noto social TikTok. Il pezzo è ritmato e divertente, il ritornello è molto catchy, ma sicuramente niente di originale.
24/30

Casadilego – “Vittoria”
Davvero difficile sbagliarsi con la penna di Mara Sattei e la produzione di Slait e Strage. La vocalità dolce e delicata della giovanissima cantante, accompagnata per lo più da un pianoforte, contrasta con il testo di un brano che racconta di rabbia e frustrazione. Bello, ma non esplode.
26/30

MYDRAMA – ”Cornici Bianche”
Anche questo brano vede la collaborazione di Mara Sattei per il testo e Young Miles per la produzione. L’inedito, particolarmente ritmato e ricco di contaminazioni, racconta di una dipendenza affettiva del passato della cantante. Interessante ed efficace la scelta di utilizzare una sezione d’archi per il bridge.
25/30

Vergo – ”Bomba”
Il reggaeton è arrivato ad X Factor, ma non al suo meglio. Eccessivo l’uso dell’auto tune. L’unica nota a suo favore, è che se fosse uscito in estate sarebbe alla vetta di tutte le classifiche.
18/30

Little Pieces of Marmelade – ”One Cup of Happiness” 
Un duo rock che fa per un’intera band, la “grande scommessa” del giudice Manuel Agnelli. Il loro è un brano esplosivo, che strizza l’occhio al garage rock di una volta, con qualche sfumatura punk e pop che compare nel ritornello. Sicuramente è strano vedere un inedito simile ad un talent come X Factor, che normalmente predilige generi più vicini al gusto del pubblico giovane.
25/30

Blue Phelix – “South Dakota”
Se questo brano fosse uscito negli USA, probabilmente sarebbe già diventato una hit: testo semplice ma importante, sonorità che ricordano quelle di cantanti già affermati come Troye Sivan e Labrinth. Ahimè in Italia avrà vita breve.
26/30

Manitoba – ”La domenica”
Molti considerano l’indie italiano un insieme di canzoni tutte uguali, e quando si ascolta un brano simile, viene un po’ da dare loro ragione. Questo in particolare, rappresenta il ritorno dei The Giornalisti con qualche nota anni ’80, e stufa già dopo la prima strofa. Non possono ovviamente mancare i riferimenti a Maradona.
22/30

NAIP – ”Attenti al loop”
Dopo averla ascoltata due volte, stiamo ancora cercando di metabolizzare. Quello che possiamo dire, è che probabilmente un featuring fra Elio e Le Storie Tese e Skrillex suonerebbe così: strano, sconnesso, apparentemente privo di senso e con un sound elettronico. Sembra assurdo, ma funziona.
24/30

cmqmartina – ”Serpente”
Pezzo estremamente radiofonico, decisamente pop. Una virata strana – ma nemmeno troppo – per una cantante che si è sempre mostrata affine alla musica elettronica. Anche qui la produzione è firmata da Strage, mentre il testo è di cmqmartina.
23/30

Eda Marì – “Male”
L’inedito nasce da un quesito: “Fanno più male le cose o le persone?”, e racconta della violenza che spesso e volentieri colpisce le relazioni. Il brano, che si avvicina al mondo dell’urban e dell’hip hop, sembra avere buone potenzialità, ma non spicca.
23/30

Santi – ”Bonsai”
Chissà se riceverà un’accusa per plagio da mezza scena It pop. Noi diciamo di sì.
21/30